Canzoni trap italiane del 2016: 10 da ascoltare

Canzoni trap italiane (2016): 10 da ascoltare

Il 2016 (ben 8 anni fa ormai) ha visto esplodere il fenomeno della trap in Italia e per i fan più affezionati non si raggiungerà mai la grandezza di quell’anno, che ha fatto emergere quasi dal nulla molti dei trapper della scena attuale. È proprio dal 2016 che molte canzoni trap italiane hanno iniziato ad essere trasmesse dalle radio, scalando le classifiche nazionali.

Scopriamo le 10 canzoni trap italiane del 2016 più iconiche e che hanno portato questo genere nelle playlist di migliaia di persone

1. Pesi sul collo – Dark Polo Gang

Benché possa sembrare la tipica canzonetta dove gli artisti si vantano dei loro vestiti griffati, dei gioielli e dei soldi (caratteristica radicata nella trap), Pesi sul collo è una delle canzoni trap italiane più famose, soprattutto per la base musicale di Sick Luke. Il flauto all’inizio della canzone rende inconfondibile questo brano ed è uno strumento dal suono molto innovativo in questo genere.
Wayne Santana (protagonista dell’album del brano, Succo di zenzero) insieme a Tony Effe ha fatto impazzire il pubblico e, nonostante la Dark Polo Gang (con Wayne, Tony, Pyrex e Side) sia molto diversa da allora (Side non è più un membro dal 2018), resta una pietra miliare della trap italiana.

2. Cavallini – Dark Polo Gang feat. Sfera Ebbasta

Undicesima traccia di Crack Musica (uno dei tre album della trilogia Dark della DPG insieme a Succo di Zenzero e The Dark Album), Cavallini è forse il simbolo delle canzoni trap italiane. La partecipazione di Sfera Ebbasta, allora agli esordi, la rende uno dei pilastri del genere. All’inizio del fenomeno trap, esso era molto incompreso, infatti si possono ricordare molte interviste ai trapper sui significati dei loro testi, che risultano talvolta sconnessi e con rime non chiuse. Ad oggi si può dire però che il pregiudizio dell’insensatezza dei pezzi trap sia superato, anche se i sostenitori dell’hip hop old school continuano a vederla come un’eresia.

3. Dende – Ghali

Il finalista di Sanremo 2024 Ghali è diventato noto al pubblico proprio grazie alle sue canzoni trap, in particolare Dende, uscita su YouTube il 29 febbraio 2016 e che oggi conta più di 72 milioni di visualizzazioni. Questo pezzo fa delle allusioni ai personaggi della famosa serie animata giapponese Dragon Ball e degli effetti delle droghe leggere, altro tema centrale nella trap. È un brano molto orecchiabile che è stato certificato platino dalla FIMI.

4. BRNBQ – Sfera Ebbasta

L’album Sfera Ebbasta dell’omonimo artista è quello che gli fa spiccare il volo nel 2016, con 11 tracce passate alla storia della trap italiana. La fama di Sfera è solo cresciuta in questi ultimi 8 anni e la sua capigliatura rosso fuoco lo rende un’icona. Questo pezzo parla dei «bravi ragazzi nei brutti quartieri», adolescenti costretti ad adattarsi alle leggi del quartiere in cui vivono, facendo «le cose che è meglio non dire, le cose che è meglio non fare».

5. Chic – Izi

Un po’ diversa dalle altre canzoni trap italiane del 2016, Chic è il brano più famoso di Izi, che negli ultimi anni si è assentato dalla scena. È un pezzo che parla non solo d’amore, ma anche dei problemi personali dell’artista, in particolare la sua fragile salute, come conferma la strofa «ho il diabete ed è un mostro». Inoltre Izi si mette a nudo raccontando anche dei suoi problemi economici in giovane età, altro punto in comune della maggior parte dei trapper che emergono da quartieri poco agiati.

6. Trankilo – Vegas Jones feat. Nitro

Trankilo vede l’unione di trap, con Vegas Jones e rap con Nitro. Questo brano trasmette molta positività: il tema centrale è fregarsene del giudizio altrui e sentirsi benedetti per quello che si ha. Si riflette anche sulla carriera artistica, domandandosi «se vivere per scrivere o se scrivere per vivere». Insomma, è un pezzo più riflessivo rispetto agli altri dello stesso genere, e ciò lo rende unico. Questo testo mostra un lato differente delle canzoni trap italiane,  non si sfoggiano ricchezze o gioielli, ma si compie una vera e propria introspezione nei confronti del proprio vissuto.

7. Aldilà – Enzo Dong feat. Dark Polo Gang

Aldilà è una delle canzoni trap che vede la collaborazione di più trapper insieme: in questi anni d’esordio, gli artisti avevano creato una vera e propria famiglia, in particolare la DPG, Sfera Ebbasta, Enzo Dong, Izi, Rkomi e Tedua e forse questo è uno degli aspetti che più manca ai fan. Questo pezzo in particolare rappresenta il disagio di un futuro incerto, dove si troverà lavoro solo nell’aldilà e molti ragazzi finiscono in carcere ingiustamente.

8. Fiori del male – Pyrex feat. Sfera Ebbasta

L’attacco di Pyrex in questo brano è iconico per tutti i fan della musica trap italiana. Fiori del male si trova in The Dark Album, appartenente alla trilogia Dark e la base è del beatmaker Sick Luke. È un pezzo in parte autocelebrativo e in parte una manifestazione di tenacia e volontà di farcela nonostante gli haters, infatti Pyrex si introduce affermando che «il tuo odio ci scivola addosso».

9. Wasabi freestyle – Tedua

Questo brano dell’album Orange County California non è solo una delle canzoni trap italiane più famose del 2016, ma ha anche un video indimenticabile: Tedua, per tutta la durata del video, fa delle mosse di ballo caratteristiche di questo genere, incomprensibili ai più scettici. Inoltre, Tedua in quel periodo era molto criticato per il suo stile drill, caratterizzato da autotune e ritmi più lenti della tipica trap.

10. Aeroplanini di carta – Rkomi feat. Izi

I versi di Rkomi in questa canzone sono molto sentimentali, come la barra «ci vedo musica anche quando mi urli contro»: l’amore è una componente fondamentale dei testi di Rkomi ancora oggi; invece, la strofa di Izi si focalizza maggiormente sulla sua carriera e la sua storia personale, esprimendo la preoccupazione della madre per i ragazzi che frequentava. Anche questo pezzo, come moltissime altre canzoni trap italiane, è una bella collaborazione di artisti emergenti in un genere che si stava gradualmente affermando: tutti i featuring di questi anni sono anche la dimostrazione di un rapporto di stima reciproca e rispetto tra colleghi dello stesso settore musicale.

Fonte immagine in evidenza: Spotify, copertina dell’album Lunga vita a Sto di Ghali

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