L’Associazione Culturale IANUS si presenta al pubblico

L'Associazione Culturale IANUS si presenta al pubblico

Il 27 aprile l’Associazione Culturale IANUS si è presentata in una serata inaugurale tenutasi all’Under Theatre, evidentemente un’ex chiesa sconsacrata trasformata in uno spazio teatrale.

Dal Giano bifronte: costruire l’arte tra passato, presente e futuro

L’Associazione Culturale IANUS nasce nel febbraio 2025 a Sorrento, terra dove svolge la sua prima serata inaugurale di presentazione il 16 marzo presso il Teatro Tasso. Non manca una seconda presentazione, il 27 aprile, questa volta nel cuore della città di Napoli presso l’Under Theatre, in cui il gruppo ha scelto di spiegare i progetti teatrali e le iniziative che intende svolgere attraverso piccoli assaggi di performance e brevi ma incisive spiegazioni. Una modalità per certi versi atipica, ma che arriva dritta al carattere dell’organizzazione.

Come suggerisce il nome stesso, l’Associazione Culturale IANUS prende spunto dal Giano bifronte. Quest’ultimo (dal lat. Ianus) è una divinità risalente ai tempi sacri dei Romani, che viene spesso associata ai nuovi inizi, alla protezione delle transizioni e perciò, secondo la leggenda, è il sovrano dell’età dell’oro. Raffigurato tendenzialmente bifronte, ha lo sguardo rivolto sia indietro che in avanti, simboleggiando la trasformazione. Il cuore del progetto sta proprio nel creare iniziative artistiche sul suolo campano osservando le radici del passato, immaginando un futuro d’arte di molteplici possibilità e vivendo un presente fertile.

L’Associazione Culturale IANUS e la contaminazione tra linguaggi artistici

Presentando i vari progetti in corso d’opera, l’Associazione Culturale IANUS dichiara l’intenzione di concepire l’arte in senso ampio, non limitata all’idea del palcoscenico bensì aperta ad abbracciare il suolo su cui nasce. Il punto nevralgico sta nel creare una simbiosi artistica tra i vari linguaggi, contaminando prosa, danza, musica e audiovisivo per valorizzare l’arte e soprattutto per creare una società che porti un messaggio di bellezza, di anime artistiche, di emozioni. Utopia o meno, la missione risiede nel dare vita a una coesione culturale attiva e immersiva.

Infatti, tra le varie iniziative dell’Associazione Culturale IANUS, quest’ultima mostra alcuni frammenti di spettacoli in via di definizione – come Filastrocca spezzata di Francesco Maria Punzo, Imponderabilia di Lorenzo Stingone, Lo spiedo di Matteo Ronconi e Ego di Maria Avolio – ma espone anche progetti più complessi. Tra questi vi è sicuramente Bacio all’Ethernet di Francesco Maria Punzo: un’istallazione di due teste umane connesse da dei cavi ethernet, ognuno dei quali fuoriesce per diventare una storia, monologhi di vite e racconti di esistenze che si intrecciano in quest’era di dispersione digitale.

I volti dell’associazione: uno sguardo dietro le quinte

L’Associazione Culturale IANUS si compone di un lavoro arduo, di ricerca svolta giorno per giorno con grinta ed entusiasmo. Ma dietro a questo immenso lavoro ci sono volti, anime e cuori che pulsano e si battono per lo stesso obiettivo di dare voce all’arte, vita a un’esistenza sensibilizzata da quest’ultima. I protagonisti sono Francesco Maria Punzo, Matteo Ronconi, Maria Avolio, Lorenzo Stingone e Tarek Ismail. Artisti dai percorsi poliedrici, ognuno dei quali offre una prospettiva artistica che alimenta le possibilità creative.

Matteo Ronconi, Maria Avolio e Lorenzo Stingone fondano effettivamente l’Associazione Culturale IANUS, alla quale poi si associano Francesco Maria Punzo e Tarek Ismail. Ciascuno di loro proviene da percorsi di studi artistici che spaziano dalla danza alla prosa teatrale, abbracciando esperienze artistiche diverse e varie. Ma è proprio questa diversità, unita alla passione, a una mentalità comune tra i protagonisti di ricerca e ideazione, che crea una base forte e coesa. 

Fonte immagine di copertina: ufficio stampa

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A proposito di Francesca Hasson

Francesca Hasson è giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2023. Appassionata di cultura in tutte le sue declinazioni, unisce alla formazione umanistica una visione critica e sensibile della realtà artistica contemporanea. Dopo avere intrapreso gli studi in Letteratura Classica, avvia un percorso accademico presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e consegue innanzitutto il titolo di laurea triennale in Lettere Moderne, con una tesi compilativa sull’Antigone in Letterature Comparate. Scelta simbolica di una disciplina con cui manifesta un’attenzione peculiare per l’arte, in particolare per il teatro, indagato nelle sue molteplici forme espressive. Prosegue gli studi con la laurea magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo, discutendo una tesi di ricerca in Storia del Teatro dedicata a Salvatore De Muto, attore tra le ultime defunte testimonianze fondamentali della maschera di Pulcinella nel panorama teatrale partenopeo del Novecento. Durante questi anni di scrittura e di università, riscopre una passione viva per la ricerca e la critica, strumenti che considera non di giudizio definitivo ma di dialogo aperto. Collabora con il giornale online Eroica Fenice e con Quarta Parete, entrambi realtà che le servono da palestra e conoscenza. Inoltre, partecipa alla rivista Drammaturgia per l’Archivio Multimediale AMAtI dell’Università degli studi di Firenze, un progetto per il quale inserisce voci di testimonianze su attori storici e pubblica la propria tesi magistrale di ricerca. Carta e penna in mano, crede fortemente nel valore di questo tramite di smuovere confronti capaci di generare dubbi, stimolare riflessioni e innescare processi di consapevolezza. Un tipo di approccio che alimenta la sua scrittura e il suo sguardo sul mondo e che la orienta in una dimensione catartica di riconoscimento, di identità e di comprensione.

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