Maria Mazzotta – una cantante che ha dell’incredibile vocalmente parlando, con un passato nel “Canzoniere Grecanico Salentino” – ha presentato a Eroica Fenice il suo nuovo album “Amoreamaro” (Agualoca Records), con la produzione di I Zimbra Culture.
La musica popolare è il fil rouge della serata – musica alla quale prendono parte gli ArsNova, il gruppo dall’anima gipsy che è facile incontrare girando per le piazze del centro storico partenopeo e che propone un repertorio musicale intriso di atmosfera meridionale, senza fronzoli o sovrastrutture. Una formazione che “rilegge la tradizione con occhi moderni” e che ha condividendo più di un’esibizione con Maria Mazzotta, giovedì sera.
Maria Mazzotta e la sua appassionata riflessione sull’amore amaro
Un’intensa e appassionata riflessione, da un punto di vista femminile, sui vari volti dell’amore ha preso corpo sul palco dell’Auditorium. La voce ipnotica di Maria Mazzotta ci ha rivelato la complessità e il mistero di un sentimento dalle mille sfaccettature: grande, disperato, tenerissimo, malato, possessivo e abusato.
In un mondo in cui siamo ammaestrati a interpretare svariati stereotipi, finiamo per essere ormai caricature di noi stessi persino sotto le lenzuola. Ogni giorno, perdiamo un po’della nostra umanità e abbiamo quasi dimenticato ormai qual è la vera essenza dell’amore, quella che ti cambia la vita e che rende il nostro pianeta meno ostile e più colorato.
Cerchiamo tutti l’amore, ma lo facciamo poco.
Siamo bombardati da grida e insulti in tv, da haters sui social network e da aggressività e rabbia volti ad affermare le proprie idee. La gentilezza e i sentimenti nobili sono considerati “roba da sfigati”, che pare essere passata di moda. Ma probabilmente stiamo sbagliando tutto. Se solo costruissimo più ponti, potremmo essere tutti più felici, e questo è il messaggio che Maria Mazzotta, come un arciere dall’arco dorato, lancia sulla platea scoccando frecce d’amore.
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