È uscito oggi il nuovo album dei HRŌUM: Stuck. La band, che si identifica dal rock alternativo all’alternative metal e nel rock progressivo, propone un mix unico di sonorità potenti e atmosfere evocative. È con grande onore che oggi vi presentiamo la nostra intervista con HRŌUM
La band
Raccontateci un po’ della vostra band HRŌUM, chi siete, cosa significa il nome e come nasce?
HRŌUM è nata quasi per caso, ma con un colpo di scena! Riuniti e ritrovati insieme per una prima prova nel febbraio 2020, Nicola Belvedere, Alessio Romano, Riccardo Madoi e Francesco Parisotto, non immaginavano che avrebbero avuto una pausa subito dopo. Il lockdown ci ha bloccati insieme e da lì è nata l’idea dell’album Stuck.
Il nome, HRŌUM, ha un significato doppio che rappresenta la band alla grande: da un lato richiama il potente “mantra Beej,” che si dice dia forza e coraggio; dall’altro, in arabo significa “illegale” o “proibito,” perfetto per una band che ama sfidare le convenzioni.
Ci piace pensare di portare un po’ di caos positivo, di quello che ti fa sentire vivo e ti permette di sfogarti. In poche parole, HRŌUM è dove trovate pace nel rumore!
Come si definisce la vostra band? In che genere musicale vi designate?
Il sound della band è un mix che va dall’alternative metal al rock alternativo, fino al progressive rock. Esplorando atmosfere pesanti, ritmi intricati e melodie dissonanti. In breve, una musica che rompe le barriere, mantenendo sempre una vibrazione cruda e autentica che rappresenta a pieno la band.
L’album
Cosa ha dato vita al nuovo album Stuck?
Il nuovo album è nato dall’idea di esplorare il concetto di “essere bloccati” nelle diverse sfumature della vita moderna. Il periodo vissuto durante il lockdown ha fatto si che la band maturasse insieme cosa suonare e come suonarlo. Vivendo un’esperienza “in trappola” sia interiormente che esteriormente, sia dalle emozioni, dalle relazioni, dalle aspettative sociali e nel ricordo di esperienze passate ha fatto si che la band si fortificasse. Il progetto dell’album è nato come un viaggio musicale che invita gli ascoltatori a riflettere sulle s situazioni di stallo e su come trovare una via d’uscita o una nuova prospettiva attraverso la musica.
A cosa si ispira l’album?
L’album è un vero viaggio sonoro che parte dall’esplorazione di se stessi fino a toccare il rapporto con il mondo e l’ambiente che ci circonda. Ogni traccia racconta una diversa sfumatura del sentirsi senza pregiudizi o preconcetti.
Il nuovo disco, Stuck, è disponibile da oggi 15 novembre su tutte le piattaforme di streaming e store online. Inoltre, sia la direzione creativa che la regia dei due video è di Umberto Nicoletti. Il promo è stato composto dal primo video musicale del brano SPLIT. E una breve anticipazione dal cinematografico secondo video, Familiar Sea, che uscirà a gennaio 2025.
Che canzoni troviamo all’interno dell’album e qual è quella più significativa?
SPLIT, che cattura la sensazione di perdersi in un ciclo di autoinganno e ricerca di verità, e FAMILIAR SEA, ispirata al periodo del lockdown, quando ci si sentiva fisicamente intrappolati ma si cercava una fuga mentale. End of Man, invece, è una visione distopica della fine dell’umanità, mentre YOUTOPIA affronta il tema della disinformazione e delle teorie del complotto che ci condizionano. QUICKFIRE esplora una relazione stagnante, e infine TO THE END AND BACK riflette sul rischio di restare intrappolati nel passato e nel futuro, dimenticando di vivere il presente. Infine, l’album si chiude con FAR3W3LL, un addio che esplora il dolore di una relazione vera ma non realizzata.
La tracklist dell’album:
1. Stuck
2. SPLIT
3. FAMILIAR SEA
4. End of man
5. YOUTOPIA
6. QUICKFIRE
7. Beloved
8. TO THE END AND BACK
9. Nachbild
10. FAR3W3LL
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Fonte immagine: ufficio stampa.