In questi ultimi anni, ci sono sempre più polemiche riguardo le tasse troppo alte nel nostro Paese, in particolare per la Pink tax, o tassa rosa, una sorta di sovrapprezzo che riguarda molti oggetti che sono dedicati al femminile, dal rasoio al deodorante, dallo shampoo alla crema idratante, e la tassa cambierà in base al prodotto; per esempio in media i profumi costano il 14% in più per le donne, per i deodoranti invece si arriva al 50% e per i prodotti per il corpo spesso viene applicato il 100%. La Pink tax colpisce prodotti che non sono molto diversi da quelli destinati all’uso maschile, anzi nella maggior parte dei casi sono identici. Un esempio banalissimo è il rasoio: il rasoio rosa costa qualche euro in più rispetto al classico rasoio di colore blu.
In Italia c’è anche una tassa extra che tutti gli altri governi europei hanno abbassato o addirittura eliminato; si tratta del 22% di Iva applicata su assorbenti e igiene femminile di base. Questi prodotti vengono identificati ancora come beni di lusso, ma è un acquisto del quale nessuna donna può fare a meno. Il 25 Settembre del 2015 è nato l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 con lo scopo di garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, riducendo così le disuguaglianze all’interno della società in cui viviamo. Il Dipartimento dei Consumatori della città di New York ha dichiarato che i prodotti destinati al consumo femminile costano in media 7% in più, e anche se sembra poco, nel tempo l’impatto accumulato è molto.
Ma c’è un ma. Secondo alcune ricerche, la Pink tax non sarebbe una tassa ufficiale imposta da parte del governo, bensì una differenziazione del prezzo applicata da vari venditori e rivenditori.
Quanto è grande l’impatto economico della Pink tax?
L’impatto economico della Pink tax sui vari prodotti è molto forte. Le donne in media spendono molto di più rispetto agli uomini anche a causa dei prodotti igienici per la cura femminile (assorbenti) che continuano ad avere una tassazione molto alta. Basti pensare che se una donna acquistasse regolarmente certi prodotti, potrebbe arrivare a spendere centinaia di euro in più. Questo è anche un danno molto forte che colpisce famiglie che hanno difficoltà economiche, e che purtroppo non possono farci nulla.
Perché viene applicata questa tassa?
Purtroppo il divario sociale sicuramente fa la sua parte, ma la presenza della Pink tax forse è dovuta anche ad una questione di marketing; le donne sono molto predisposte ad acquistare prodotti per la cura della pelle, e quindi le aziende decidono di sfruttare la cosa a proprio vantaggio. La Pink tax non è solo un elemento che colpisce gli interessi delle donne, ma intacca negativamente sulla questione della parità dei sessi.
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