Il 31 gennaio 2020 esce il primo album di Louis Tomlinson, Walls, che in meno di 24 ore dall’uscita conquisterà il primo posto in 47 paesi, grazie alla melodia e ai messaggi contenuti nei testi che riusciranno a catturare ed emozionare il pubblico mondiale. Ascoltando quest’album si impara a conoscere l’artista, sembra infatti di immergersi nella lettura del suo diario personale, dove vengono raccontate tutte le vicende cui egli è andato incontro.
Louis Troy Austin, meglio conosciuto con il nome di Louis William Tomlinson, è un cantautore nato a Doncaster il 24 dicembre 1991 da Johannah Poulston e Troy Austin che abbandonerà Johannah dopo la nascita del loro figlio. La madre si sposerà con Mark Tomlinson, da cui ha preso il cognome, che crescerà il cantante come se fosse suo figlio biologico. Johannah e Mark avranno altre quattro figlie: Charlotte, Félicité e le gemelle Daisy e Phoebe, per poi divorziare nel 2011. Nel 2016, sua madre conoscerà un nuovo compagno e da questa unione nasceranno due figli, i gemelli, Doris ed Ernest Deakin.
Nel 2010 sosterrà un’audizione a XFactor arrivando fino ai bootcamp dove, non avendo superato il provino, sarà scelto da Simon Cowell, per far parte di un gruppo composto da Harry Styles, Niall Horan, Liam Payne e Zayn Malik, conosciuto nel mondo musicale con il nome di One Direction, boyband che ha conquistato le fans di ogni angolo del pianeta finché, nel 2016 i cinque decideranno di andare in pausa e da lì a due anni dopo Louis inizierà la sua carriera da solista.
Cerchiamo di analizzare e capire i messaggi che sono stati riportati all’interno dell’album di Louis Tomlinson
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Kill My Mind
La prima canzone dell’album di Louis Tomlinson è Kill My Mind, in questo brano, l’autore, descrive quel periodo della vita in cui si sperimentano cose nuove senza dar peso alle conseguenze. Parla dell’essere attratto da qualcuno che si sa che può essere “pericoloso” ma allo stesso tempo eccitante e l’attrazione che si prova porta alla nascita del desiderio di sentirsi vivi per sfuggire dai propri demoni. La parte «The devil in my brain, whispering my name» indica la lotta con i propri pensieri e con le proprie emozioni. Kill My Mind parla di desiderio, paura, sconforto; l’autore si sente come un insetto che è attratto dalla luce pur sapendo che essa potrà far male.
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Don’t Let It Break Your Heart
Don’t Let It Break Your Heart descrive il dolore che si prova ad avere un cuore spezzato e la necessità di rimanere lucidi per non essere “guidati” da esso. La canzone affronta il tema legato alla difficoltà di affrontare la fine di una relazione, soprattutto quando ancora esistono dei sentimenti verso la persona che ha deciso di mettere fine al legame. Il ritornello, «Don’t you let it kill you, Even when it hurts like hell, Oh, whatever tears you apart, Don’t let it break your heart, Time takes time to heal it, You can’t do it by yourself, Oh, whatever tears you apart, Don’t let it break your heart», rafforza il messaggio che il cantante vuol far arrivare all’ascoltatore: non permettere al dolore che ci ha spezzato il cuore di renderci incapaci di andare avanti ma di prenderci del tempo per poter stare meglio, in quanto il dolore non sarà sempre presente e da questo, imparare a diventare più forti. In conclusione, il brano vuole spiegarci che talvolta siamo costretti a vivere prove dure e complicate ma ciò deve indurci a lottare e a darci tempo per guarire perché il futuro sarà migliore.
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Two Of Us
Two Of Us, terzo brano dell’album di Louis Tomlinson, fu pubblicato nel marzo 2019 e sarà la canzone che anticiperà la sua carriera da solista. Questo brano, scritto come tributo alla madre, venuta a mancare nel dicembre 2016 dopo una battaglia contro la leucemia, narra la volontà del cantante di vivere appieno la propria vita anche per la persona che è venuta a mancare. Two of Us descrive, non solo, la necessità di fare qualsiasi cosa pur di mantenere vivo nella memoria il ricordo della persona che ami e di come voglia renderla orgogliosa del percorso che sta intraprendendo, ma anche i sentimenti che egli ha provato durante la perdita.
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We Made It
La quarta canzone dell’album di Louis Tomlinson è We Made It, come possiamo già dedurre dal titolo, parla della vittoria e dell’appagamento che si prova per aver raggiunto il proprio obbiettivo. Essa onora il viaggio non semplice e pieno di sfide, che il cantante e la persona amata hanno fatto per essere riusciti a superare i propri problemi. Parla dell’inizio della loro storia, narrandoci di come sognavano il loro futuro insieme e di come, anche se giovani, erano determinati a far si che la loro relazione funzionasse e durasse nel tempo, rimanendo fedeli l’un l’altro. In conclusione, We Made It mette in luce la necessità di lavorare con determinazione per ottenere ciò che si vuole e nel farlo si deve credere in se stessi.
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Too Young
Too Young narra il rimpianto e la presa di coscienza degli errori che si sono fatti in una relazione passata, descrivendo la consapevolezza di essere stati troppo giovani e infantili tanto da non apprezzare ciò che si aveva. Descrive il rammarico per la scelta di alcune decisioni sbagliate, prese semplicemente per essere accettato dalla società e per questo aver causato sofferenza alla persona che si amava e di come si vorrebbe aver fatto le cose in maniera diversa. Questo messaggio viene rinforzato nel ritornello «We were too young to know we had everything, Too young, I wish I could’ve seen it all along, I’m sorry that I hurt you, darling, no, oh, We were too young (Ooh, ah), We were too young (Ooh, ah), We were too young», poiché esso è incentrato proprio sull’idea di esser stato troppo infantile per comprendere l’importanza della relazione che si viveva e la consapevolezza riaccende il desiderio di voler riprendere ciò che si è perduto. Too Young mostra la nostalgia e il rimorso di non aver notato il valore del rapporto se non quando ormai è troppo tardi.
