Droghe sintetiche, quali sono e quali sono i rischi

Droghe sintetiche, quali sono e quali sono i rischi

Le sostanze stupefacenti si possono suddividere in prodotti di origine naturale, cioè sostanze che derivano dalla lavorazione di piante, come la peyote o anche la canapa e la cocaina, e prodotti di origine sintetica, cioè sostanze prodotte completamente in laboratorio. Fra le droghe sintetiche vi sono le classiche anfetamine, meta-anfetamine ed ecstasy, ma anche moltissime altre sostanze che risultano nuove sul mercato e che vengono commercializzate senza controllo. Queste sostanze possono essere anche usate per “tagliare” altre droghe per diminuire drasticamente il costo finale per il consumatore, il quale non è mai consapevole che ciò che sta consumando contiene anche queste nuove sostanze, potenzialmente letali. La differenza con le droghe classiche è che vengono ottenute mescolando principi attivi di farmaci comuni, quindi sostanze legali che vengono sintetizzate con altre illegali, diventando delle droghe sintetiche distruttive.

Nel mondo delle droghe sintetiche si può distinguere tra droghe leggere, cioè le droghe che presentano un quantitativo di sostanza psicotropa minimo (si tratta della sostanza che determina dipendenza) e le droghe pesanti che invece causano gravi danni e dipendenza. Inoltre, a seconda degli effetti che esse hanno sul sistema nervoso, le droghe si possono distinguere in droghe deprimenti, quindi oppiacei e tranquillanti; stimolanti, come la cocaina, l’anfetamina e i suoi derivati, antidepressivi; allucinogene come la mescalina, la ketamina o semplicemente la canapa indiana.

Nuove droghe sintetiche

Nel 2022 sono state immesse sul mercato circa 41 nuove droghe sintetiche, quindi 3 ogni mese, il che ha dato origine a 930 tipi di sostanze che si sono sviluppate negli ultimi anni. Trattandosi di nuove droge, se ne sa molto poco a riguardo, anche perché è difficile individuare con esattezza i sintomi che ognuna di queste droghe provoca sui soggetti che ne fanno uso, tanto che non tutti i laboratori sono in grado di identificarli. Tre le nuove droghe troviamo alcuni oppiacei sintetici, soprattutto derivati dal Fentanyl, ma anche nuove benzodiazepine, ovvero farmaci che a dosi normali vengono usati contro l’insonnia e l’ansia, ma sempre di più sciolti nei cocktail in discoteca come “droga dello stupro“, oppure ancora nuovi cannabinoidi sintetici che producono un’azione sul cervello molto più forte di quella della normale cannabis.

Droga zombi

Dalla miscela di due sostanze, il Fentanyl e la Xilazina, nasce una delle droghe sintetiche che negli Stati Uniti ha già provocato 100 mila morti. Il Fentanyl è un oppiaceo sintetico che viene utilizzato negli ospedali come antidolorifico istantaneo, mentre il secondo è un farmaco veterinario usato come sedativo per cavalli e bovini. Molte volte però l’assunzione della Xilazina avviene inconsapevolmente, infatti gli spacciatori tagliano la droga con questa sostanza e il consumatore non sa che al posto di aver comprato della “semplice” eroina, sta consumando anche la Xilazina. Si tratta di sostanze pericolosissime che provocano principalmente due effetti disastrosi, il primo è quello della depressione respiratoria mentre il secondo effetto è quello delle infezioni a causa dell’assunzione per endovena, il che può portare anche alla amputazione degli arti.

Cannabinoidi sintetici

Negli ultimi anni le organizzazioni criminali hanno aumentato il giro di affari non solo più con le droghe sintetiche, ma anche con la cannabis triplicando il principio attivo. Ci sono delle coltivazioni intensive della cannabis, le quali utilizzano delle luci e degli antiparassitari molto potenti ed un sistema di ventilazione particolare perché muovendo le foglie della pianta si possono produrre più sostanze, ma esistono anche le piante geneticamente modificate e gli incroci. La cannabis che si trova in natura ha un principio attivo che va dal 2 al 4% mentre con le coltivazioni intensive si arriva anche al 40%. Potremmo fare il paragone con l’alcol ed è «come passare da una birra a dei superalcolici» spiega Giovanni Serpelloni, medico specialista di neuroscienze.

Kaptagon

Un’altra delle droghe sintetiche, nuovissima sul mercato. Si tratta di una droga prodotta in Siria ed è statautilizzata dai terroristi nell’attacco al Bataclan nel 2015. Viene chiamata “droga dei kamikaze” , questo perché «le anfetamine come il Kaptagon mettono le persone in una condizione psicologica simile a quella dei pazienti maniacali con un forte senso di onnipotenza», così afferma Fabrizio Schifano, professore di farmacologia clinica. Oltre al senso di onnipotenza e invincibilità, le anfetamine e simili lavorano rilasciando dopamina e noradrenalina, il che aumenta la vigilanza e la resistenza alla fatica. Si narra che i kamikaze giapponesi nella seconda guerra mondiale prendessero anfetamine, ma la sostanza è stata trovata nel sangue degli attentatori di Parigi nel 2015 ma anche negli attentatori della spiaggia in Tunisia del 2015. Inoltre i curdi avrebbero trovato grandi quantità nelle postazioni dell’Isis

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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