28 settembre 1928: Alexander Fleming scopre la penicillina

28 settembre 1928: Alexander Fleming scopre la penicillina

Il 28 settembre del 1928 Alexander Fleming inventò la penicillina, che gli valse il Premio Nobel nel 1945.

Si tratta di un farmaco che ha cambiato le sorti dell’umanità e ancora oggi, rappresenta una scoperta sensazionale, tra le più potenti della terapia medica.
Tutto ebbe inizio da una scoperta sconvolgente che faceva riferimento al potere battericida delle muffe, riconoscendo in esse un forte potenziale.

Ricordiamo che l’utilizzo delle muffe, era già stato studiato ed analizzato da Vincenzo Tiberio nel 1894; il medico napoletano osservò delle muffe presenti in un pozzo di acqua nella propria abitazione napoletana. Tutto ciò che scoprì fu riportato in un volume intitolato: “Sugli estratti di alcune muffe”, pubblicate negli Annali di Igiene Sperimentale, e che furono studiate anche da altri studiosi, tra i quali lo stesso Fleming.

La scoperta della penicillina fu rivoluzionaria, poiché all’inizio del Novecento era convinzione comune che esistessero agenti micotici che aiutassero l’uomo a difendersi da altri germi patogeni; ovviamente tutto ciò non era provato, ed il punto di svolta si ebbe quando il 28 settembre del 1928 il celebre scienziato Alexander Fleming inventò la penicillina. Analizzando lo stato di una coltura di batteri, all’interno del suo laboratorio di St. Martin a Londra, vi trovò uno strato di muffa.
In realtà la scoperta apparentemente non aveva nulla di eccezionale, esistendo dei precedenti, ma quel caso specifico si caratterizzava poiché la muffa aveva annientato tutti i batteri circostanti.
Fleming analizzò la muffa e scoprì che essa produceva una sostanza che uccideva batteri mortali, identificandola come appartenente al genere Penicillium notatum.

28 settembre 1928: una scoperta rivoluzionaria

La scoperta dell’importantissimo antibiotico ha rivoluzionato il mondo scientifico dando una notevole spinta alla ricerca in ambito medico. Il 14 marzo del 1942 grazie alla penicillina venne salvato il primo paziente.
Fino a quel momento l’antibiotico era stato utilizzato esclusivamente nell’ambito di test effettuati su animali ed uomini, soprattutto in Gran Bretagna, dando dei risultati non propriamente soddisfacenti.
Alcuni pazienti infatti, erano morti dopo aver ricevuto la penicillina, estratta direttamente dalla muffa; con il trascorrere del tempo, i medici che curavano l’infermiera Miller (la prima paziente salvata grazie alla scoperta di Fleming), raccontarono che dopo aver provato con diverse trasfusioni di sangue ed interventi chirurgici, riuscirono a capire quale fosse la dosa giusta da utilizzare: metà della scorta presente negli Usa in quel momento. La quantità iniettata si rivelò sufficiente e difatti, grazie al suo utilizzo, si verificò un netto miglioramento della paziente, avvenuto nella stessa notte, in un arco temporale piuttosto breve.

La Gran Bretagna a quel tempo era all’avanguardia in ambito medico, era chiara l’importanza del nuovo farmaco, e proprio per questo motivo avevano deciso di investire ingenti quantità di denaro in ricerca; una serie di attività che portarono il 28 settembre Alexander Fleming a scoprire l’importantissimo antibiotico.

Sicuramente la scoperta e l’utilizzo della penicillina rappresentano un evento importantissimo e di notevole spessore scientifico per l’umanità, perché hanno fornito la prima “soluzione” dell’uomo per far fronte alle malattie infettive e dunque mortali.

A seguito della scoperta della penicillina, Fleming dichiarò: «Quando mi sono svegliato subito dopo l’alba, quel 28 settembre 1928, non avevo certo intenzione di rivoluzionare tutta la medicina scoprendo il primo antibiotico al mondo, o killer di batteri. Ma suppongo che sia esattamente quello che ho fatto».

In realtà, la scoperta dello scienziato fu un vero e proprio punto di svolta anche in ambito chirurgico e nella storia dell’uomo, intesa come strumento del quale ogni medico poteva disporre per guarire i pazienti da malattie infettive mortali.

Immagine in evidenza: Freepik.com

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