Habitué, la Belle Epoque nel cuore di Nola

Habitué, la Belle Epoque nel cuore di Nola

L’Habitué di Nola appartiene a quella categoria d’elite di ristoranti in grado di fondere, con armonia e classe, estetica, gusto e ricerca. Figlio delle idee e della ambizioni di Fabio Coppola, Giuseppe Vetrano e Vincenzo Cangemi, che hanno voluto investire nel comune bruniano e nel suo spirito di rivalsa, questo locale, nonostante sia di recente apertura, vanta già una folta quanto selezionata clientela. La location è curata nei minimi dettagli e ricorda con la sua mise en place, i motivi floreali e le luci soffuse, un salottino parigino degli anni ’20. Il ristorante, che si trova in una posizione privilegiata, in un antico palazzo nobiliare del ‘700 che affaccia su Piazza Duomo, propone una cucina fusion negli ingredienti e nelle modalità di preparazione dei piatti che hanno sentori e fragranze giapponesi e – in coerenza col mood degli ambienti e con la formazione del suo chef, Raffaele Dell’Aria – francesi.

Habitué, le specialità

Tra i più piatti più originali, pensati e realizzati strizzando l’occhio ai giovani clienti, troviamo, ad esempio, il battuto di manzo con foie gras, gel di agrumi e mayonese di senape, gli gnocchi con salsa di peperoncini verdi, crudo di gamberi rossi, aglio nero di Voghiera, gli spaghettoni alla Nerano con sashimi di capasanta, il petto d’anatra con marmellata di kumquat e il cipollotto nocerino alla griglia e asparagi croccanti. Tra i dolci, invece, spiccano il gelato al Baileyes e il tiramisù rivisitato con choco ball al cioccolato fondente, crumble al savoiardo, spuma al marsala, caffè espresso. Non mancano specialità riservate ai vegetariani e agli amanti dell’aperitivo che potranno sorseggiare i deliziosi cocktail al banco oppure nella riservatezza del privè.

Lunedì sera abbiamo avuto il piacere di essere invitati alla serata stampa organizzata dalla giornalista Federica Riccio e provare alcune delle specialità che ne contraddistinguono menù e carta dei vini.

Questo è ciò che ci è stato servito: l’ostrica con spuma di gin lemon, gli gnocchetti con salsa di peperoncini verdi, crudo di gamberi rossi e aglio nero di Voghiera, polpo arrosto con patate in tre consistenze, un fresco predessert “Anguria Orient Express” e la creme brulèe all’arancia con gelato alla Vodka e lampone sour. I piatti sono stati accompagnati dallo Champagne prodotto dalla Maison J.H. Quenardel.

Altri articoli da non perdere
Pizza Tales #PizzaChic: Napoli Pizza Village | 17/06/2024
Pizza Tales #PizzaChic: Napoli Pizza Village | 17/06/2024

Da venerdì 14 giugno 2024 parte il Napoli Pizza Village alla Mostra D'Oltremare, con l'opportunità di mangiare le prelibatezze dei Scopri di più

Mame Ostrichina: un’incredibile esperienza di gusto nel cuore di Napoli
Mame Ostrichina: un'incredibile esperienza di gusto nel cuore di Napoli

“Siamo ciò che mangiamo” asseriva nell'ottocento il filosofo tedesco Ludwig Feuerbac, e, ad oggi, questa rimane una affermazione incontestabile. Qualsiasi Scopri di più

Ristorante Di Sole…di Luna, la presentazione del menù estivo
Di Sole e di Luna

Ristorante Di Sole...di Luna: presentata la nuova brigata di cucina e il menù estivo che esalta le eccellenze locali Al Scopri di più

La Cantina di Dante, osteria con brace alle falde del Vesuvio
La Cantina di Dante

Da 20 anni sulla strada che sale sul Vesuvio la Cantina di Dante si trova a San Vito, frazione di Scopri di più

Stelle a Corte che brillano alla Corte degli dei di Agerola
Stelle a Corte

La rassegna “Stelle a Corte”, ospitata presso La Corte degli Dei ad Agerola, ha inaugurato la sua prima serata il Scopri di più

I Vesuviani, la nuova generazione del gusto

Pizzeria I Vesuviani, la nostra opinione  Nessuna tradizione. Nessun cognome da indossare come fregio o fardello. Un ristorante aperto da Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

Vedi tutti gli articoli di Marcello Affuso

Commenta