Sostenibilità e bontà, al giusto prezzo. Questi i nobili intenti de “La Compagnia della Qualità”, azienda che si sta affermando come sinonimo di autoctona eccellenza. Tutti i suoi prodotti, a partire dal Latte Nobile – di cui sono i principali promotori -, sono il risultato di scelte imprenditoriali e produttive in cui il benessere degli animali e dei clienti sono centrali. Questi notevoli sforzi, uniti al rigoroso rispetto delle regole dettate dal Disciplinare di produzione secondo il Metodo Nobile del latte, hanno dato vita ad un paniere di latticini e formaggi di alta caratura, che dal punto di vista nutrizionale risultano superiori rispetto alla concorrenza.
Abbiamo avuto il privilegio di intervistare Valerio Scarpati (Amministratore delegato La Compagnia della Qualità), Giuliano Scarpati Key (Account Manager) e Antonio Pompeo (Responsabile comunicazione) che ci hanno raccontato la mission, la storia e le prospettive del loro ambizioso progetto.
L’intervista
Come nasce l’idea del “Latte Nobile” e cosa rende i vostri prodotti diversi dalla concorrenza?
L’idea del Latte Nobile nasce per aumentare il livello qualitativo del latte alimentare, i motivo di fondo fu quello di offrire al consumatore un prodotto il cui livello qualitativo fosse il più alto possibile. Gli studi effettuati e le ricerche sul campo ci hanno portato a concludere che c’era una stretta relazione fra la qualità della razione di cibo dato all’animale e la complessità aromatica e nutrizionale del latte, fu messo a punto un disciplinare di produzione (c.d. Metodo Nobile) che fissava ad almeno il 70% la quota erba e, soprattutto, che le specie foraggere fossero almeno 4, lasciando quindi ai mangimi una quota residuale di un massimo del 30%, ovviamente con esclusione di utilizzo di insilati e organismi geneticamente modificati. Le analisi prodotte con l’ausilio della Federico II di Napoli, hanno evidenziato, come conseguenza del cambio di alimentazione delle vacche, che il rapporto omega6/omega3 scende sotto 4, il rapporto grassi saturi/insaturi si attesta intorno a 65 e soprattutto vi è un aumento dei polifenoli e delle componenti volatili, con notevoli conseguenze benefiche sulla salute umana e notevole miglioramento del gusto.
Il benessere degli animali e la loro alimentazione è sempre più centrale nel dibattito pubblico. I consumatori pretendono una maggiore tracciabilità del prodotto e di sapere esattamente cosa arriva sulle loro tavole. Da questo punto di vista, come si posiziona la vostra azienda?
Il benessere animale è la diretta conseguenza di quanto detto. Non a caso si dice che l’uomo è ciò che mangia, che la nostra salute è strettamente legata all’alimentazione. Ma nel settore zootecnico questo binomio non trova sostenitori, si continua a tenere separati il benessere animale dall’alimentazione. I nutrizionisti raccomandano di variare molto la dieta, alternando continuamente le diverse materie prime. Invece, la razione degli animali, quasi tutti allevati in stalla, è sempre la stessa per tutta la vita. Sono ruminanti, ma l’erba non supera il 40% della razione e, spesso, si tratta di una sola specie. Il resto sono concentrati prodotti anch’essi in sistemi molto intensivi. In questi allevamenti sì parla di benessere ma, in questo caso, si fa riferimento all’accesso all’acqua, alle mangiatoie, al rinfresco delle stalle in estate, persino alla musica classica, ecc.. Palliativi che mitigano solo in parte i danni dovuti ad una pessima alimentazione Se l’animale mangia bene, molte erbe e molta erba, il biochimismo ruminale funziona alla perfezione, il microbiota trova maggiore equilibrio, lo stato di salute è nell’ordine delle cose. In un allevamento, dove prima dell’adozione del Metodo Nobile c’era una percentuale altissima di prolassi uterini, con la nuova dieta i prolassi cessarono, immediatamente.
