Emilio Porcaro e la mostra Ciò che vedo e ciò che mi resta

Ciò che vedo e ciò che mi resta, le fotografie di Emilio Porcaro da Salumeria Upnea

Domenica 1 ottobre si è svolta l’inaugurazione della mostra fotografica di Emilio Porcaro initolata Ciò che vedo e ciò che mi resta. Per l’atteso evento, Salumeria Upnea si è resa disponibile nel rendere pubbliche le diverse fotografie, che da Domenica 1 ottobre contorneranno l’interno del locale.

L’artista Emilio Porcaro

Nasce a Napoli nel 1985 e in contemporanea alla sua professione di architetto, Emilio Porcaro continua a coltivare un forte amore per la fotografia, passione nata durante i suoi anni universitari. Questa volta, l’artista decide di riportare in scena 50 scatti dal pattern particolare: in essi è possibile vedere solo gli occhi delle persone, su uno sfondo in bianco e nero, dove solo il colore dell’iride risalta, catturando la nostra attenzione. 

Ciò che vedo e ciò che mi resta, la mostra di Emilio Porcaro

Per l’evento, noi di Eroica Fenice abbiamo partecipato all’inaugurazione nel locale Salumeria Upnea intervistando il fotografo Emilio Porcaro.

Quest’idea particolare legata alla produzione di uno scatto fotografico a noi così contemporaneo era già presente nella sua mente o con il Coronavirus ha avuto una spinta in più nella creazione di Ciò che vedo e ciò che mi resta?

Allora, questo è un progetto fotografico fatto nel 2007, poi durante la pandemia è stato esposto nel 2021 alla Galleria Principe di Napoli perché il progetto nasce da questa emotività negli sguardi, dalla prima comunicazione data dallo sguardo e legato al periodo storico, dato che portavamo tutti le mascherine, erano la prima cosa con cui potevamo comunicare. Poi quest’anno ho chiesto al proprietario di Salumeria Upnea se gli potesse interessare, spiegandogli la storia, da dove nasceva ed eccoci qua.

Lei come professione fa l’architetto, trova un forte collegamento tra queste sue due passioni: architettura e fotografia?

Sì, diciamo che l’architetto ha un po’ questa deformazione professionale data da molti anni di studio dove creiamo progetti, le architetture, dove amiamo la macchina fotografica. E quindi un po’ è come se diventasse una parte di noi, c’è sempre una ricerca nel sociale e quindi la fotografia è anche un po’ questa ricerca. 

Infine, ha già in mente progetti futuri?

Diciamo di sì! Vorrei, ma ecco è il tempo che manca… Vorrei sempre negli ambiti sociali cercare di creare qualche progetto che possa essere interessante da esporre, e poi ecco, la mia professione è di architetto e la fotografia è solo un hobby, quindi quando riesco a trovare un po’ di tempo mi dedico ad essa.

Ringraziamo Emilio Porcaro, l’artista della mostra, e il bistrot di Salumeria Upnea per aver accolto ancora un altro po’ di arte nel centro storico della bellissima città di Napoli. Inoltre, il locale gode anche di un’atmosfera eccezionale, un’unione tra il moderno e il passato, giungendo fino alla cultura pop partenopea fusa con lo stile industrial del bistrot stesso, il tutto nel cuore della città. 

Ed è per questo che vi invitiamo a passare da Salumeria Upnea non solo per gustarvi un buon aperitivo o una buona cena, ma anche per scoprire la mostra fotografica Ciò che vedo e ciò che mi resta, di Emilio Porcaro, dal lunedì alla domenica, dalle 12,15 alle 16,15 e dalle 19 alle 23,45.

Fonte immagine per Emilio Porcaro e la mostra Ciò che vedo e ciò che mi resta: Archivio personale

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