Beethoven: la sua musica in Arancia Meccanica

Beethoven in Arancia Meccanica

Beethoven in Arancia Meccanica

Stanley Kubrick

Stanley Kubrick, nato il 26 luglio 1928 a New York, è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense di origine britannica, considerato uno dei più grandi registi della storia del cinema, oltre che direttore della fotografia, montatore, scenografo e creatore di effetti speciali. Il suo lavoro è stato descritto, dal critico cinematografico Michel Ciment, come “uno dei più importanti contributi al cinema mondiale del XX secolo”. Kubrick ha diretto un totale di 13 lungometraggi ed è stato nominato per 13 premi Oscar, vincendone uno nel 1969 per gli effetti speciali di ‘’2001: Odissea nello spazio’’; un premio alla carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1997 ed infine il Leone d’Oro per la miglior regia alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1998.

Beethoven in Arancia Meccanica: Stanley Kubrick, personalità ed interessi

La personalità di un regista come Stanley Kubrick, è caratterizzata da una grande intelligenza, creatività e curiosità. Noto per essere molto esigente nel suo lavoro e perfezionista, spingendo sé stesso e il suo gruppo al limite per ottenere i risultati desiderati e anche per essere molto riservato e restio a rilasciare interviste o a parlare della sua vita personale. Kubrick era un appassionato di cinema, grande osservatore della società e della cultura contemporanea che si interessava a una vasta gamma di argomenti, tra cui filosofia, psicologia, tecnologia e storia. Un altro pregio di Kubrick era anche quello di avere abilità nel dirigere gli attori, facendo emergere il loro pieno potenziale e creando performance memorabili sul grande schermo. Nonostante fosse un uomo molto esigente, era quindi rispettato e amato dai suoi collaboratori per la sua passione, il suo talento e la sua dedizione al lavoro.

Tra i tanti interessi di Kubrick, la sua passione per la fotografia è uno dei fili rossi della sua carriera. Kubrick passava ore a studiare una singola inquadratura, al punto da assillare anche i suoi attori. Di conseguenza, divenne ossessivo nei confronti dei dettagli di un’immagine – prospettiva, illuminazione, posizionamento degli attori e degli oggetti di scena, simmetria – al punto che tutti i suoi film possono essere studiati in un “album di fotogrammi”. Tuttavia, l’estetica dei suoi film è il risultato di un processo di integrazione tra diversi canali di comunicazione. Il vero contesto delle sue storie è, infatti, l’intreccio di immagini e musica, che sono gli elementi base per trasmettere emozioni al pubblico. Un elemento particolarmente importante per Kubrick è la musica, che enfatizza momenti specifici del film, e ogni momento costruito tra immagine e suono è una risata smentita alle convenzioni, un rasoio che seziona il comportamento di chi guarda, rivelando che dietro ogni grande idea c’è solo una bassa animazione umana. Andiamo ad analizzare un lungometraggio in particolare di Stanley Kubrick: Beethoven in Arancia Meccanica.

Beethoven in Arancia Meccanica: Arancia Meccanica e il ”trattamento Beethoven”

