Napolitudine. Il viaggio di Partenope nella pittura di Luigi Gentile, a cura di Maria Corbi, è in mostra al Castel Nuovo.
La mostra è stata inaugurata venerdì 31 ottobre, negli ampi spazi dell’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli. Alla presentazione, moderata dalla giornalista Costanza Pellegrini, hanno preso parte insieme alla curatrice Maria Corbi, la Direttrice artistica Napoli2500 Laura Valente, Dario Gentile – Archivio Luigi Gentile e Antonella Graziano di Trenitalia. Il progetto espositivo, organizzato nell’ambito delle celebrazioni di Napoli2500, gode del patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e resterà visitabile fino al 2 dicembre.
La pittura di Luigi Gentile e il sentimento della napolitudine

“Napolitudine non è soltanto un tributo alla memoria dell’artista, – afferma il sindaco Gaetano Manfredi nella presentazione del catalogo che accompagna la mostra – ma un vero e proprio atto di amore verso la città stessa, alla sua storia millenaria e alla sua straordinaria capacità di rinnovarsi attraverso l’arte, la cultura e la memoria”.
Nelle tele di Gentile, Napoli non è mai semplice veduta, ma luogo interiore: una città sospesa tra la luce del Mediterraneo e la malinconia dei suoi vicoli. Oltre quaranta oli su tela, un centinaio di pastelli e una decina di ceramiche raccontano l’universo pittorico di un artista capace di cogliere non solo l’intensità di un’esperienza, ma anche l’essenza autentica della città partenopea, con le sue contraddittorie sfaccettature.
Attraverso la forza del gesto e un’ampia gamma cromatica — che abbraccia tutte le variazioni dei gialli, dei verdi e degli azzurri, fino ai drammatici contrasti di bianco, nero e rosso — Gentile restituisce un linguaggio visivo di straordinaria densità emotiva. Medico e pittore, uomo di scienza e di visione, l’artista ha trasformato la pittura in un linguaggio vitale, capace di esprimere quella particolare condizione dell’anima partenopea che è la napolitudine: un sentimento che Napoli intera riconosce come proprio, fatto di orgoglio e fragilità, tradizione e modernità, intimità e universalità.
Un viaggio tra energia e memoria nel cuore della città

“Scegliere il Castel Nuovo come luogo di questa retrospettiva significa collocare l’opera di Gentile nel cuore simbolico della città: una fortezza che attraversa secoli di storia e che, in questa occasione, si apre come spazio di dialogo tra passato e futuro, tra linguaggi e generazioni”, afferma Laura Valente.
Il percorso espositivo si snoda come un vero e proprio viaggio attraverso le stagioni della pittura di Luigi Gentile, dove opere di epoche, tecniche e formati diversi dialogano tra loro; dove ogni dipinto, come lo stesso artista affermava, è una “montagna di vita”, condensazione di esperienze, emozioni ed energia psichica.
“È forse proprio nella radicalità con cui Gentile afferma l’arte come pratica di vita, come esercizio quotidiano di conoscenza e di presenza nel mondo che si manifesta il carattere più profondo della sua opera” – dichiara la curatrice Maria Corbi.
Con Napolitudine, prima retrospettiva organica dedicata a Luigi Gentile, prende forma anche un progetto di grande valore culturale: la creazione dell’Archivio Luigi Gentile. Promosso dagli eredi dell’artista, l’Archivio ha l’obiettivo di raccogliere, catalogare e digitalizzare l’ampissimo corpus di opere lasciato da Gentile, rendendolo accessibile a studiosi, istituzioni e cittadini e restituendo la complessità della sua ricerca, che spazia dal paesaggio naturale e urbano all’intimità domestica, fino al ritratto individuale e alla dimensione collettiva.
Chi è Luigi Gentile
Luigi Gentile (Gragnano, 1938 – 2022), medico e pittore, ha saputo conciliare con maestria la sua vocazione scientifica e artistica. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Federico II di Napoli nel 1965, si avvicina alla pittura nei primi anni ’60, dedicandosi completamente a quest’arte per tutta la vita.
Artista poliedrico, combina tradizione e innovazione, sviluppando un linguaggio visivo unico di matrice post-impressionista. La sua produzione comprende oltre 1000 oli su tela, 10.000 pastelli, 400 ceramiche, 200 vetri e 800 pietre, testimoniando una straordinaria versatilità e una profonda capacità di interpretare il mondo attraverso l’arte.
Tra le esposizioni principali si ricordano le personali al Castel dell’Ovo e alla Sala Gemito di Napoli (1982), a Bormio (1985), ai Musei Civici di Varese (1987) e al Castello Giusso di Vico Equense (1988). Nel 2024 alcune sue opere sono state esposte alla Biennale Space di Venezia. Nel 2022, a un mese dalla sua scomparsa, gli è stato intitolato lo Spazio Luigi Gentile presso la Biblioteca Comunale di Gragnano.
Partner e iniziative del progetto

Main partner dell’evento “Napolitudine” è Frecciarossa, che offre ai possessori di un biglietto delle Frecce di Trenitalia con destinazione Napoli la possibilità di usufruire di uno sconto sul biglietto d’ingresso alla mostra. Tra le altre iniziative legate al progetto, si segnalano la collaborazione e il sostegno di diversi partner, la stampa di un biglietto del trasporto pubblico (Anm) con grafica dedicata e una cravatta firmata dalla Maison Cilento che richiama l’olio su tela “Cravatte” presente in mostra. L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da artem con introduzioni del Sindaco Gaetano Manfredi, della Direttrice artistica di Napoli2500 Laura Valente e un saggio critico della curatrice Maria Corbi.
Fonte immagini: Ufficio Stampa (in evidenza, Opera in mostra di L. Gentile, Partenope, 1984)

