Dopo il successo dell’incontro introduttivo ad Aversa, si terrà il 3 febbraio presso la Fattoria Sociale Fuori di Zucca a Lusciano, la seconda Assemblea Cittadina, nell’ambito di PLACE, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, in collaborazione con l’amministrazione comunale. L’evento focalizzerà l’attenzione sulle tematiche sociali che interessano il territorio, promuovendo un confronto attivo e partecipato tra i cittadini.
L’incontro
La serata sarà inaugurata dai saluti di Lucia Cesaro, presidente di Patatrac, che introdurrà l’importanza del percorso delle Assemblee Cittadine. La Dott.ssa Chiara Di Bernardo, referente di Spaccio Culturale, riprenderà le fila del primo incontro, spiegando il funzionamento di questo modello di democrazia deliberativa e sottolineando come l’assemblea sia un’opportunità per chi non ha potuto partecipare alla prima giornata.
Cos’è la Fattoria Sociale “Fuori di Zucca”
Questa seconda assemblea cittadina trova una cornice particolarmente significativa nella scelta della sede: la Fattoria Sociale “Fuori di Zucca“, situata a Lusciano, non è solo un luogo, ma un vero e proprio simbolo di impegno sociale e inclusione. La fattoria nasce dall’esperienza della cooperativa sociale “Un Fiore per la Vita”, fondata nel 2000 da un progetto di inserimento lavorativo per persone con problemi di dipendenza patologica. Il gruppo fondatore, composto da giovani che avevano concluso un percorso riabilitativo, educatori e volontari, ha scelto l’agricoltura come strumento educativo, valorizzando il rispetto dei tempi e degli equilibri ambientali. Nel corso degli anni, la cooperativa ha ampliato le proprie competenze in attività educative per i giovani, integrazione di giovani in area penale e nel trattamento di persone con patologie psichiatriche. La Fattoria Sociale “Fuori di Zucca” è diventata così un’azienda agricola multifunzionale che si estende per 19 ettari nel cuore del parco di “Santa Maria Maddalena” (ex manicomio civile) ad Aversa. Essa accoglie persone provenienti da diverse realtà sociali, offrendo un ambiente inclusivo in cui condividere esperienze, competenze e crescere insieme, seguendo i principi dell’agricoltura biologica. La fattoria propone, inoltre, attività come agri bottega, agriturismo, percorsi educativi, orti sociali e fattoria didattica, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione su temi come l’ambiente e la responsabilità sociale. Tra i progetti attuali della cooperativa, si segnalano “Spiega la Vela”, dedicato al contrasto della devianza minorile, “Game Over”, per la prevenzione del gioco d’azzardo, e “Il Mondo del ViVaio”, un’iniziativa di inclusione sociale rivolta a giovani con disabilità psichica. La scelta di questa sede per l’assemblea sottolinea quindi l’intento di unire la discussione sui temi sociali con un luogo che promuove concretamente tali valori, offrendo una sinergia unica tra dibattito e azione.
L’attività e il dibattito
Successivamente, sarà presentato il tema centrale della serata: il benessere sociale e l’integrazione sociale delle fasce più deboli. Il Dott. Emilio di Fusco della Caritas Diocesana di Aversa, esperto in materia, guiderà l’attività principale della serata, illustrando le sfide attuali e possibili soluzioni. L’attività, condotta dal Dott. di Fusco e coordinata dalla Dott.ssa Chiara Di Bernardo, prevede un coinvolgimento diretto dei partecipanti, che saranno invitati a riflettere sulle problematiche sociali del territorio. Attraverso un dibattito aperto, si auspica che emergano diverse considerazioni e proposte concrete, che saranno analizzate in dettaglio per individuare azioni concrete.
Il confronto mira a evidenziare la necessità di affrontare le disuguaglianze sociali, promuovere l’inclusione e sostenere le persone più vulnerabili. Si confida nella partecipazione attiva dei cittadini affinché questo incontro sia un’occasione di crescita e di confronto per tutti.
Prossimi passi
L’esperienza delle Assemblee Cittadine proseguirà con un terzo incontro previsto per il 24 febbraio, la cui location sarà comunicata a breve. L’obiettivo rimane quello di definire politiche sociali più efficaci e partecipate. I risultati emersi da questi incontri verranno presentati all’amministrazione comunale, come base per l’implementazione di azioni mirate.
Intervista: Dott. Emilio di Fusco della Caritas Diocesana di Aversa
Per capire meglio le tematiche sociali al centro della seconda Assemblea Cittadina, abbiamo chiesto a Emilio di Fusco, esperto della Caritas Diocesana di Aversa, di condividere la sua visione. La sua esperienza sul campo ci offre una fotografia dettagliata della situazione attuale e delle possibili vie d’intervento, guidandoci verso una comprensione più profonda delle sfide che il nostro territorio affronta e spronandoci a un impegno civico concreto e informato.
Secondo di Fusco, le Assemblee Cittadine rappresentano una vera e propria palestra della democrazia, un’occasione preziosa per dare nuova linfa alle forme democratiche. In questi spazi, cittadini e cittadine, senza il vincolo di appartenenze politiche, hanno la libertà di decidere sulla base delle proprie idee, dei propri valori e del proprio senso di ciò che è meglio per la comunità.
Riguardo agli anni post pandemia, i dati dell’Osservatorio di Povertà e Risorse delineano un quadro complesso. La pandemia ha agito da detonatore, facendo esplodere difficoltà già presenti nella vita di molte persone e famiglie. A distanza di qualche anno, si osserva un forte aumento di alcuni bisogni: il lavoro è sempre più precario e cresce il numero dei “working poor“, persone che, pur lavorando, non riescono a superare la soglia di povertà. A questo si aggiungono le difficoltà abitative, i disagi psico-sociali che colpiscono giovani, donne e anziani, e una povertà educativa sempre più diffusa. Proprio quest’ultimo aspetto è particolarmente preoccupante: la Legge di Bilancio 2025, infatti, non prevede il finanziamento del Fondo di contrasto alla povertà educativa, uno strumento che negli anni si è dimostrato valido, rendendo possibili oltre 800 progetti e coinvolgendo più di 500.000 bambini e bambine.
Oggi, per di Fusco, per costruire politiche sociali efficaci, capaci di favorire l’autodeterminazione delle persone e lo sviluppo delle comunità, serve uno sguardo che tenga conto di molteplici fattori. Serve una riflessione comunitaria, un’analisi attenta e concreta dei bisogni, delle criticità e delle possibili soluzioni, per non lasciare indietro le persone e i gruppi sociali più fragili, come anziani, persone con disabilità o senza dimora. Questo significa anche superare l’autoreferenzialità dei servizi che, presi dalla necessità di organizzare interventi e prestazioni, a volte rischiano di perdere il contatto con la realtà e i suoi bisogni effettivi. Nel nostro territorio, ad esempio, mancano politiche abitative adeguate e di sostegno alle persone in condizioni di marginalità sociale. Anche se l’housing first (il principio “prima di tutto la casa”) è entrato nella programmazione della Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, progetti di questo tipo faticano a concretizzarsi. È importante, in particolare, superare la tradizionale visione “emergenziale” per contrastare in modo concreto la grave emarginazione. Quando si progettano interventi per le persone senza dimora, è essenziale tenere in considerazione i loro diritti e bisogni specifici.
Per di Fusco, in conclusione, le politiche sociali devono puntare a favorire l’autodeterminazione delle persone e lo sviluppo di comunità. È importante una riflessione comunitaria e un’analisi attenta e reale dei bisogni, per non lasciare sole le persone e i gruppi sociali.
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