Con una carriera musicale di oltre 20 anni e milioni di dischi venduti, i The Script sono una delle band pop rock irlandesi più amate al mondo. Formatisi nel 2001 a Dublino, il gruppo è composto da Danny O’Donoghue (voce e tastiere) e Glen Power (batteria). Membro fondatore e chitarrista era Mark Sheehan, tragicamente scomparso il 14 aprile 2023.
Le canzoni dei The Script hanno raggiunto molto spesso le vette delle classifiche globali grazie a un sound che unisce melodie pop, energia rock e influenze R&B. L’album di debutto, The Script (2008), conteneva già successi come We Cry e The Man Who Can’t Be Moved. A questo sono seguiti altri album di successo fino alla raccolta Tales from The Script: Greatest Hits.
Indice dei contenuti
Guida rapida ai brani essenziali dei The Script
| Canzone (Anno) | Messaggio chiave |
|---|---|
| The Man Who Can’t Be Moved (2008) | La speranza e l’attesa incrollabile di un amore perduto. |
| Breakeven (2008) | Il dolore asimmetrico di una rottura, dove un cuore si spezza e l’altro no. |
| Hall of Fame (2012) | Un inno motivazionale a credere nel proprio potenziale per raggiungere la grandezza. |
| Superheroes (2014) | Un tributo alla resilienza delle persone comuni che affrontano le difficoltà quotidiane. |
1. The Man Who Can’t Be Moved (2008)
Questa canzone è un classico da ascoltare assolutamente, specialmente nei momenti più malinconici. Racconta l’eterna attesa di un amore finito: un uomo distrutto e incapace di andare avanti decide di aspettare la sua amata nello stesso angolo di strada dove si sono conosciuti (“on the corner of the street”). Il testo esprime un amore incondizionato e una speranza che non svanisce, un promemoria ad ascoltare il cuore e a compiere quelle follie che solo l’amore può ispirare.
2. Breakeven (2008)
Le canzoni dei The Script si caratterizzano per la loro onestà emotiva, e “Breakeven” ne è l’esempio perfetto. Il brano descrive il dolore lancinante della fine di una storia d’amore, dove una persona è andata avanti mentre l’altra è ancora a pezzi. Il ritornello cattura l’ingiustizia di un cuore spezzato con una metafora potente: «when a heart breaks, no, it don’t break even» (quando un cuore si spezza, no, non si spezza in parti uguali).
3. Hall of Fame ft. will.i.am (2012)
Realizzata in collaborazione con will.i.am dei Black Eyed Peas, questa canzone è un vero e proprio inno ai sogni. Ispira gli ascoltatori a inseguire le proprie ambizioni nonostante le difficoltà. Con un ritornello potente e un messaggio universale, il brano incoraggia a credere nel proprio potenziale per lasciare un segno nel mondo e finire “sui muri della Hall of Fame”. È diventata una delle canzoni più iconiche della band, usata in innumerevoli contesti sportivi e motivazionali.
4. Superheroes (2014)
Questa hit, tratta dall’album “No Sound Without Silence”, è un tributo edificante alla resilienza delle persone comuni. La canzone celebra coloro che, nonostante le battaglie e le ferite della vita, trovano la forza di andare avanti ogni giorno. Il testo paragona questi individui a supereroi, che trasformano il dolore in forza. È un messaggio di speranza e un riconoscimento del coraggio quotidiano, che ha consolidato la reputazione dei The Script come autori di inni potenti e positivi, come confermato dal loro sito ufficiale.
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Articolo aggiornato il: 30/09/2025

