«Una vita dedicata all’informazione, all’etica della comunicazione, al pluralismo e al servizio pubblico. Giornalista con passione, professionalità e competenza. Questo era Massimo Milone». Così Incoronata Boccia, vicedirettrice del Tg1 e conduttrice per la serata, apre la prima edizione del Premio Massimo Milone, dedicato alla memoria del giornalista napoletano scomparso il 9 maggio del 2023.
Premio Massimo Milone: il racconto dell’Italia attraverso l’informazione
Massimo Milone entra in Rai nel 1979 e segue da inviato speciale alcuni dei più importanti avvenimenti della Campania e del nostro paese: dalle vicende delle Brigate Rosse al rapimento di Ciro Cirillo, passando per il terremoto dell’Irpinia del 1980 e il caso Maradona-Sinagra. Sempre in prima linea nel raccontare con onestà la nostra società e i suoi numerosi cambiamenti.
Presidente dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana dal 2002 al 2008, caporedattore centrale della Tgr della Campania dal 2003 al 2013 e poi direttore di Rai Vaticano dal 2013 al 2023, Milone è ancora oggi un punto di riferimento per chi ha intrapreso questa professione, ma anche per chi lo farà.
Etica, pluralismo e servizio pubblico
Durante la serata tenutasi all’Auditorium Rai di Napoli, non sono mancate le testimonianze di chi ha condiviso con Milone una visione del giornalismo come servizio, cultura e responsabilità. Il giornalista è stato ricordato con affetto, mostrando quanto il suo esempio sia stato di ispirazione nell’attività dei premiati.
La manifestazione è stata voluta dalla famiglia Milone, dai figli Andrea e Alessandro e dalla moglie Barbara, per «celebrare le eccellenze del nostro paese che si sono contraddistinte non solo nel campo del giornalismo ma anche nella comunicazione istituzionale, sociale, religiosa, imprenditoriale, politica, sportiva, culturale, scientifica ed accademica, al fine di trasmettere anche ai giovani giornalisti valori che nostro padre ha portato avanti in tutta la sua carriera» – queste, le loro parole.
I riconoscimenti del Premio Massimo Milone per il giornalismo e la comunicazione
Non è solo celebrazione, ma stimolo e guida per chi crede ancora nella responsabilità della parola e nell’impegno civile del giornalismo. Proprio per questo, il premio è stato suddiviso in due macro aree dedicate sia a questa professione ma anche, più in generale, alla comunicazione al servizio dei cittadini.
Per la sezione giornalismo un parterre di premiati d’eccezione:
–Enrico Mentana, direttore del Tg La7, per il giornalismo televisivo
–Roberto Napoletano, direttore de Il Mattino, per la carta stampata
–Paolo Messa, fondatore della rivista Formiche, per la sezione approfondimento
–Rosa Maria Serrao, giornalista e manager, per le relazioni esterne
Per la sezione giovani giornalisti ed emergenti è stata premiata Ludovica Siani, nipote di Giancarlo, ucciso dalla camorra nel 1985. «Non ho mai conosciuto mio zio, ma mi ha indicato la strada. Né ho conosciuto Milone, ma da oggi lo considero maestro per i miei passi futuri» ha dichiarato.

Comunicazione istituzionale, sociale, culturale e d’impresa
Nella sezione comunicazione, i riconoscimenti del Premio Massimo Milone sono andati a:
–Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, per la comunicazione istituzionale
–Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, per la comunicazione religiosa
–Carmela Manco, fondatrice di Figli in Famiglia Onlus, per la comunicazione sociale
–Guido Grimaldi, presidente di ALIS, per la comunicazione d’impresa
–Antonio Mattone, scrittore e portavoce della comunità di Sant’Egidio di Napoli, per la comunicazione culturale

Un evento per ricordare e trasmettere valori
Un concentrato di giornalismo, cultura e musica, grazie anche all’intermezzo del violinista Fabrizio Von Arx, direttore artistico della Fondazione Casa Stradivari. Un bell’esempio di come celebrare un’eredità professionale e umana con profondità e creatività.
Fonte immagine di copertina e foto: archivio personale