Manu Chao: la sua storia e il suo primo album

Manu Chao

Manu Chao è uno degli artisti più interessanti ed enigmatici del panorama musicale degli anni ’90 a livello mondiale. Il suo vissuto viene segnato, sin dalla giovane età, dagli eventi politici che hanno colpito il suo paese, costringendo la sua famiglia ad emigrare in Francia. Nel corso della sua vita Manu Chao continuerà a girare per tutto il mondo, grazie al successo del suo primo album, Clandestino.

Il suo modo di vivere e il suo pensiero politico sono ciò che hanno contraddistinto la poetica e la sonorità delle sue canzoni, contaminate da influenze musicali di vari generi.

Scopriamo insieme la storia e il significato delle canzoni di Manu Chao, che hanno segnato la storia musicale degli ultimi 30 anni.

La vita di Manu Chao

Chao nasce a Parigi nel 1961, figlio di esiliati spagnoli durante la dittatura di Francisco Franco. Manu e i suoi fratelli sono cresciuti a Sevrès, ad ovest di Parigi. Nel 1987 Manu Chao e suo fratello Antoine, insieme al cugino Santiago Casariego, fondano il gruppo Mano Negra. Esordiscono prima in Francia con il singolo Mala Vida, dopo in Sudamerica

Dopo un lungo periodo nel gruppo (dal 1987 al 1994), Manu Chao continuerà la sua carriera in solitaria. Canta in francese, spagnolo, arabo, gallego, portoghese e inglese, mescolando più lingue nella stessa canzone. La musica di Manu Chao presenta varie influenze musicali: rock, la canzone francese, salsa, reggae, bluebeat e il raï, un genere musicale algerino. L’artista eredita queste influenze grazie ai rapporti con immigrati in Francia, dai suoi contatti con la Spagna che non abbandonerà mai, e dai tour in America con i Mano Negra.

I temi principali delle canzoni di Manu Chao sono l’amore, la vita nel ghetto e l’immigrazione. Spesso le sue canzoni manifestano un messaggio politico di sinistra, di libertà e di uguaglianza sociale.

Il primo album

Clandestino, 1998. Il primo album di Manu Chao nasce in un contesto politico molto particolare, determinato dai rapporti internazionali instaurati in quel periodo. Dopo i conflitti mondiali, l’instabilità politica porterà a degli scenari che si prolungheranno fino agli anni ’90. La caduta degli imperi comunisti causerà squilibri nei paesi dell’est, che sfoceranno in atroci guerre civili. Intanto le organizzazioni internazionali agiranno per imporre politiche neoliberiste a tutti i paesi membri, in alcuni casi con conseguenze rovinose per le popolazioni.

Clandestino di Manu Chao rappresenta la speranza di cambiare qualcosa, di creare un mondo più giusto dove non esistono gli oppressi e i potenti. È un manifesto contro ogni forma di razzismo, per gli emigrati costretti a subire la ghettizzazione, l’isolamento e la costante persecuzione delle autorità in paesi stranieri, spesso lontani dalle loro famiglie.

Non è solo una canzone, è un inno alla vita che segna la fine di un periodo turbolento e che non sarebbe potuta nascere in nessun altro contesto. Per fortuna esiste, e possiamo farne ricchezza tutti. Grazie Manu.

Fonte immagine copertina: Wikipedia

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