24 novembre 1864, nasceva Henri de Toulouse Lautrec

24 novembre 1864, nasceva Henri de Toulouse Lautrec

Uno dei primi artisti a sperimentare l’arte grafica fu il pittore Henri de Toulouse-Lautrec. Egli nacque in Francia il 24 novembre 1864 da una famiglia nobile e, nonostante potesse approfittare degli agi della vita da conte, decise di rinunciarvi e vivere tra i personaggi che più ispiravano le sue opere.

È a lui che si devono le immagini più vivide e autentiche della Parigi sfrenata della Belle Epoque di fine Ottocento. Agli inizi della sua carriera, quando era allievo di Fernand Cormon, conobbe Vincent van Gogh, protagonista delle sue prime opere, amico e grande fonte di ispirazione. Grazie a lui, infatti, scoprirà e si appassionerà alla xilografia giapponese, influenza che si percepisce chiaramente nei suoi famosi manifesti pubblicitari, tra i quali il più celebre è quello del Moulin Rouge del 1891. Nel conosciutissimo locale parigino sono ambientate molte delle opere del pittore, presto diventato uno dei personaggi più popolari negli ambienti bohemien; tuttavia sono anche frequenti, nelle opere di Lautrec, soggetti ritratti nell’intimità di tutti i i giorni, come ne Il letto, del 1890.  

In quest’opera vediamo due prostitute alle prime luci del giorno, appena sveglie e con i capelli spettinati in un letto dalle coperte rosse e le lenzuola sgualcite. L’immagine crea un senso di tepore e tenerezza, senza idealizzazioni o falsi moralismi. Il quadro è realizzato con i pastelli, tecnica sperimentata e molto usata dall’artista Edgar Degas; a differenza di quest’ultimo, però, i cui tratti sono eleganti e raffinati, Lautrec ne sostituisce uno impetuoso e nervoso, che genera immagini più immediate e spontanee. Un esempio perfetto della nervosa immediatezza con pennellate intense e rapide ma allo stesso tempo nette e incisive dal colore leggero è Ballo al Moulin Rouge, nel quale spicca il contrasto tra compostezza e spontaneità.

Ecco come l’artista Henri de Toulouse-Lautrec, nato il 24 novembre 1864, è arrivato a creare manifesti pubblicitari, primissimi esempi di arte grafica, dopo aver usato la quotidiana intimità come suo soggetto prediletto

A proposito di spontaneità e immediatezza c’è il quadro La Goulue entra al Moulin Rouge. Qui viene proposto il superamento dell’estetica impressionista e l’affermazione di una concezione dell’arte aderente alla realtà. Le sue ambientazioni sono, a primo acchito, simili a quelle degli impressionisti come Renoir, ma esse rivelano una visione diversa: non viene ritratta la spensieratezza, ma l’ambiguità della vita moderna. Alla classica concezione del bello, il pittore sostituisce una definizione capace di sfigurare il volto umano in una maschera caricaturale. In questo quadro viene rappresentata una ballerina di cabaret in primo piano, quasi come fosse un’istantanea. Non è nuova, in Lautrec, la scelta di personaggi non convenzionali in uno spazio reso poco profondo, con tagli audaci, profili pesanti e forme appiattite. Tutto questo riflette lo stile delle xilografie giapponesi ed il lavoro di Degas, molto ammirato dal pittore. 

Il suo linguaggio moderno e comunicativo e le caratteristiche sopracitate, che contraddistinguono l’artista dagli altri del post-impressionismo, hanno reso possibile l’avviarsi dell’arte grafica di manifesti e pubblicità come mai era accaduto prima di allora; il preambolo di una modalità che si affermerà sempre di più, fino ad assumere le connotazioni e le forme che conosciamo oggi. Inoltre, tutto ciò è stato reso possibile dall’intuizione di Henri de Toulouse-Lautrec di conservare la capacità degli impressionisti di rappresentare la realtà così come viene colta dall’occhio umano ma anche di differenziarsi, aggiungendo una componente emotiva e personale che anticiperà l’espressionismo. 

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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