La rassegna “Stelle a Corte”, ospitata presso La Corte degli Dei ad Agerola, ha inaugurato la sua prima serata il 13 maggio. Si tratta del primo di cinque appuntamenti mensili che animeranno le cucine e le sale di Palazzo Acampora fino al 30 settembre.
L’edificio, antica dimora dei principi Acampora di Corfù, è stato sapientemente valorizzato dal discendente Giovanni Paone. Oggi figura tra le più importanti dimore storiche italiane, dove Paone ha scelto di esaltare l’eleganza e la storia del luogo, restituendogli l’antico splendore e aprendolo al pubblico. Palazzo Acampora è visitabile, oltre che per il ristorante, anche da piccoli gruppi, con la guida dello stesso Paone, eccellente padrone di casa dal carisma distintivo.
La serie di cene a corte nasce da un progetto di ospitalità che fonde raffinatezza, memoria e passione con l’esperienza gastronomica de “La Corte degli Dei”.
Alla guida del ristorante, lo chef e F&B manager Vincenzo Guarino ha voluto coinvolgere colleghi stellati e di fama internazionale. L’iniziativa estiva 2025 rinnova e amplia l’esperienza di “Pizza a Corte” del 2024, proponendo un programma all’insegna della gastronomia d’autore. Ogni serata offre un viaggio sensoriale, arricchito da vini pregiati e selezionati. Un aspetto fondamentale è la valenza sociale: parte dell’incasso è devoluto alla Onlus HHT Italia. Come dichiara lo chef Guarino: “Il gusto è ancora più autentico quando condiviso con il cuore.”
La cena inaugurale tra le stelle del 13 maggio
Il primo appuntamento gastronomico di altissimo livello ha animato la splendida cornice di Palazzo Acampora, dove il ristorante “La Corte degli Dei” si è illuminato per una serata memorabile.
Dopo quattordici anni di esperienze internazionali, lo chef Vincenzo Guarino è tornato nella sua terra con una missione chiara: portare la prima stella Michelin ad Agerola. Alla guida de “La Corte degli Dei”, ha invitato figure prestigiose del panorama culinario. Per la serata del 13 maggio, insieme allo chef sloveno Tomaž Kavčič (Gostilna pri Lojzetu – Dvorec Zemono) e al pasticcere Salvatore Capparelli della rinomata pasticceria Capparelli di Napoli, ha offerto un’esperienza culinaria unica, tra creatività, tradizione e amicizia.
Il menù creato per Stelle a Corte è un omaggio al Provolone del Monaco DOP, simbolo gastronomico del territorio. Tutti gli ingredienti provengono da fornitori locali, sottolineando il valore della filiera corta per lo chef.
L’aperitivo ha proposto tre mini ball di parmigiana, formaggio agerolese e spritz, un’esplosione di gusto, seguito da un inaspettato secondo entrée del figlio di Vincenzo Guarino: un’insalata fresca scomposta con verdure di stagione e pomodoro. Ad accompagnare, una bollicina di Pompeiano Rosato IGP.
A seguire, l’antipasto dello chef Tomaž Kavčič, stellato del ristorante Zemono, intitolato “Passaggio dall’inverno alla primavera”: una millefoglie di verdure con astice, cavolo nero e cavolo cappuccio, sormontata da una sfera di formaggio fresco sloveno e olio. In abbinamento, una Falanghina 1939. Il suo stile, tra eleganza e tecnica, mostra un profondo rispetto per le materie prime, con gusti decisi ma delicati.
Come primi, Guarino ha presentato un risotto di patate e cozze liofilizzato e un raviolo 2.0 alla genovese con spuma di provolone del Monaco e polvere di cipolla bruciata, accompagnati da un Gragnano Tre Viti 2024 e un Piedirosso 2936.
A completare l’atmosfera, un delizioso sottofondo musicale live e i fotografi professionisti di Spazio 125, che hanno saputo immortalare attimi e ritratti degli ospiti.
Il secondo, sempre dello chef Tomaž Kavčič, è stato un dentice dorato al vapore, servito su un “finto” riso e guarnito con oro commestibile. Nella sua semplicità, scomposto per poi essere riassemblato nel piatto a ricordare la forma del pesce, con l’occhio disegnato con il plancton. L’abbinamento è stato un vino bianco Tenuta Micciano della Penisola Sorrentina Bianchi DOP 2023. Il messaggio di Tomaž è stato semplice: “La cucina deve emozionare ma restare comprensibile.”
Per concludere, un pre-dessert: il babà del “re dei Babà”, Salvatore Capparelli, con crema di limone della costiera, e il Babà Misu, fusione tra babà e tiramisù, con crema zabaione e inserto di babà, servito all’esterno de La Corte degli Dei con petit fours e amaro. Salvatore Capparelli è simbolo per eccellenza della pasticceria napoletana, celebre per il suo dolce tipico, prodotto ancora oggi nel suo laboratorio a Napoli; un maestro che, tra innovazione e tradizione, ha preservato i sapori autentici.
La serata è stata impreziosita da una selezione di vini frutto della collaborazione con l’azienda vitivinicola Antiche Radici, che ha completato il percorso gustativo.
Stelle nel piatto, emozioni nel cuore: il prosieguo della rassegna
“Stelle a Corte” non è una semplice iniziativa. È un viaggio emozionale tra gusto, storia e solidarietà, dimostrazione che la cultura gastronomica italiana può essere un mezzo per fare del bene, valorizzare il territorio e accogliere chi desidera viverlo. Si preannuncia, quindi, come un appuntamento imperdibile per gli amanti della buona cucina e un’occasione unica per vivere la magia di Palazzo Acampora.
Il calendario prevede cinque appuntamenti da maggio a settembre, con una cena mensile e uno chef ospite che affiancherà Vincenzo Guarino. Ogni mese, nuovi chef e maestri pasticceri porteranno la propria arte ad Agerola, trasformando il palazzo in una vera e propria corte del gusto. Dopo l’apertura del 13 maggio con Tomaž Kavčič e Salvatore Capparelli, seguiranno:
- il 3 giugno: chef Salvatore Avallone (Cetaria, Baronissi) e pasticcere Carmine di Donna (consulente e maestro AMPI);
- l’8 luglio: chef Luigi Tramontano (“O me o il mare”, Gragnano) e maestro gelatiere Gabriele Vannucci (Gelateria Vannucci, Firenze);
- il 9 settembre: chef Osman Serdaroğlu e maestri gelatieri Sergio Dondoli e Sergio Colalucci (Gelateria Nettuno);
- il 30 settembre: chef Fernando Pérez Arellano (Ristorante Zaranda, Palma di Maiorca) e maestro pasticcere Luigi Biasetto (Pasticceria Biasetto, Padova).
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare l’indirizzo email [email protected].
Fonte Foto: archivio personale ed ufficio stampa