30 novembre 1979, in commercio il The Wall dei Pink Floyd

30 novembre 1979, in commercio il The Wall dei Pink Floyd

Il The Wall è l’undicesimo album del gruppo rock britannico Pink Floyd. Si tratta dell’album più venduto della storia e uno dei maggiori successi discografici di sempre. Il 30 novembre 1979 venne reso disponibile al commercio nel Regno Unito e quel giorno la band diede il via alla propria fortuna.

Difatti la verità è che l’album fu concepito per sopperire alle difficili condizioni finanziarie del momento. Esso è costituito in totale da 26 tracce , tutte collegate tra loro attraverso effetti sonori e dialoghi, nell’intenzione di formulare  un’esperienza a tutto tondo. Fin dalla genesi, l’opera fu concepita in tre fasi: l’album, il film (diretto da Alan Parker nel 1982) e lo spettacolo dal vivo. Non fu un caso infatti che per i Pink Floyd stessi si rivelò difficoltoso competere in futuro con le proprie performance del tour dell’album. Critici e fan valutarono come innovativi gli effetti scenici, le proporzioni dell’allestimento e soprattutto l’utilizzo della “surrogate band” (il concerto veniva aperto da persone mascherate e con le sembianze dei veri musicisti). 

Oltre che alle sofisticate esibizioni dal vivo, il successo dei Pink Floyd è da attribuire agli esperimenti sonori, alle grafiche innovative e infine ai testi di matrice filosofica. Il gruppo riscrisse le tendenze artistiche della propria epoca, affermandosi come uno dei gruppi più conosciuti e rappresentativi del rock progressivo. I membri sono anche considerati i pionieri della musica psichedelica e dello space rock, generi a cui si accostarono agli inizi della carriera. 

A proposito di testi di matrice filosofica è indispensabile ora approfondire i temi del celeberrimo album The Wall uscito il 30 novembre 1979.

L’idea del bassista Roger Waters fu ispirata dalle vicende personali di Syd Barrett, il fondatore del gruppo che in seguito al manifestarsi del disturbo schizoide di personalità fu spinto a ritirarsi dalle scene. Il protagonista dell’opera musicale è infatti una rock star di nome Pink che a seguito di una serie di disagi perlopiù infantili, si costruisce un muro mentale a protezione dei propri sentimenti e  dietro al quale si isola.  Il lato A è un’introduzione all’infanzia e giovinezza del protagonista con “Another Brick in the Wall“, nel cui brano si tratta della morte del padre in seguito alla seconda guerra mondiale, “Mother” dove si delinea il rapporto con la madre iperprotettiva, “Young Lust” che è una proclamazione di avversità per le istituzioni.  

Nel lato B le canzoni descrivono Pink come una rock star di successo dal difficile rapporto con i fan, con un legame matrimoniale incrinato dall’incomunicabilità e chiuso da un paranoico isolamento. L’apice è raggiunto ne “Comfortably Numb” quando Pink, nonostante le sue difficoltà, viene sbattuto sul palco dai manager e  viene affrontata la terribile verità della massificazione giovanile: la perdita di identità è determinata e sfruttata dal sistema di business un pò a ricordare l’adesione del popolo ai regimi autoritari. Infine, in “The Trial”, Pink comprende che per vincere la solitudine deve analizzare la propria vita tramite una sorta di processo la cui sentenza finale è l’abbattimento del muro. L’album si chiude con “Outside the Wall” in cui si spiega come sia difficile rimanere psicologicamente lucidi in un mondo come questo. 

 Fonte immagine: Wikipedia

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