FantaExpo 2022: il festival della fantasia a Salerno

FantaExpo 2022: il festival della fantasia a Salerno

«Un’edizione di successo»

Così Alessandro Crescenzo, direttore artistico del FantaExpo, definisce la decima edizione del festival dell’animazione, dei games e del fumetto. Quest’ultimo si è svolto dall’8 all’11 settembre presso il Parco dell’Irno a Salerno, in festa tra attività ludiche, conferenze e spettacoli riempiti dall’entusiasmo dei partecipanti.

Il FantaExpo è il festival della fantasia

È proprio la fantasia la protagonista del festival FantaExpo. I quattro giorni di divertimento e varie attività tra giochi, concerti, conferenze e incontri con artisti e youtubers, emergenti e non, sono diventati un’occasione per vivere a 360° il mondo dei fumetti, del web e dei cosplay, per i più appassionati ma non solo, anche per i semplici curiosi. I numeri parlano da soli dalla prima alla decima edizione del festival ma ancora più importante è l’entusiasmo che ogni volta si rinnova con gli spettatori.

Il FantaExpo è un progetto realizzato dall’associazione culturale Otaku Garden, un gruppo di ragazzi salernitani che ogni anno continuano a offrire al loro territorio un’esperienza di successo. Grazie alla presentazione di contenuti ogni volta diversificati e all’accoglienza di un totale di trecento ospiti nel corso delle dieci edizioni, il FantaExpo rappresenta una vera attrazione turistica per la città di Salerno, promuovendo a suo modo la circolazione della cultura in loco. Tra youtubers, streamers, cosplayers, cantanti, artigiani e artisti promettenti e quelli ormai più che conosciuti e acclamati spiccano numerosi nomi: Alessia De Sio, Ciccio Merrino, Dario Moccia, Ilbaffogram e tanti altri. Durante tutte e quattro le giornate, dunque, il Parco dell’Irno di Salerno si è riempito di fantasia e divertimento, creando un evento che assume un senso di promozione della cultura e anche di incontro con culture altre rispetto a quella occidentale.

Suddiviso in diverse aree, il FantaExpo ha offerto la possibilità agli spettatori di cimentarsi in varie attività dal gaming ai giochi da tavolo, alla lettura dell’oroscopo cinese, all’arte degli origami, alla partecipazione a conferenze su molte tematiche riguardanti un mondo fantastico tutto da scoprire, ai concorsi ed a tanto altro ancora. Inoltre, i fan hanno avuto l’occasione di incontrare dal vivo i propri artisti preferiti e di assistere a tanti spettacoli live.

Insomma, il FantaExpo ha avuto il pregio di creare un punto di contatto con una cultura e, perché no, anche di tutta una serie di passioni che spopolano sempre di più tra le nuove generazioni e che vanno esplorate. Pertanto, è stata una possibilità di esprimerle ma anche e soprattutto di viverle in prima persona, stuzzicando persino la curiosità di  chi è ai primi approcci nel settore. Alla monotonia quotidiana, il FantaExpo risponde da ben dieci anni con la fantasia e l’intrattenimento, riuscendo ogni anno a donare uno spazio di creatività, curiosità e puro intrattenimento, un momento in cui condividere un’esperienza particolare e in compagnia.

Fonte immagine di copertina: FantaExpo     

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A proposito di Francesca Hasson

Francesca Hasson è giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2023. Appassionata di cultura in tutte le sue declinazioni, unisce alla formazione umanistica una visione critica e sensibile della realtà artistica contemporanea. Dopo avere intrapreso gli studi in Letteratura Classica, avvia un percorso accademico presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e consegue innanzitutto il titolo di laurea triennale in Lettere Moderne, con una tesi compilativa sull’Antigone in Letterature Comparate. Scelta simbolica di una disciplina con cui manifesta un’attenzione peculiare per l’arte, in particolare per il teatro, indagato nelle sue molteplici forme espressive. Prosegue gli studi con la laurea magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo, discutendo una tesi di ricerca in Storia del Teatro dedicata a Salvatore De Muto, attore tra le ultime defunte testimonianze fondamentali della maschera di Pulcinella nel panorama teatrale partenopeo del Novecento. Durante questi anni di scrittura e di università, riscopre una passione viva per la ricerca e la critica, strumenti che considera non di giudizio definitivo ma di dialogo aperto. Collabora con il giornale online Eroica Fenice e con Quarta Parete, entrambi realtà che le servono da palestra e conoscenza. Inoltre, partecipa alla rivista Drammaturgia per l’Archivio Multimediale AMAtI dell’Università degli studi di Firenze, un progetto per il quale inserisce voci di testimonianze su attori storici e pubblica la propria tesi magistrale di ricerca. Carta e penna in mano, crede fortemente nel valore di questo tramite di smuovere confronti capaci di generare dubbi, stimolare riflessioni e innescare processi di consapevolezza. Un tipo di approccio che alimenta la sua scrittura e il suo sguardo sul mondo e che la orienta in una dimensione catartica di riconoscimento, di identità e di comprensione.

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