23 aprile: la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore

23 aprile: giornata mondiale del libro e del diritto d'autore

Il 23 aprile si celebra la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Si tratta, senza alcun dubbio, di un giorno importante per ricordarci l’importanza della lettura nella vita dell’essere umano.

Le origini della giornata del libro

La giornata mondiale del libro e del diritto d’autore ha origine in Catalogna il 6 febbraio 1966.
In questa data il re Alfonso XIII promulgò un decreto con il quale istituì in tutta la Spagna la giornata del libro spagnolo, nota anche come giornata del libro e delle rose, poiché in Catalogna il 23 aprile, secondo una tradizione medievale, ogni uomo regala una rosa alla donna che ama.
I librai della Catalogna, rifacendosi a questa tradizione, regalano in questo giorno una rosa a chi acquista un libro.
Successivamente nel 1966 l’UNESCO indisse la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore con la finalità di promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale mediante il copyright.
La scelta del giorno di questa giornata commemorativa non è casuale. Il 23 aprile del 1616 sono, infatti, morti tre fra gli scrittori più celebri di tutti i tempi: l’inglese William Shakespeare, lo spagnolo Miguel de Cervantes e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega.
Bisogna precisare che Cervantes e Garcilaso de la Vega sono morti il 23 aprile secondo il calendario gregoriano, mentre Shakespeare è morto il 23 aprile secondo il calendario giuliano (all’epoca ancora in vigore in Inghilterra) e quindi in realtà è deceduto dieci giorni dopo.

L’importanza della lettura

L’istituzione della giornata mondiale del libro dovrebbe spingerci a riflettere su quanto leggere possa veramente cambiare e migliorare la nostra vita.
Diversi studi scientifici affermano che leggere aiuti ad abbassare i livelli di stress, a migliorare la memoria e la concentrazione ed affermano, inoltre, che permette di sviluppare la creatività l’empatia e, ovviamente, le abilità di scrittura.
Al di là di ciò che dice la scienza, chi legge per passione sa come la lettura rappresenti una vera e propria ancora di salvezza nel grigiore esistenziale.
Leggere può fornire al lettore un rifugio dalla difficoltà dell’esistenza e allo stesso tempo un ponte di collegamento con realtà e punti di vita differenti.
Leggere è un’attività che si fa per lo più in solitudine, ma che ti permette di sentirti parte del tutto; come affermava Francis Scott Fitzgerald: «Questa è fra le cose più belle della letteratura: scopri che i tuoi desideri sono universali, che non sei solo o isolato da nessuno. Tu appartieni».

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Rita Silvestri

Sono nata a Napoli il 06/02/1997. Ho frequentato il liceo classico. La cultura classica ha alimentato il mio amore per la letteratura e mi ha insegnato l'importanza della consapevolezza di sé e del mondo circostante. Nel novembre del 2021,spinta dall'amore per gli studi letterari, mi sono laureata in Filologia Moderna. Tra i miei interessi, oltre la letteratura e la scrittura, ci sono l'arte, il cinema, il teatro e gli animali.

Vedi tutti gli articoli di Rita Silvestri

Commenta