La Sfogliacampanella, tra tradizione e originalità

La Sfogliacampanella, tra tradizione e originalità

La Sfogliacampanella, tra tradizione e originalitàL’arte della sfogliatella richiede un talento da pochi, è una tecnica antica gelosamente custodita dai napoletani: mai avidi, però, in quanto le permettono di girare l’Italia, farsi conoscere ed amare, in ogni sua veste, dalla classica frolla alla prelibata Sfogliacampanella.

Da un’idea di Vincenzo Ferrieri, vive la storia di una riuscita variante della sfogliatella: la Sfogliacampanella, così chiamata proprio per la forma che ricorda quella di una campana, si presenta come una sfogliata riccia all’esterno, ma ripiena all’interno di un gustoso segreto da svelare.

Dal punto vendita  “show cooking“ di Sfogliate lab sito in via San Biagio dei Librai, si può assistere dal vivo alla preparazione della Sfogliacampanella che si sceglie di gustare. Qual è allora la specialità di questa bontà da scoprire?

Com’è fatta la Sfogliacampanella?

Dopo aver diviso il pesante blocco di impasto in tanti più piccoli pezzi, li si lavora per poi posizionarli sui coni convessi d’acciaio, che daranno l’inconfondibile forma alla Sfogliacampanella. Basteranno appena 15 minuti di cottura perché la gustosa campana sia pronta per essere impreziosita con i più dolci condimenti.

L’interno della particolare sfogliatella è interamente ricoperto di finissimo cioccolato, che alla perfezione si sposa con la croccantezza della sfoglia (caratteristica che distingue la riccia dalla ben più morbida frolla) e altrettanto armoniosamente si fonde con un altro ingrediente: una squisita crema di ricotta che fa viaggiare chi l’assaggia fino all’isola del cannolo. Si torna poi ad un sapore tutto partenopeo con il protagonista tanto atteso delle tavole della domenica napoletana: ad attendere il palato, c’è proprio, infatti, un piccolissimo babà che si lascia avvolgere nella raffinata crema di ricotta. (Penultimo) tocco d’artista è una punta di cioccolato, che chiude la base della dolce campanella, ora pronta per la decorazione finale con altra cioccolata fusa fatta colare sulla punta più alta della Sfogliacampanella. Una spolverata di zucchero a velo e la golosità di casa Ferrieri è pronta per essere servita.

Innanzi alla vetrina la scelta è ardua: al di là della classica con ricotta e cioccolato, la Sfogliacampanella si presenta ai suoi ammiratori in una molteplicità di varianti, tutte da provare. Da un gusto ancora famigliare come il gelato al pistacchio oppure il caffè, fino all’arancia e al croccantino che esalta ancora di più la morbidezza del cuore di babà che contraddistingue la Sfogliacampanella: a chi ama il sapore intramontabile della classica sfogliatella riccia, ma non rinuncia al sapore di una sorpresa, non resta che assaggiare di persona il fortunato incontro tra tradizione e novità, figlio della peculiarità da sempre napoletana, trasformare l’arte di arrangiarsi in bellezza (e, a questo punto, squisitezza).


Foto: Marcello Affuso

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A proposito di Ilaria Iovinella

Premessa: mai stata di poche parole, eterna nemica dell'odioso "descriviti in tre aggettivi". Dovessi sintetizzarmi, direi che l'ossimoro è una figura retorica che mi veste bene. Studio giurisprudenza alla Federico II, ma no, da grande non voglio fare l'avvocato. Innamorata persa dell'arte e della letteratura, dei dettagli e delle sfumature, con una problematica ossessione per le storie da raccontare. Ho tanto (e quasi sempre) da dire, mi piace mettere a disposizione di chi non ha voce le mie parole. Insomma, mi chiamo Ilaria e sono un'aspirante giornalista, attualmente impacciata sognatrice con i capelli corti.

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