Lo scandalo Nickelodeon: il lato oscuro dell’intrattenimento per bambini

Lo scandalo Nickelodeon: il lato oscuro dell'intrattenimento per bambini

Molti di noi sono cresciuti guardando programmi TV come iCarly, Zoey 101, Victorius, Drake and Josh e molti altri, ma nessuno avrebbe mai immaginato gli orrori che si celavano dietro degli apparentemente innocui show per bambini. Di recente sono venuti a galla molti segreti riguardanti queste serie TV, grazie anche al documentario Quiet on Set: The Dark Side of Kids TV che racconta proprio lo scandalo Nickelodeon. Agli occhi di un bambino quelle serie TV non presentavano nulla di strano, sembrava tutto normale; quei ragazzini visti sullo schermo che frequentavano scuole prestigiose, che venivano considerati da tutti come i più popolari, sembravano dei modelli a cui ispirarsi. Chiunque, anche solo per un istante si è ritrovato a pensare di voler vivere quella vita.

La triste verità è che dietro le risate, il divertimento e la gioia si nascondevano veri e propri abusi che hanno cambiato per sempre le star coinvolte, modificando le traiettorie delle loro vite.

Lo scandalo Nickelodeon: chi è Dan Schneider?

Dan Schneider è il creatore di alcuni dei programmi Nickelodeon che hanno avuto più successo in assoluto, parliamo di iCarly, The Amanda Show e molti altri. Secondo alcune testimonianze e prove presentate nel nuovissimo documentario, Dan Schneider avrebbe sfruttato e abusato in diversi modi dei ragazzini con cui lavorava, creando un ambiente di lavoro ostile e poco sicuro.

Tra le accuse più gravi che circondano lo scandalo Nickelodeon, viene menzionata la sessualizzazione dei suoi giovani attori che spesso venivano costretti a recitare in scene ritenute inappropriate per un pubblico minorenne; questa accusa si aggrava ulteriormente perché molti parlano addirittura di vere e proprie avance e molestie sessuali nei confronti delle attrici. Tra le vittime principali ci sarebbe l’attrice Amanda Bynes, il cui trauma, legato proprio a Dan Schneider, l’avrebbe indotta a fare abuso di sostanze stupefacenti. Altra vittima è Victoria Justice, la cui carriera sarebbe stata totalmente rovinata da Dan Schneider: dopo che la ragazza aveva rifiutato le sue avance, il produttore avrebbe iniziato a diffondere delle voci descrivendo la Justice come un’attrice difficile con cui lavorare. Schneider ha di recente rilasciato un’intervista su YouTube di 19 minuti in cui cerca di difendersi, negando ogni accusa a lui rivolta.

Il caso Brian Peck

Uno dei casi che hanno suscitato più orrore e disgusto è quello di Brian Peck, attore e insegnante di recitazione accusato e condannato a 16 mesi per abusi sessuali nei confronti di minorenni. È solo di recente che una delle sue vittime si è fatta avanti per raccontare la sua versione dei fatti sullo scandalo Nickelodeon, e non è altri che Drake Bell, famoso per la sua partecipazione in The Amanda Show e per il suo ruolo da protagonista in Drake and Josh. In Quiet on Set, Drake Bell si è fatto avanti, trovando il coraggio di far sentire la sua storia. I raccapriccianti dettagli raccontati dall’attore hanno sconvolto il pubblico, lasciando un vuoto nel cuore di molte persone, che sui social adesso stanno mostrando tutto il loro supporto e la loro vicinanza.

Lo scandalo Nickelodeon, le accuse, gli abusi e ciò che questi giovani attori hanno dovuto affrontare agli esordi delle proprie carriere hanno fatto luce su una problematica molto più grave, ovvero l’etica del business dell’intrattenimento e il modo in cui i dipendenti vengono trattati. Proteggere i propri talenti dovrebbe essere una cosa scontata, preservare il benessere e la salute mentale e fisica di chi lavora in questo mondo dovrebbe essere la normalità, ma i recenti avvenimenti hanno fatto comprendere che la questione è molto più complicata di ciò che sembra. Molti hanno ritenuto che le attuali norme per tutelare, in particolare i minori, sui set non siano abbastanza sicure, affermando che c’è un forte bisogno di impegnarsi e responsabilizzarsi al fine di proteggere i più giovani e accertarsi che certe situazioni non si verifichino più.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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A proposito di Giorgia Nasuto

Sono Giorgia, ho 20 e studio Lingue e Culture comparate all'università "L'Orientale" di Napoli. Sono una grande appassionata di musica, di letteratura e in generale di arte in ogni sua forma.

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