E capa ‘e core ‘e stommaco, dei P.F.R. | Recensione

E capa ‘e core ‘e stommaco, dei P.F.R. | Recensione

Dal 28 marzo 2025 fuori il nuovo album dei P.F.R. (Post Fata Resurgo) dal titolo E capa ‘e core ‘e stommaco, disponibile in tutti gli stores digitali e in formato CD.

I Post Fata Resurgo sul pezzo: il mito della biga alata di Platone in musica

I P.F.R. (Post Fata Resurgo) ritornano sulla scena del panorama musicale campano con un nuovo album intitolato E capa ‘e core ‘e stommaco. L’album crea un viaggio che parla di un approccio al mondo della musica di oggi percorso da tre prospettive diverse, tra le quali la testa (simbolo della razionalità), il cuore (sede creativa dei sentimenti) e lo stomaco (nucleo delle pulsioni, degli istinti), e lo fa con franchezza, autenticità e un pizzico di quella certa ironia caratteristica partenopea unica nel suo genere. Infatti, è indicativa e non lasciata al caso la distribuzione dei titoli nella tracklist, per citarne alcuni: Beta, ovvero l’origine, Fore ‘a caverna, ‘E capa, ‘E stommaco, ‘E core e, infine, il brano conclusivo portante lo stesso titolo della raccolta che ne condensa il senso.

E capa ‘e core ‘e stommaco dei P.F.R. è ispirato liberamente al mito della biga alata di Platone. Il filosofo raccontava dell’auriga costretto a dovere gestire i due cavalli che gli trainano il carro: uno bianco, disciplinato e saggio, e uno nero, istintivo e passionale. E con questo mito, l’intento era quello di descrivere l’eterno conflitto nell’animo dell’essere umano: da una parte i desideri più profondi, irrazionali, dall’altra la virtù e la pacatezza, e al centro l’equilibrio, il logos che media. Da qui gli artisti creano un lavoro dedicato proprio alla musica: non si tratta soltanto di una celebrazione di quest’ultima, ma anche e soprattutto di un’analisi vera, a tratti satirica e spietata, della sua attualizzazione al giorno d’oggi.

E capa ‘e core ‘e stommaco e la socialità della musica

Al netto di quanto detto fino ad ora, E capa ‘e core ‘e stommaco diventa un album per il sociale: «Il primo disco fu realizzato in pandemia “a distanza di sicurezza”; questa volta la nostra reazione è stata quella di chiamare gli amici a condividere da vicino il progetto perché per noi la musica è prima di tutto un fatto sociale nel senso più nobile del termine. Non abbiamo scelto i featuring in base alla popolarità ma al grande legame affettivo e all’apporto incisivo che ognuno avrebbe potuto dare alle specifiche atmosfere di questo album» sostengono, non a caso, i P.F.R.

Allora, al di là del duo dei P.F.R. composto dal rapper Mauro Marsu e dal polistrumentista Salvatore Torregrossa, E capa ‘e core ‘e stommaco vede coinvolti numerosi altri artisti: Rosalba Alfano (voce e cori), Antonello Buonocore (basso), Pasquale Ferraioli (batteria), Antonio Suarato (chitarra), Vittoria Alfano (voce), Giovanni Block (voce), Giusy Capaccio (arpa), Alfonso Curcio (apito e guiro), Marcello Coleman (voce), Collettivo Artistico Vesuviano con le voci: Mikele Buonocore, Alessia Locicero (e tammorra), Debora Sacco, Nicola Coppola (tromba), Giuseppe De Rosa (voce recitata), Alfredo Intagliato (sax tenore e sax soprano), Cristian Izzo (voce recitante), Daniele La Torre (mandolino), Antonio Montuori (Surdo, Pandeiro, Ripenique, Agogo, Tambourine, Rullante, Caixa e Shaker), Antonella Ferraioli (violino), Domenico Guastafierro (flauto), Ryusuke Ohishi (percussioni), Paese Mio Bello: Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo, Patrizia Spinosi (voci), Pasquale Panico (mandolino), Giuseppe Rapicano (chitarra), Brunella Selo (cantante), Nico Sommese (sassofono e clarinetto), James Torregrossa (voce), Giovanni Volpe (Surdo, Pandeiro, Ripenique, Agogo, Tambourine, Rullante, Caixa e Shaker).

Chi sono i P.F.R.?

Per i P.F.R. E capa ‘e core ‘e stommaco è il secondo album. Infatti, il gruppo nasce nel 2020 come un duo e accompagnato live da una band, dall’idea del rapper/MC Mauro Marsu, (frontman dei Resurrextion dal 2002) e dal polistrumentista Salvatore Torregrossa, che spazia tra tastiere, chitarra, sax, tromba, basso, fisarmonica e percussioni. Già da questo incontro insolito è chiara la ricerca musicale affrontata: si viaggia tra funk, soul, jazz, ballad, napoletana, rock, punk-rock, disco, folk, tradizionale, scat e tante altre influenze, in un gioco musicale che non si pone barriere.

Il primo album dei P.F.R. porta il titolo della band stessa, Post Fata Resurgo, ed è stato anticipato dall’EP Assaggi nel 2020 e pubblicato per intero nel 2021, vincendo l’Arezzo Wave Music Contest per la Campania. Nello stesso anno, il videoclip del brano Veleno, girato nella Reggia di Quisisana, è stato selezionato per l’Hip Hop Film Festival Europe. Il 28 marzo 2025, a distanza di qualche anno, esce il nuovo disco ‘E capa ‘e core ‘e stommaco, suonato da musicisti in presa diretta, con ben 33 collaborazioni tra musicisti, cantanti e attori, e registrato a Castellammare di Stabia, nell’Elios Recording Studio dal sound engineer Carlo Gentiletti. Il lavoro prevede il videoclip del brano Salutame a Socrate diretto da Carmine Sergio.

Fonte immagine: Ufficio Stampa

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A proposito di Francesca Hasson

Francesca Hasson è giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2023. Appassionata di cultura in tutte le sue declinazioni, unisce alla formazione umanistica una visione critica e sensibile della realtà artistica contemporanea. Dopo avere intrapreso gli studi in Letteratura Classica, avvia un percorso accademico presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e consegue innanzitutto il titolo di laurea triennale in Lettere Moderne, con una tesi compilativa sull’Antigone in Letterature Comparate. Scelta simbolica di una disciplina con cui manifesta un’attenzione peculiare per l’arte, in particolare per il teatro, indagato nelle sue molteplici forme espressive. Prosegue gli studi con la laurea magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo, discutendo una tesi di ricerca in Storia del Teatro dedicata a Salvatore De Muto, attore tra le ultime defunte testimonianze fondamentali della maschera di Pulcinella nel panorama teatrale partenopeo del Novecento. Durante questi anni di scrittura e di università, riscopre una passione viva per la ricerca e la critica, strumenti che considera non di giudizio definitivo ma di dialogo aperto. Collabora con il giornale online Eroica Fenice e con Quarta Parete, entrambi realtà che le servono da palestra e conoscenza. Inoltre, partecipa alla rivista Drammaturgia per l’Archivio Multimediale AMAtI dell’Università degli studi di Firenze, un progetto per il quale inserisce voci di testimonianze su attori storici e pubblica la propria tesi magistrale di ricerca. Carta e penna in mano, crede fortemente nel valore di questo tramite di smuovere confronti capaci di generare dubbi, stimolare riflessioni e innescare processi di consapevolezza. Un tipo di approccio che alimenta la sua scrittura e il suo sguardo sul mondo e che la orienta in una dimensione catartica di riconoscimento, di identità e di comprensione.

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