Preservativo femminile: cos’è e come si usa
Ne avete mai sentito parlare del preservativo femminile? Probabilmente no. Eppure, i profilattici, ovvero quei dispositivi medici utilizzati durante i rapporti sessuali per la prevenzione di una malattia sessualmente trasmissibile o per ridurre la probabilità di una gravidanza indesiderata, possono essere sia femminili che maschili. Spesso si sente parlare di contraccezione e di salute sessuale, ma l’attenzione è quasi sempre rivolta al preservativo maschile, il più diffuso e conosciuto tra i metodi contraccettivi. Il profilattico femminile, anche chiamato Femidom, è ancora poco conosciuto, nonostante sia un valido strumento per la contraccezione femminile e la protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili (MTS), anche conosciute come infezioni sessualmente trasmissibili (IST). Questo strumento offre alle donne la possibilità di gestire in prima persona la propria protezione durante un rapporto sessuale.
Differenze tra preservativo femminile e maschile
Il profilattico femminile rientra nella categoria dei cosiddetti “contraccettivi barriera” (non ormonali). Si tratta di un metodo contraccettivo meccanico che impedisce allo sperma di raggiungere l’utero. Ma in cosa si differenzia dal più comune preservativo maschile?
Cos’è il Femidom? Un contraccettivo a barriera
Il preservativo femminile è, in sostanza, una guaina trasparente che si inserisce nella vagina prima di un rapporto sessuale. Realizzato in lattice, poliuretano o nitrile, materiali sottili e resistenti, crea una barriera fisica tra il pene e la vagina.
Diaframma e Femidom: due metodi a confronto
Il profilattico femminile non va assolutamente confuso con il diaframma anticoncezionale, dal quale differisce sia per aspetto che per livello di protezione. Il diaframma, infatti, è una cupola di gomma che si inserisce in fondo alla vagina, coprendo il collo dell’utero, ma offre una minore protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Come funziona il preservativo femminile: protezione da gravidanze e MTS
La guaina del profilattico femminile, collegata a due anelli flessibili posti alle sue estremità, consente di raccogliere lo sperma e, in questo modo, di proteggersi da gravidanze indesiderate (perché viene evitato il contatto diretto tra lo spermatozoo e la cellula uovo) e di limitare la trasmissione di malattie veneree (come la gonorrea, la clamidia, la candidosi, l’AIDS, la sifilide, l’HPV e l’herpes genitale).
Efficacia nella prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili
Se usato correttamente, offre una valida protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili, paragonabile a quella offerta dal preservativo maschile, anche conosciuto come condom. Il suo utilizzo è importante per un rapporto protetto.
LILA e la promozione del profilattico femminile
Proprio per questo, la LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids) lo ha promosso come metodo contraccettivo dedicandogli la giornata delle donne nel 2008. La LILA si impegna da anni nella sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e dell’uso di metodi contraccettivi per la tutela della salute sessuale.
Diffusione: dall’approvazione della FDA a oggi
Ottenuta l’autorizzazione della Food and Drug Administration (FDA) nel 1993, il preservativo femminile è stato commercializzato in Europa a partire dallo stesso anno.
Il Femidom in Italia, Brasile e Francia: un confronto
In Italia è considerato un metodo piuttosto innovativo, perché entrato nel mercato solo di recente (e senza troppo clamore). A differenza del nostro Paese, in cui non è facilmente reperibile né presente nei consultori familiari, in Brasile il governo lo distribuisce gratuitamente a tutte le donne che ne fanno richiesta. In Francia, su sollecitazione di moltissime associazioni, è stata lanciata una campagna specifica rendendolo disponibile a prezzi accessibili. Si tratta, senza dubbio, di un’opzione in più per le donne che vogliono gestire in prima persona la propria sessualità e la propria protezione, anche in caso di rapporti occasionali.
Come si usa il preservativo femminile? Guida all’utilizzo
Vediamo ora nel dettaglio come si usa questo dispositivo medico.
Struttura: anelli, membrana e dimensioni
Il profilattico femminile è costituito da due anelli flessibili, collegati mediante una morbida membrana, sintetica o naturale, di lunghezza pari a 17 cm, paragonabile a quella del condom classico aperto indossato dall’uomo. La membrana, che funge da guaina, è in realtà una sorta di sacchetto che si adatta alle pareti vaginali. A differenza di quest’ultimo, però, presenta una base più larga, in modo da consentire agilmente l’ingresso del pene all’interno della vagina. L’anello interno, più piccolo, serve per inserire e mantenere in posizione il preservativo, mentre l’anello esterno, più grande e piatto, rimane all’esterno della vagina, coprendo in parte anche i genitali esterni.
Inserimento e rimozione: consigli pratici
Durante le prime applicazioni, è possibile riscontrare difficoltà nel corretto posizionamento. Per inserirlo correttamente, è consigliabile assumere una posizione comoda, ad esempio accovacciandosi o stando in piedi con una gamba sollevata. L’anello interno va stretto tra pollice e indice e inserito in vagina, spingendolo delicatamente verso l’alto, come si farebbe con un assorbente interno. L’anello esterno, invece, deve rimanere fuori dalla vagina. Dopo il rapporto, per rimuoverlo è sufficiente ruotare l’anello esterno e tirare delicatamente. È importante sottolineare che non bisogna utilizzarlo insieme al condom maschile, né più di una volta e, ovviamente, è necessario gettarlo in caso di lacerazione, rottura o scadenza. Va gettato nei rifiuti indifferenziati e mai nel WC, per evitare problemi di inquinamento. Un uso corretto e responsabile di questo dispositivo è fondamentale per la sua efficacia. Ricordate che nessun metodo contraccettivo garantisce una copertura totale da gravidanze indesiderate e da malattie sessualmente trasmesse. Offre una valida protezione, paragonabile a quella offerta dal preservativo maschile. In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico o a un consultorio familiare per ricevere informazioni complete sulla contraccezione e sulla contraccezione d’emergenza.
Vantaggi: autonomia, praticità e sensazioni
Quali sono i vantaggi che derivano dall’uso di questo metodo contraccettivo?
Tempistiche di inserimento: fino a 8 ore prima del rapporto
Tra i vantaggi c’è la possibilità di essere inserito in vagina anche prima del rapporto (fino a 8 ore) e il fatto che non richieda l’immediato ritiro del pene dopo l’eiaculazione. Questo significa che non sarà necessario interrompere il rapporto per inserirlo, a differenza di quanto accade con il preservativo maschile. Inoltre, permette una maggiore lubrificazione, favorendo un rapporto più piacevole.
Sensazioni col preservativo femminile: una migliore trasmissione del calore
Un altro vantaggio è legato a una migliore trasmissione del calore rispetto al preservativo maschile, che rende le sensazioni legate al rapporto più naturali.
Il costo del preservativo femminile: un metodo contraccettivo accessibile
Infine, un ulteriore vantaggio è rappresentato da un costo relativamente basso (circa 6€ per 3 pezzi), che rende questo metodo contraccettivo accessibile a molte donne.
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