MATERIA (TERRA), il nuovo album di Marco Mengoni | Recensione

Dopo il grande successo di Atlantico nel 2018, seguito da Atlantico Soundcheck e Atlantico/OnTour nel 2019, finalmente il 3 Dicembre 2021 Marco Mengoni pubblica il suo sesto album in studio MATERIA (TERRA).

Il grande assente

Non è una novità per i fan di Marco Mengoni restare in attesa e l’Esercito (nome del suo fandom) è abituato all’utilizzo sporadico dei social da parte del cantante, assente per lunghi periodi per poi inondare i social con grandi novità. L’idea di un nuovo album era già nell’aria quando a giugno Mengoni, con post e storie cripitiche, ha annunciato Marco negli stadi, un tour – il primo negli stadi – che attualmente conta soltanto due date ( 19/06/22 Stadio San Siro e 22/06/22 Stadio Olimpico) e soli due giorni dopo ha rilasciato il singolo Ma Stasera prodotto da Purple Disco Machine, che con le sue sonorità un po’ disco e un po’ funk ha fatto da colonna sonora dell’estate, vincendo il Power Hits Estate 2021.

Tornato nei suoi lunghi silenzi, Mengoni ha iniziato a creare l’hype per il suo nuovo disco il 18 Ottobre, annunciando con centinaia di cartelloni pubblicitari in giro per Milano e un post sui canali social l’uscita del nuovo singolo Cambia Un Uomo per il 29 dello stesso mese. Frutto di studio di Mengoni che negli anni ha sempre cercato di non essere mai uguale a se stesso e alla ricerca di nuovi sound in giro per il mondo (Il nome dell’ultimo album, Atlantico, proviene infatti dai viaggi fatti dal cantante), Cambia un uomo, prodotta da Mace e Venerus, ha un andamento R&B, che ricorda un sound anni ’60. La voce del cantante, in questo brano, arriva potente e dolce allo stesso tempo, in una preghiera, un invito all’accettazione personale, all’accolta dei sentimenti, all’ascoltarsi.

Aspettando MATERIA (TERRA)

Insieme all’uscita del video musicale di Cambia un uomo, soltanto un mese prima del grande evento, Mengoni ha annunciato su Instagram il preorder il nuovo disco MATERIA (TERRA), che è stato annunciato come la prima di tre tappe di MATERIA, che dovrà raccontare attraverso il percorso intrapreso dal cantante negli ultimi due anni, un viaggio introspettivo nato durante la pandemia, che mostrerà tre delle diverse parti del percorso artistico di Mengoni.

Mengoni, sempre un maestro nel creare aspettativa e attesa nel suo Esercito, oltre ad un auoritratto ad olio diventato un immenso cartellone a Milano, ha iniziato a pubblicare video e reels su IG, così come ha dato il via a due concorsi. Il primo video che ha suscitato scalpore raffigura il cantante in procinto di firmare vinili e cd, annunciando una possibile sorpresa in alcuni dei pacchi. Una settimana prima dell’uscita ha iniziato a pubblicare un reel al giorno, ognuno riportante in descrizione il titolo di uno dei nuovi brani e raffigurante immagini varie, confuse, dei visual video, mentre in sottofondo ci sono dei pensieri del cantante altrettanto vari (ma sempre inerenti al titolo della canzone di turno).

Finalmente MATERIA (TERRA) – il primo ascolto

Marco Mengoni, che negli anni si è sempre mostrato attento al nostro pianeta, come nelle iniziative #PlanetOrPlastic, per le versioni dell’album ha pensato, oltre alla versione digitale, al CD Greenbox 100% plastic free anche in versione autografata e a tre edizioni limitate in vinile purple, black o gold. Nove le tracce presenti più due “appunti”, con due bonus track nella versione CD Greenbox, al cui interno troviamo un booklet con sole immagini e frasi tratte dai nuovi testi. L’album, oltre a varie collaborazioni con produttori come Tino Piontek aka Purple Disco Machine, E.D.D., Mace, Venerus etc. vanta due featuring interessanti: con Gazelle ne Il Meno Possibile e Madame in Mi Fiderò.

MATERIA (Terra) riporta alle origini, alle radici ed è proprio alle origini di Marco Mengoni che si ritrovano le forti influenze soul, blues e gospel presenti in quest’album. Il cantante ha più volte affermato, infatti, che la sua infanzia è stata fatta da questi generi musicali e ha deciso di fare, come ammesso in diverse interviste, un album inclusivo in ogni senso, dai suoni ai testi, all’insegna della conoscenza personale e dell’accettazione (“Come sono belle le tue paure” – “Un fiore contro il diluvio).

Al primo ascolto sono varie le reazioni dei fan, molti già convinti che questo sia il migliore dei lavori mai pubblicati dall’artista, altri delusi dallo studio fatto nei suoni della black music. Sui testi concordano tutti: ancora una volta il cantante è riuscito a scrivere dei testi poetici, ma non melensi, veri, in cui molti si rispecchiano e/o possono farlo, volti all’amore e alle sue infinite possibilità, a partire dall’amore per se stessi, che non deve mai mancare. Il primo ascolto lascia soddisfatti, ma per apprezzare le particolarità di alcuni dei brani è certamente necessario un ascolto più approfondito. Nella testa resta certamente Una canzone triste, che è tutt’altro che triste, una sorpresa in ogni senso, dal suono vintage che con un loop di piano, la sua atmosfera R’n’B e new gospel accompagnati da un testo di speranza e fiducia. Il meno possibile si configura come una canzone d’amore diversa, in cui si sente l’impronta di Gazzelle. Mi Fiderò con Madame, considerata dal cantante una delle voci dall’anima blues più potenti tra i giovani cantanti Italiani, che vede la fiducia come fulcro, ma che da spazio ad entrambe le personalità dei cantanti che insieme funzionano perfettamente. In Proibito resta toccante l’augurio che Mengoni fa un po’ a se stesso e un po’ a tutti noi, e differentemente da quello che il titolo lascia pensare, non c’è nulla di proibito in questo testo, se non la ricerca e l’augurio di un amore che non sia bello e vuoto, ma che sia autentico. Luce, dal suo tempo terzinato, è una dedica alla vera luce della vita di Mengoni: sua madre, una delle sue radici, mentre suo padre lo vediamo nelle vesti di cowboy nel video di Cambia un Uomo con la sua cavalla Melody, ed è così che il cantante è riuscito a materialmente inserire le sue origini – la sua MATERIA (TERRA) – in questo album.

Si potrebbero scrivere ancora migliaia di parole sui testi, sui suoni, sui significati e su ognuna delle canzoni dell’album, ma la migliore delle esperienze non può che essere data da quella personale, pertanto non resta che augurare un buon ascolto!

A proposito di Chiara Leone

Zoomer classe '98, studentessa della scuola della vita, ma anche del corso magistrale in Lingue e Letterature Europee e Americane all'Orientale. Amante dell'America intera, interprete e traduttrice per vocazione. La curiosità come pane quotidiano insieme a serie tv, cibo, teatro, libri, musica, viaggi e sogni ad occhi aperti. Sempre pronta ad esprimermi e condividere, soprattutto se in lingue diverse.

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