Raye, pseudonimo di Rachel Agatha Keen, è una cantante britannica diventata famosa nel 2016 dopo aver collaborato nei brani By Your Side di Jonas Blue e You don’t know me di Jax Jones. Nel 2024 ha riscosso un grandioso successo grazie al singolo Escapism presente nel suo album di debutto My 21st Century Blues, che è diventato virale grazie alla piattaforma social Tik Tok, e recentemente ha ricevuto tre nomination ai Grammy Awards, tra cui quello per il miglior nuovo artista. In questo articolo vi consiglieremo tre canzoni di Raye da ascoltare per conoscere le qualità dell’artista britannica.
3 Canzoni di Raye da non perdere
1. Escapism
Il brano, tratto dall’album My 21st Century Blues, parla di uno dei momenti più bui in cui si è ritrovata l’artista dopo la fine di una relazione. Raye, distrutta dalla rottura, decide di andare a divertirsi in un club per tentare di dimenticare il dolore che la tormenta. A tal fine però finirà per assumere sostanze stupefacenti, che non solo non avranno l’effetto desiderato, ma causeranno solamente maggiore sofferenza e instabilità.
«Just a heart broke bitch, high heels, six inch
In the back of the nightclub, sippin’ champagne
I don’t trust any of these bitches I’m with
In the back of the taxi, sniffin’ cocaine
Drunk calls, drunk texts, drunk tears, drunk sex
I was lookin’ for a man who was on the same page
Now it’s back to the intro, back to the bar
To the Bentley, to the hotel, to my old ways»
2. Oscar winning tears
L’artista in questo testo parla di una delle sue vecchie fiamme che durante la frequentazione cercava di manipolarla tramite le sue «Oscar winning tears». A causa di questo atteggiamento Raye si è sempre sentita in colpa, ma nel corso del brano capisce di essere lei la vittima e decide, una volta per tutte, di troncare il rapporto e lasciare il suo partner manipolatore.
«So I’ll take this front row seat
And, baby, baby, you can go ahead
Cry those Oscar-winning tears
Popcorn and I scream
Baby, baby, you can go ahead
Cry those Oscar-winning tears, baby, hmm»
3. Genesis
Questa canzone evoca un senso di agitazione interiore, disperazione e tendenze autodistruttive. L’artista denuncia problemi quotidiani come la dipendenza da alcol e droghe e l’ossessione per i social, che tendono a far assumere agli adolescenti molte insicurezze riguardo al proprio corpo come viene detto in questo verso del brano:«I see a sad little sinner in the mirror». La ripetizione di «let there be light» simboleggia una richiesta di aiuto per superare questi momenti bui della sua vita.
I see a sad little sinner in the mirror
The devil works hard like my liver
I don’t wanna be alive, but I don’t wanna die
A fistful of pills and rivers in my eyes
I’ve got nothin’ left to lose, dear God in the sky
Hear my cry, hear my cry
When it’s too dark to see
Let there be light, let there be light
Let there be light
Fonte immagine: Wikimedia Commons