29 novembre 1922: aperta la tomba di Tutankhamon

29 novembre 1922

Il 29 novembre 1922 veniva aperta la tomba del giovane faraone Tutankhamon. L’incredibile reperto archeologico venne rinvenuto nella Valle dei Re, in Egitto. Questa scoperta eccezionale fu compiuta dal britannico Howard Carter e finanziata dal conte Carnarvon, e cambiò radicalmente la storia dell’archeologia. 

Quello che fu rinvenuto, aperto e poi studiato dal 29 novembre 1922, diede agli egittologi un’opportunità mai presentatasi precedentemente: quella di godere dell’impatto visivo degli oggetti straordinari contenuti nel monumento funerario. La tomba era intatta, vi erano pareti dipinte meravigliosamente che rimandavano allo stile di vita del celebre popolo.  L’intera scoperta del 29 novembre 1922 ebbe inizio da una parete in argilla sulla quale vi erano impressi dei segni, ovvero i sigilli della necropoli, e oltre la quale si estendeva un corridoio ricolmo di massi utili a tappare il passaggio. Una volta rimosso tutto questo, gli archeologi si ritrovarono di fronte all’anticamera. Sul lato breve di questa anticamera si trovava il vero e proprio tesoro, sorvegliato da due statue del Ka, termine egizio per indicare lo spirito. La parete venne smontata e si svelò la camera funeraria ed il corpo mummificato del faraone Tutankhamon. Un’ulteriore stanza era collegata alla camera funeraria, altrettanto stipata di oggetti di tutte le dimensioni: oggetti in alabastro, cassette dipinte, armi. Il tutto era di una ricchezza materiale impressionante, non solo in termini di materiali usati, ma anche della varietà di oggetti. 

Scopriamo perché la tomba scoperta il 29 novembre 1922 è considerata un reperto così straordinario.

La ragione per cui la tomba di Tutankhamon, rispetto alle tombe scoperte in precedenza, ha assunto questo rilievo è perché era la prima volta in cui veniva trovato il corredo funerario di un Re. Le scoperte che erano state fatte in precedenza riguardavano soprattutto tombe di faraoni, che però erano già state saccheggiate. A margine dell’importanza storica e archeologica, la tomba di Tutankhamon, aperta il 29 novembre 1922 ha catalizzato anche un approccio completamente diverso dell’Egitto all’estero, soprattutto all’Occidente per lo scalpore suscitato. Infine, è bene dare importanza alla sfarzosa maschera funeraria di Tutankhamon. Nel periodo in cui è collocata la tomba del giovane faraone Tutankhamon aperta il 29 novembre 1922, ovvero tra la quarta dinastia e il nuovo regno, si ricorse a una maggiore attenzione per l’oggetto ed è questa la motivazione della sua preziosità. La maschera è oltremodo sofisticata, in quanto il suo utilizzo era quello di proteggere il capo del morto per la sua preservazione, l’essenziale per la rinascita nell’aldilà. Essa è composta da lastre d’oro saldate insieme e pietre preziose come lapislazzuli, a simboleggiare il cielo in quanto il faraone era considerato incarnazione del dio Horus. Il dio Horus è spesso rappresentato dal falco, difatti vi sono, sulla maschera funeraria, anche teste di falco oltre che di cobra.

Fonte immagine: Wikipedia

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