Classica Orchestra Afrobeat: il cerchio perfetto

È davvero il manifesto di perfezione della natura, il cerchio. Una natura che alla sua lapidaria semplicità arriva dopo innesti di connessioni e mescolanze inimmaginabili e non prevedibili. Una complessa ramificazione di connessioni ineluttabili che producono un caos il cui punto finale è quel cerchio, la semplicità per antonomasia. E non è tanto per dire se pensiamo alle composizioni di questo nuovo disco della Classica Orchestra Afrobeat di Marco Zanotti. “Circles” si evolve dentro un suono apolide denso di direzioni world, dove la percussione che apre e caratterizza il disco è il filo conduttore per il ritorno circolare verso l’uomo. Perché è questo il cuore del disco. Suoni antichi ma anche strutture di vero progressive, l’Africa e l’Europa senza soluzioni di continuità. Si pensi al modo che ha di presentarsi una composizione come “Nhemamusasa”, la cui radice proviene da un tradizional dello Zimbabwe che al suo evolversi subito innesta una spinetta (se non erro) che ci rimanda alle più europee inflessioni barocche. Si pensi alle progressioni melodiche di “Kunta Kinte”, che dal Senegal si passa alla Turchia con una normalità inspiegabile. C’è il colore di un mondo altro, c’è quel rincorrere fantasie fanciullesche come nei romanzi di Khaled Hosseini, c’è una sperimentazione fatta anche di cemento e tecnologia ma sempre facente parte di un tempo che non è il nostro, che non è di macchine e che non è di caos. Forse ecco spiegato il legame con il campo Mutoid e il video del singolo dentro la loro “Macchina del tempo”. Gli ostinati parlano quasi sempre di vita che gorgoglia tra sensazioni di stoffe antiche e di antichi mercati… e poi l’evoluzione sempre immediata dentro scenari in cui la sospensione significa contemplazione.

“Circles” è un disco visionario, di porpora e di preziosi segretamente nascosti. “Circles” è una vera esperienza dentro cui perdere le tracce con la normale lettura delle cose. Sicuramente è un progetto per soddisfare la ricerca dei palati fini ma anche per invitare al viaggio coloro i quali alla musica chiedono solo evasione e fantasia.

https://open.spotify.com/intl-it/album/5VuQYbnq7YFJSF8uBgOFxC?si=E85vYj_XT_KuHsCw6N9L3Q

Altri articoli da non perdere
Cirque des Reves: musica senza confini
Cirque des Reves

Cirque des Rêves è un gruppo emergente nato nel 2013 e composto da Lisa Starnini (voce), Giovanni Ilardo (chitarre), Giovanni Scopri di più

Ebbanesis in concerto al Dopo Festival del CTF | Recensione
Ebbanesis in concerto al Dopo Festival del CTF | Recensione

Le Ebbanesis si sono esibite lo scorso lunedì 30 giugno in concerto, nel contesto del Campania Teatro Festival, in occasione Scopri di più

Musica pop anni 2000: i 5 artisti più influenti
Musica pop anni 2000: gli artisti più influenti

Il nuovo millennio rappresenta un’ondata di novità sotto ogni aspetto. Grazie alla nascita di nuove tecnologie, anche l’industria musicale va Scopri di più

Canzoni di Eminem: le 8 più significative
Canzoni di Eminem: le 8 più significative

Uno dei più grandi rapper della sua generazione, nonché uno degli artisti con il maggior numero di vendite nella storia Scopri di più

Canzoni dei Baustelle: 4 da ascoltare
Canzoni dei Baustelle: 4 da ascoltare

Vi piacciono le band indie rock? Qui vi elenchiamo le 4 canzoni da ascoltare dei Baustelle. Ma prima di tutto: Scopri di più

Canzoni di Aaliyah: 3 da ascoltare
Canzoni di Aaliyah: 3 da ascoltare

Aaliyah Dana Haughton, conosciuta come Aaliyah, è stata un fenomeno della cultura hip hop e dell' R&B contemporaneo che ha Scopri di più

A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

Vedi tutti gli articoli di Marcello Affuso

Commenta