Sulla tracciabilità il disciplinare di produzione del Metodo Nobile, è molto rigoroso, ricordiamo innanzitutto che la filiera del latte è monitorata con dichiarazioni che mensilmente glia allevatori ed i primi acquirenti devono comunicare agli enti preposti al controllo, quello che il Metodo pretende è che ci sia una netta separazione in ogni fase di produzione/lavorazione del Latte Nobile. Separazione nelle stalle tra capi allevati secondo il metodo e altri capi divisione, separazione delle fasi di mungitura, separazione nel trasporto del latte e separazione nelle fasi di lavorazione ed imbottigliamento del latte alimentare e dei derivati dal latte. Nel caso della nostra azienda il problema non si pone in quanto gli allevamenti, che attualmente sono tutti sull’Appennino Sannita versante campano e molisano, sono esclusivamente tenuti nel rispetto del disciplinare, il trasportatore consegna solo Latte Nobile e di conseguenza l’imbottigliamento è esclusivamente di Latte Nobile, quindi non c’è mai commistione tra la materia prima da animali allevati da disciplinare e materia prima derivanti da allevamenti intensivi o con una non corretta alimentazione. Inoltre cerchiamo di fornire tramite i social le maggiori informazioni possibili e le risposte ai vari quesiti che consumatori sempre più sensibili all’aspetto salutistico dell’alimentazione ci pongono.
Il Covid prima e il conflitto in Ucraina poi hanno sicuramente avuto un impatto importante sul mercato. Quali conseguenze, nello specifico, ha avuto la vostra azienda e quali scenari prospettare per il futuro?
Il Covid ha avuto un impatto minimo in quanto ha colpito i nostri prodotti indirizzati al settore dell’Ho.Re.Ca, mentre i prodotti destinati ai consumi familiari non hanno minimamente risentito dell’effetto Covid. Gli effetti del conflitto in Ucraina li stiamo vivendo con una mancanza di vetro che ha penalizzato il nostro prodotto cardine, il latte alimentare in vetro. Ciò ha comportato una flessione dei consumi di oltre il 30%.
A proposito del futuro, quali sono i vostri progetti, quali le vostre ambizioni, da qui a 5 anni?
Da circa 3 anni è stato costituito il consorzio Metodo Nobile (Me.No), in questo periodo si è fatta ricerca su altri prodotti applicando il metodo di produzione Nobile. La ricerca ha portato a dei risultati già ben definiti per quanto riguarda il settore del grano e i relativi prodotti derivati (pasta, pane etc..) e del settore delle carni. Sono ancora allo studio altri settori quali gli ulteriori prodotti agricoli. In prospettiva futura contiamo al latte e ai prodotti caseari anche ulteriori prodotti comunque derivanti dall’applicazione del metodo Nobile.
Dove è possibile acquistare i vostri prodotti?
I nostri prodotti è possibile acquistarli presso più di 200 punti vendita sul territorio campano. Si può trovare la lista aggiornata sul nostro sito https://www.lacompagniadellaqualita.com/punti-vendita-latte-nobile/
Non è possibile effettuare solo l’acquisto dei prodotti, ma si possono anche provare e gustare in bar, gelaterie, pizzerie e ristoranti.
A tal proposito sul nostro sito è presente una sezione “dove mangiare nobile” https://www.lacompagniadellaqualita.com/dove-mangiare-nobile-la-compagnia-della-qualita/, creata appositamente per i golosi che vogliono stuzzicare il palato con le nostre prelibatezze da Latte Nobile.
Per chiedere informazioni sui prodotti, punti vendita e tutto ciò che desiderano sapere è importante connettersi con noi attraverso tutti i nostri social network.
In particolare è possibile contattarci in chat/Direct su Facebook e Instagram.
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Se vuoi chiedere i prodotti per la tua attività, puoi contattarci telefonicamente o via e-mail attraverso il nostro sito https://www.lacompagniadellaqualita.com/ . Ci trovi anche alla fiera Tutto Pizza, Padiglione 5, numero 564-565.
Buon Latte Nobile a tutti!
Recensione dei prodotti con Latte Nobile de La Compagnia della Qualità
Freschi e sapidi al palato, i formaggi (Primo sale, Spicchio Appennino e Spicchio Furore) ci hanno fin da subito conquistato. E dato che un morso tira l’altro è stato veramente un piacere terminare le tre confezioni che ci sono state inviate. Noi li abbiamo accompagnati con un Fiano e delle bruschette con pomodori secchi ed olive. Il Latte Nobile, invece, ci ha convinto per corposità a cui non sono seguite pesantezze di sorta, anzi, è risultato particolarmente digeribile, nonostante fosse tardi mattinata quando lo abbiamo bevuto. Dulcis in fundo, il latticino (la ricotta) e i due formaggi freschi (fiordilatte e provola). Ideali per un pranzo domenicale in famiglia, in cui da farla la padrone sono prima di tutto gli antipasti, le proposte de La compagnia della qualità, che si abbinano perfettamente con i salumi, sono quella certezza a tavola che non può mancare, quella tradizione che profuma di convivialità e casa.
Promossi a pieni voti!