Canzoni dei Bastille: le 4 da ascoltare

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I Bastille sono un gruppo pop britannico formatosi nel 2010 composto da Dan Smith, Chris Wood, Kyle Simmons e Will Farquarson. Il nome si ispira al giorno della Presa alla Bastiglia, festa nazionale francese che si celebra il 14 luglio, compleanno di Smith, che è il frontman della band. Le canzoni dei Bastille hanno rapidamente, e da subito, conosciuto una forte fama grazie ai loro testi e alle loro musiche travolgenti.

In questo articolo, vi proponiamo le 4 canzoni di Bastille da ascoltare

1. Pompeii

Pompeii è probabilmente fra le canzoni dei Bastille più conosciute e si chiama così perché è stata ispirata dall’eruzione del Vesuvio a Pompei. Il frontman dei Bastille, Dan Smith, ha rivelato che ha tratto ispirazione leggendo un libro che aveva alcune foto delle persone coinvolte con l’eruzione vulcanica. La descrive come un’immagine oscura e potente, e lo ha portato ad immaginare a quanto noiosa doveva essere emotivamente dopo l’evento: essere in qualche modo bloccati nella stessa posizione per centinaia e centinaia di anni. Quindi, la canzone è sorta come una conversazione immaginaria tra queste due persone che sono bloccate una accanto all’altra nella loro sorta di tragica posa di morte.

2. Happier (ft. Marshmallow)

Happier è un brano eseguito dal DJ/producer americano Marshmello che accompagna la band. Il testo di questa canzone racconta la storia di una relazione amorosa che sta giungendo rapidamente al termine. Nonostante sia pienamente consapevole che la relazione abbia raggiunto il suo epilogo, il cantante desidera comunque trattenersi in qualche modo. Tuttavia, nel profondo di sé, sa che l’unico modo per far essere il suo partner “più felice” è abbandonare la relazione e prendere strade separate.

Per questo motivo, nel video musicale di questo brano la fine della relazione viene rappresentata in maniera figurativa dal rapporto umano-cane, da quando i due si conoscono fino alla morte del cagnolino: la padrona è triste al riguardo, ma nel profondo sa che se continuasse a vivere soffrirebbe, è che quindi è meglio dirsi addio.

3. Icarus

La canzone Icarus dei Bastille si ispira al famoso mito greco dell’eroe Icaro e al suo ambizioso tentativo di volare troppo vicino al sole con ali di cera e piume, portando alla sua rovina. Nel brano, Icaro è una metafora per una persona che si spinge troppo oltre per raggiungere i propri obiettivi, portandoli metaforicamente a una sorta di tomba anticipata. Il ritornello chiarisce che Icaro ha appena iniziato il suo viaggio ma, allo stesso tempo, sottolinea che si stanno già spingendo troppo duramente e troppo vicino al pericolo. La canzone è un avvertimento per chi è troppo concentrato sui risultati che vuole vedere, invece di prestare attenzione alle conseguenze delle proprie azioni.

4. Things We Lost in The Fire

Infine, concludiamo questo viaggio tra le canzoni dei Bastille con Things We Lost in the Fire, una canzone profondamente emotiva che esplora le conseguenze di una relazione che si è conclusa. Il brano, pubblicato nel 2013 come parte dell’album di debutto Bad Blood, trae ispirazione dalle esperienze personali del frontman, che ha rivelato che il titolo stesso allude al concetto di fuoco metaforico all’interno di una relazione. La canzone dipinge un quadro intenso e riflessivo della fine di un legame amoroso, utilizzando l’immagine della perdita e del rimpianto come tema dominante. Attraverso versi intrisi di nostalgia e rimpianto, la canzone esplora i sentimenti contrastanti di chi cerca di affrontare la fine di una relazione mentre lotta per lasciarsi alle spalle i ricordi dolorosi.

Fonte immagine: Wikimedia Commons

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