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Walls
Walls introduce il dolore che si prova quando ci si sveglia da soli in un letto dopo che una relazione è finita e per potersi salvare dal dolore si innalza un muro così da prendere il positivo da tutto ciò e ritrovarsi arricchito di questa esperienza, il tutto si evince nel ritornello «But these high walls, they came up short, Now I stand taller than them all, These high walls never broke my soul, And I, I watched them all come fallin’ down, I watched them all come fallin’ down for you, for you». È un brano che parla del superamento del dolore e la successiva crescita personale a seguito di un fallimento relazionale.
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Habit
Il settimo brano all’interno dell’album di Louis Tomlinson è Habit in cui l’artista racconta di come non si riesce, finita una relazione, a rinunciare all’altro, che si cerca come fosse una droga che da astinenza e crea dipendenza. L’autore racconta che pur avendo tentato a lungo di tenere in piedi la relazione, fingendo di essere ciò che in realtà non si è, ha mandato in frantumi il legame. Habit, concludendo, descrive le difficoltà che si incontrano quando si lotta per superare problemi all’interno di una relazione e “dell’ossessione” che si può avere nei confronti del partner.
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Always You
Always You parla del rimpianto che si prova per aver perso la persona che tanto si è amata e la consapevolezza di non poter condividere con questa la vita. Nel testo il cantante racconta di aver viaggiato tanto, bramoso di dimenticare l’ex amante e impaziente nella ricerca di un nuovo amore, ma senza successo; come si deduce nella strofa «I went to Amsterdam without you, And all I could do was think about you, And oh-oh-oh, I should’ve known, I went to Tokyo to let it go, Drink after drink, but I still felt alone,I should’ve known». La canzone mette in luce due sentimenti, il fallimento dato dalla ricerca disperata dell’amore perduto nel volto di altri, e il rimorso per aver voluto viaggiare con l’intento di dimenticare la persona amata quando tutto ciò che voleva era lei. In sostanza ci vuole far capire, e lo fa usando la metafora dei suoi viaggi, che arriviamo a riconoscere il valore della relazione o della persona solo dopo che si ha l’impossibilità di trovare qualcosa di simile.
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Frearless
Un altro brano dell’album di Louis Tomlinson è Fearless che comunica l’importanza di restare se stessi e di accettare gli errori che si sono commessi, senza alcun imbarazzo anche di fronte al peso di confrontarsi e adattarsi. Nel ritornello, il cantante ricorda gli errori commessi in gioventù, suggerendo che bisogna andarne orgogliosi e non vergognarsene. La ripetizione della parola Fearless amplifica il messaggio che la canzone vuole divulgare, cioè quello di avere coraggio nel fare le proprie scelte incoraggiando l’ascoltatore ad accettare la propria singolarità, respingendo le aspettative sociali.
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Perfect Now
Con Perfect Now, Louis parla di come amare una persona completamente tanto da vedere oltre la sua bellezza, incoraggiandola a vivere la vita senza timore di piacere agli altri perché lui la ama così com’è. Il brano inizia con il cantante che la osserva, anche se ella non accetta il proprio corpo e le sue imperfezioni, incitandola a tenere la testa alta e di non cambiare mai perché è perfetta così com’è, dicendole che per lui è una regina e non ha bisogna di una corona, che la ama anche quando le lacrime le rigano il volto. Il testo continua dicendo che sarà sempre sincero e leale con lei, che dovrà sempre credere in sé stessa, che la bellezza non deriva dall’aspetto esteriore ma da ciò che si è interiormente. È un testo molto significativo perché introduce la necessità di amarci per quello che siamo e non per quello che gli altri si aspettano da noi.
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Defenceless
L’undicesima melodia, nell’album di Louis Tomlinson, è Defenceless. Nella canzone viene presentata una relazione tossica. Viene descritta la dipendenza che il narratore ha verso il partner, sebbene non accetti del tutto questa dipendenza. Viene sottolineata la difficoltà di comunicazione, l’impossibilità di risolvere i problemi di coppia dovuti al muro che l’autore si trova di fronte. Il cantante vuole che il partner sia più aperto e romantico, che non lo respinga, non lo svaluti e invece alla fine si ritrova insicuro, triste e spaventato.
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Only The Brave
L’ultima canzone dell’album di Louis Tomlinson è Only the Brave dove la nostra celebrità si ritrova a pensare agli errori e al dolore delle relazioni passate e chiede una possibilità per poter sistemare quest’ultimi. Il pre-chorus, «It’s a church of burnt romances, And I’m too far gone to pray, It’s a solo song and it’s only for the brave», introduce di come egli sia stato ferito e di come non è sicuro di poter ritrovare l’amore. Questo messaggio viene rafforzato dal ritornello «If the truth tell, darling, you fell, Like there ain’t enough dying stars in your sky, It’s a tall tale, and it’s only hello, hello, no goodbye (Goodbye)» poiché esso è una metafora per il dolore che si prova. La canzone suggerisce che inseguire l’amore è un rischio e solo chi è davvero disposto a correrlo può avere una possibilità su di esso.
Fonte immagine: copertina album (Spotify)