Il 17 maggio alle ore 10:00 lo store di Piazza Italia, sito in via Toledo 325, ha inaugurato il Museo Temporaneo D10s museum alla legenda del calcio Diego Armando Maradona. Il museo si differenzia dai soliti tradizionali, niente didascalie asettiche e teche polverose, nella sala riecheggiano i ricordi, i gol che hanno fatto tremare gli stadi e il cuore dei napoletani., organizzato in collaborazione con il Museo CAM di Francesco Cammarota si configura come un vero e proprio viaggio sensoriale che ha lo scopo di riportare indietro nel tempo, quando un piccolo grande uomo regalava sogni ad un’intera città. Il museo sarà aperto fino al 17 giugno e l’ingresso è totalmente gratuito per consentire a ciascun maradoniano di rivivere quella magia azzurra. Presenti all’inaugurazione figure vicine al Pibe de Oro come Stefano Ceci, storico manager e custode dell’eredità di Maradona, Roberto Sosa, ex calciatore argentino del Napoli, Salvatore Terracciano, responsabile marketing di Piazza Italia e il noto giornalista Enzo Agliardi, curatore dell’evento insieme al giornalista Lorenzo Crea.
D10s museum: un percorso tra storia, passione, merchandising e ricordi
Il percorso espositivo racconta i 7 anni di Maradona a Napoli, dai suoi esordi al Boca Juniors, al successo con il Napoli, passando per la nazionale argentina, i visitatori potranno immergersi nelle vicende del noto calciatore. Tra le foto e le maglie, il centro della sala si illumina del leggendario piede sinistro del calciatore, omaggiato da Stefano Ceci. “Vedere quel piede proprio al centro della sala del D10s museum è un’emozione unica. Non si tratta solo di un semplice piede, ma di un pezzo di storia che Napoli custodirà sempre. Diego era molto legato a Napoli e mi chiese di scrivere sulla sua tomba prima di morire: anch’io sono napoletano”. Dalle dichiarazioni di Stefano Ceci, si evince come Diego non sia stato solo argentino ma anche napoletano, in un senso che va ben oltre la cittadinanza o il luogo di nascita. Oltre all’esposizione museale, una parte della sala sarà dedicata interamente al merchandising, in modo che tutti i tifosi possano acquistare magliette, gadget esclusivi, un modo per tangibile per onorare la memoria del calciatore.
Maradona il simbolo di riscatto di un intero popolo
“Quando Diego arrivò a Napoli, il Sud cercava un sussulto, un grido di orgoglio. Maradona non fu solo un calciatore ma un simbolo, un condottiero che incarnò la voglia di rivalsa di un popolo intero”. L’ex calciatore Roberto Sosa con le sua dichiarazione ha spiegato come il riscatto di Maradona a Napoli non fu solo calcistico, bensì un riscatto sociale, culturale. Diego diede voce a chi non ne aveva e mostrò la dignità di un popolo forse dimenticato. Schierandosi dalla parte dei napoletani, il Pibe de Oro sentì le ingiustizie del popolo e sul campo trasformò quella rabbia in gol e vittorie. Durante l’inaugurazione, immancabili i riferimenti alla possibile vittoria dello scudetto per il Napoli. In merito a ciò, sempre Sosa ha sottolineato come la squadra fosse forte con un allenatore che sa il fatto suo. Se lo scudetto dovesse arrivare? Sarebbe una gioia indescrivibile e la dimostrazione che il seme piantato da Diego continua a dare i suoi frutti.
L’emozione di Diego aspetta tutti a Piazza Italia, la legenda vive ancora e il museo temporaneo di Piazza Italia è pronto ad accogliere ogni maradoniano.
Fonte immagine in evidenza e all’interno dell’articolo: archivio personale