Blusansevero, la performance di Mauro Maurizio Palumbo

Blu Sansevero

Grande successo per Blusansevero, la nuova performance di Mauro Maurizio Palumbo, andata in scena, dal 21 al 23 novembre 2024, nella magnifica Cappella Sansevero di Napoli.

I biglietti tutti sold out delle tre serate attestano l’alto gradimento del pubblico, completamente rapito dalla forza evocativa del luogo e le magiche suggestioni visive e sonore suscitate dall’emozionante e singolare performance art, ideata e diretta dall’artista e performer napoletano Mauro Maurizio Palumbo.

Un’azione site specific con cui l’artista Palumbo crea un armonioso dialogo tra la leggerezza del suo corpo in movimento e la monumentalità del marmo della Cappella, accompagnato dalla potente voce del soprano drammatico Ilaria Tucci e dalla virtuosissima tromba del Maestro Ciro Riccardi.

Blusansevero: una performance art ispirata alle invenzioni del Principe Raimondo di Sangro

«L’idea è nata un po’ per caso – spiega Palumbo – si è andata a creare una relazione, una storia intima tra me, il Principe e la Cappella, proprio all’interno di questo luogo magico, quando è stata presentata l’attribuzione dell’invenzione del colore blu artificiale al Principe Raimondo di Sangro ed io ero seduto accanto al Cristo velato».

Recenti ricerche, condotte dall’Università degli Studi di Bari, hanno infatti dimostrato che fu proprio il Principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, note inventore, massone, alchimista, a produrre per primo nel suo laboratorio, noto come “appartamento della Fenice”, il lapislazzuli artificiale utilizzato per la cornice dell’altare maggiore,  un capolavoro di Francesco Celebrano , considerato una delle opere più straordinarie del barocco italiano.

L’invenzione del principe sarebbe avvenuta più di cinquant’anni prima di Jean-Baptiste Guimet, il chimico francese che nel 1828 riuscì per la prima volta, ufficialmente, a sintetizzare l’oltremare, il costosissimo pigmento blu ottenuto in natura dal rarissimo lapislazzuli. E più di dieci anni prima del resoconto siciliano di Goethe, il più antico indizio della produzione artificiale di tale pigmento.

Blusansevero: una sperimentazione artistica nel tempio settecentesco delle sperimentazioni scientifiche

Nel corso delle tre serate, la narrazione non è stata mai identica, ma adattata alle influenze del luogo e del pubblico intervenuto.

Fin dall’inizio dello spettacolo gli spettatori, in piedi nella navata, catapultati nella preziosa scenografia barocca e nella magica atmosfera creata dallo splendente bianco del marmo e dalle luci blu fluorescente, sono invitati a partecipare insieme agli artisti ad un esperimento emozionale ad alta vibrazione, alla costruzione di un’opera d’arte unica nel suo genere: una commistione sapiente di danza, musica, canto, ricca di momenti “alchemici” unici ed irripetibili.

Impossibile non cogliere la tensione emotiva, l’energia del luogo, non farsi suggestionare dall’immagine potente del celeberrimo Cristo velato che sembra prender vita attraverso il corpo , i gesti,  gli sguardi espressivi del performer Palumbo; impossibile non illudersi di avvertire nello spazio circostante la presenza inaspettata del Principe Sansevero, sopraggiunto dal suo laboratorio a godersi il meraviglioso spettacolo insieme al pubblico.

A tutti coloro che non sono riusciti a partecipare all’evento, non resta che attendere future repliche. Almeno Noi di Eroica ce lo auguriamo!

Blusansevero di e con Mauro Maurizio Palumbo

Con Ilaria Tucci e Ciro Riccardi

Una coproduzione Museo Cappella Sansevero e Ente Teatro Cronaca

Fonte immagini: Ufficio Stampa (immagine in copertina e foto n.1 e n. 2  ph Anna Abet)

 

 

A proposito di Martina Coppola

Appassionata fin da piccola di arte e cultura; le ritiene tuttora essenziali per la sua formazione personale e professionale, oltre che l'unica strada percorribile per salvare la società dall'individualismo e dall'omologazione.

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