Canzoni di Nayt: le 6 da aggiungere alla playlist

Canzoni di Nayt: le 6 da aggiungere alla playlist

Nayt, nome d’arte di William Mezzanotte, è un rapper italiano, classe ’94. Ha iniziato a scrivere i suoi primi pezzi nel 2009, dopo il trasferimento da Isernia, sua città natale nel Molise, a Roma. La pubblicazione del suo album in studio (Nayt One) è avvenuta nel 2012; l’anno successivo è stato rilasciato il suo mixtape Shitty Life Mixtape. In totale, il rapper molisano ha realizzato 7 album in studio: Nayt One, Un bacio, Raptus 2, Raptus vol. 3, Mood, Doom, Habitat. In questo articolo proveremo a proporre alcune fra le canzoni di Nayt più belle e significative, nonché quelle più conosciute ed apprezzate, seguendo l’ordine cronologico delle date di pubblicazione dei vari progetti.

Di seguito, una lista delle 6 canzoni di Nayt da inserire nella propria playlist

1. Se ne va

Se ne va è il pezzo più streammato dell’ultimo disco di Nayt, Habitat, interamente curato nella produzione dal fedele collega 3D, nel quale l’artista riesce finalmente a ritrovare la pace con se stesso e col mondo, come racconta durante tutto quanto il progetto. Proprio a riguardo di questo brano, l’autore si è espresso così nelle sue storie di Instagram: « Se ne va è un pezzo che parla del trauma dell’abbandono, che se vissuto fin da piccoli e non lo si cura, torna ogni qualvolta si ama qualcuno. Come un bambino, alla fine del pezzo me la prendo con il mondo, che mi porta via chi amo, lontano da me. »

2. guerra dentro

In guerra dentro la tematica principale è la labile condizione esistenziale dell’artista, il quale basa il proprio singolo su un parallelismo fra le guerre attualmente in atto in alcune parti del pianeta, e la propria guerra interiore. La forza di quest’ultima è tale da ovattare il rumore e le sofferenze provocate dai conflitti esterni, anche perché si tratta di una sfida che coinvolge in prima persona il cantante, ma in misura minore anche tutti quanti i suoi ascoltatori consapevoli.

3. Fame (feat. MadMan)

In questa traccia, estratta come singolo di lancio di Raptus 3, si sposano alla perfezione lo stile, le metriche ed i flow dei due artisti fra i più tecnici e veloci dell’intero panorama musicale italiano. In effetti, analizzando il rap dei due autori del brano, non ci si stupisce che il risultato sia un hit clamorosa, una delle più iconiche e potenti del rap italiano. Entrambi i rapper, infatti, possono vantare una precisione immacolata sul beat, una penna molto pesante e dei flow e delle metriche da re degli incastri, nonché un’abilità pazzesca nel padroneggiare la respirazione, il che gli consente di avere molto più fiato del normale rappando a tempo sopra ad una strumentale, firmata 3D, che corre al contempo.

4. Gli occhi della tigre

Questa è senza dubbio la canzone di Nayt più riconoscibile, essendo anche il brano che ha fatto esplodere l’artista nella scena rap italiana, mettendo sulla bocca di tutti il suo nome. Prodotta da 3D e Skioffi, questa mina è il più puro riflesso della penna velenosa e pungente dell’artista molisano, il quale dimostra di possedere una padronanza del tempo sopra al beat impressionante, paragonabile a pochi altri campioni di freestyle o di extrabeat appartenenti alla scena italiana contemporanea. Questo singolo viene pubblicato come estratto di lancio del capitolo della saga Raptus, disco in studio di Nayt, pubblicato il 15 marzo 2019 dalla Jive Records e dalla VNT1, ed è interamente curato nella produzione da 3D. Un manifesto di rime, metriche, incastri e flow rapidissimi che scorrono in extrabeat su una strumentale dal ritmo molto elevato, che richiede molto fiato e soprattutto tanta concentrazione. Da menzionare anche il celebre dissing rivolto al trapper milanese Sfera Ebbasta, il quale ha preferito rimanere zittito e non rispondere alla frecciatina per non alimentare l’hype e gli ascolti già in impennata del pezzo in analisi.

5. Oh 9od

Secondo pezzo fra i più caratteristici ed emblematici delle capacità di rappare e di sapersi adattare ad ogni tipo di base e bpm, questo brano vede la collaborazione di Nayt in un singolo di lancio del giovane rapper milanese Tha Supreme, uscito il 28 novembre 2018 come estratto dal suo album in studio 23 6451 (Le basi). Nel testo i due rapper affrontano come tematiche gli eccessi tipici delle nuove generazioni ed i vari stati di paranoia da cui spesso e volentieri sono tormentati, riflettendo i dubbi e l’angoscia che un ragazzo giovane può percepire o patire all’interno della nostra società. Questa traccia è la canzone in cui sia presente Nayt che abbia raggiunto il più alto numero di ascolti sulle piattaforme di streaming, dato che entrambi gli artisti *romani erano in rapida scalata durante quel periodo.

6. Piove

Con ogni probabilità il singolo meglio riuscito, più autentico e più famoso di Nayt, questo pezzo cerca di trasmettere le medesime sensazioni provocate all’artista dal fruscio della pioggia sulla strada in una giornata nuvolosa. In realtà la pioggia non rappresenta altro che le asperità del suo percorso, così come le volte in cui la vita decide di metterti alla prova e testare la tua pazienza oppure la tua resilienza. Nonostante ciò, questo brano magnificamente prodotto a quattro mani dai soliti 3D e Skioffi, rimane un prodotto sempre fresco e piacevole all’ascolto, un pilastro della carriera discografica di Nayt, nonché una delle sue canzoni più memorabili ed amate dal suo pubblico.

In un periodo di tempo relativamente breve, Nayt si è fatto conoscere diventando un rapper di talento capace di trasformare le emozioni in parole e le parole in sentimenti universalmente comprensibili e condivisibili. In fondo è proprio questo il senso delle canzoni di Nayt: immergersi in una catarsi completa che avviene mediante la liberazione della coscienza dai suoi pesi, unita alla soddisfazione nel sentirsi compreso da un artista solamente ascoltando l’armonia di melodie e testi unici, frutto di un abile artista tanto sensibile quanto geniale, tanto semplice quanto sofisticato.

Fonte dell’immagine in evidenza: profilo Instagram di Nayt

Articolo a cura di Gianluca Zambrano ed Emilia Adamo

A proposito di Emilia Adamo

Mi chiamo Emilia, ho 23 anni e studio lingue all'Università L'Orientale di Napoli. Adoro viaggiare, ascoltare musica, leggere e scrivere pensieri che ogni tanto mi passano per la testa.

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