L’episodio di Arancia Meccanica (A Clockwork Orange) uscito nelle sale nel 1971, è emblematico a questo proposito in quanto è un film che utilizza la musica in modo particolarmente efficace per creare l’atmosfera surreale e disturbante del mondo rappresentato. Il film è tratto dall’omonimo romanzo del 1962 di Anthony Burgess e racconta la storia di Alex DeLarge, un delinquente giovanile sociopatico e violento che si aggira per le strade di Londra in un futuro prossimo. Alex DeLarge è anche il capo di una banda criminale, i ‘’Drughi’’, che insieme si dilettano in rapine, gravi aggressioni e violenze sessuali. Si incontrano nel locale ‘’Korova Milk Bar’’, dove consumano una bevanda a base di latte mescolata a droghe psicotrope come la mescalina. Alex ama la musica classica, soprattutto quella di Beethoven, (da questo: Beethoven in Arancia Meccanica) e a volte si addormenta ascoltando la Nona e sognando disastri naturali ed esplosioni. È restio ad andare a scuola perché non vuole compromettere la sua formazione e il rapporto con i genitori che è chiaramente difficile e privo di dialogo. I genitori non sono nemmeno a conoscenza di come il figlio trascorra le serate e sono convinti che abbia un ‘’lavoro notturno’’. Quando Alex vede che la sua leadership viene minata, pensa e commette violenza contro la sua stessa gente per ricostruire una gerarchia a lui congeniale, ma loro non lo risparmiano e mentre fugge dalla polizia dopo aver commesso un omicidio, Alex viene colpito da uno dei poliziotti, che lo sfavorisce nella fuga, e viene arrestato. Dopo essere stato arrestato, Alex si sottopone a un nuovo tipo di terapia comportamentale volta a cancellare le sue tendenze violente. Tuttavia, il processo ha conseguenze inaspettate ed egli inizia a cercare di riprendere il controllo della sua vita.

Per quanto riguarda la musica, una delle scelte musicali più importanti del regista è stata l’utilizzo della musica di Beethoven in Arancia Meccanica. Questa scelta musicale è particolarmente importante perché la Nona Sinfonia  viene utilizzata in diverse scene del film: composta tra il 1817 e il 1824, la Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven è un’opera molto importante nella storia della musica. La decisione di includere un testo poetico nella sinfonia era una novità per l’epoca e rappresenta le intenzioni di Beethoven: egli voleva che la sua musica avesse un significato più profondo e universale, al di là del semplice piacere estetico. Beethoven compose la Nona Sinfonia in un momento particolarmente difficile della sua vita. Stava gradualmente diventando sordo e questo gli causava grandi difficoltà nel comporre e nell’esibirsi in pubblico. Beethoven era anche un idealista e credeva fortemente nella possibilità di un futuro migliore per l’umanità e la sua intenzione era proprio quella di creare una sinfonia che potesse esprimere la bellezza e la grandezza dell’umanità, ispirando le persone a lavorare insieme per creare un mondo migliore.

Tuttavia, la musica di Beethoven in Arancia meccanica, viene utilizzata in modo ironico e distorto. Durante il trattamento, la musica di Beethoven viene utilizzata come una sorta di ‘’terapia del suono’’, inducendo una forte nausea ogni volta che Alex pensa di commettere un atto di violenza. In questo modo, Kubrick utilizza la musica per creare un forte contrasto tra la speranza, la positività espresse dalla musica, la violenza e la distorsione del mondo rappresentate nel film. La scelta di utilizzare la musica classica per enfatizzare la violenza e il male è quindi un esempio della maestria di Kubrick nel creare un’atmosfera di alienazione e surrealismo. Inoltre, la scelta di utilizzare la musica di Beethoven nel film  richiama anche temi della libertà individuale e della capacità dell’uomo di scegliere il proprio destino. Infatti, Beethoven è stato un simbolo della lotta per la libertà individuale e i diritti umani, e la sua musica è stata spesso utilizzata come una sorta di inno alla libertà. In questo film, l’uso distorto e ironico della musica di Beethoven rappresenta un’affermazione della negazione della libertà individuale e dell’emarginazione dell’individuo nella società contemporanea. Nonostante Arancia Meccanica sia un film controverso per la sua rappresentazione esplicita della violenza e del sesso è comunque considerato un classico del cinema che ha influenzato molti registi successivi.

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Fonte immagine in evidenza articolo Beethoven: la sua musica in Arancia Meccanica tratta dal film ”Clockwork Orange”: Wikipedia

A proposito di Martina Barone

Laureata in Lingue e Culture Comparate presso l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale. Appassionata di cultura giapponese, letteratura, arte, teatro e cinematografia.

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