Robert Francis Prevost è stato recentemente eletto papa con il nome Leone XIV. La sua nomina ha generato immediatamente domande sulla sua visione politica, suscitando discussioni sulla possibile influenza della sua nazionalità statunitense rispetto alla politica di Trump. Contestualmente sono apparsi profili Twitter falsi e fake news che gli sono state attribuite.
Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, nasce a Chicago il 14 settembre 1955, figlio di Mildred Agnes, una bibliotecaria di origini spagnole della Louisiana, e di Louis Marius Prevost, un veterano della Marina statunitense con origini italiane e francesi. Cresce nel sobborgo di Dolton, nell’Illinois. Sin da giovane, Prevost manifesta una vocazione religiosa molto forte, alimentata dall’ambiente familiare e dalla partecipazione attiva alla vita della parrocchia locale.
Robert Francis Prevost: formazione e primi passi nella Chiesa
Missione episcopale in Perù e nomina a cardinale
Un altro importante punto di continuità è la sua attenzione per i migranti. Leone XIV critica apertamente le politiche di respingimento e deportazione, specialmente quelle attuate negli Stati Uniti durante l’amministrazione Trump-Vance, e richiama l’importanza dell’accoglienza e della carità cristiana. Durante il suo mandato episcopale in Perù, si è impegnato attivamente per garantire assistenza e dignità ai rifugiati venezuelani.
Riguardo all’aborto, è fortemente contrario e ha partecipato più volte a manifestazioni pro-life, definendo l’interruzione volontaria di gravidanza una minaccia ai diritti umani fondamentali. Anche sull’eutanasia ha espresso un chiaro dissenso, opponendosi alle legislazioni che permettono il suicidio assistito e definendole incompatibili con i principi cristiani.
Posizione sui diritti LGBTQ+
La distanza di Leone XIV da Francesco sembra evidente riguardo ai diritti LGBTQ+. Prevost ha espresso posizioni conservatrici, criticando apertamente quello che definisce lo “stile di vita omosessuale” e le “famiglie alternative”, considerate da lui incompatibili con i valori evangelici. Tale visione contrasta nettamente con l’approccio più aperto e inclusivo manifestato da Papa Francesco, che nel 2013 pronunciò la famosa frase “Chi sono io per giudicare?”.
Papa Leone XIV: profili veri e profili fake
Nei giorni immediatamente successivi all’elezione di Papa Leone XIV, diversi profili social attribuiti al nuovo pontefice hanno iniziato a circolare online, generando confusione e disinformazione. In particolare, alcuni account su Twitter (ora X) si sono presentati come ufficiali, pubblicando messaggi pseudo-papali o presunte dichiarazioni, alcune delle quali in contrasto con la linea comunicativa del Vaticano. Tuttavia, la Santa Sede ha chiarito che Leone XIV non possiede al momento alcun profilo social personale e che ogni comunicazione ufficiale avverrà attraverso i canali istituzionali di Vatican News e Vatican Media.
L’account X @drprevost sembra riconducibile al pontefice, con tanto di verificato. Ma su X per il verificato è sufficiente pagare un abbonamento e non cambiare nome e foto profilo.
Papa Leone XIV: conclusione
Il pontificato di Papa Leone XIV si apre sotto i riflettori di una società globale sempre più polarizzata e con aspettative contrastanti. Il suo compito, difficile dopo Francesco, è il tenere i giovani e i meno giovani legati alla Chiesa cattolica. La sua biografia riflette una profonda esperienza pastorale, maturata sul campo tra i più vulnerabili, mentre il suo pensiero politico-morale evidenzia un equilibrio delicato tra continuità e discontinuità con il magistero di Papa Francesco. Le prime settimane del suo mandato mostreranno già quanto il nuovo pontefice dovrà confrontarsi con le sfide della fede e della giustizia, ma anche col fenomeno dell’information disorder.
Immagine di copertina: screen Youtube Vatican News durante la presentazione del nuovo Papa.