Videogiochi tratti da fumetti: i migliori e i peggiori adattamenti

Videogiochi tratti da fumetti: i migliori e i peggiori adattamenti

Dalla carta allo schermo: quando i videogiochi vengono tratti da fumetti di successo

Il mondo dei fumetti e dei videogiochi, si sa, sono ormai indissolubilmente legati l’uno all’altro da un rapporto estremamente complesso e burrascoso. Alcuni ci hanno regalato grandissime emozioni, altri meno riusciti; videogiochi messi in piedi in fretta e furia per cavalcare l’onda del successo, titoli profondi e accattivanti, ma anche semplicemente dei giochi molto carini con cui occupare le ore morte della giornata. 

Senza ulteriori indugi scopriamo i migliori e, soprattutto, i peggiori videogiochi tratti da fumetti mai realizzati, tra risultati imbarazzanti, occasioni perse, pietre miliari dell’intrattenimento videoludico e fallimenti da sbellicarsi dalle risate.
Muovetevi, c’è da divertirsi!

I migliori e i peggiori videogiochi tratti da fumetti

  • The Walking Dead: The Game

Con uno score su Metacritic di 89 per metascore e di 8.8 per gli utenti, il gioco della Telltale Games distribuito da Square Enix può essere reputato un vero successo. Considerato da alcuni come un piccolo capolavoro, per le ambientazioni desertiche e devastate, l’atmosfera distopica, la trama tragica, il doppiaggio perfetto e il gameplay emozionante. Beh non c’è molto altro da dire, parla la community. Meraviglioso, accattivante e pieno di tensione, immergetevi nel mondo fumettistico ideato da Robert Kirkman, nei panni di un gruppo di giovani ragazzi che  in una  Georgia devastata dal virus zombie, prova a sfuggire a un destino estremamente crudele.

  • Diabolik: The Original Sin

Uno di quei videogiochi tratti da fumetti tutto sommato abbastanza fedele, quasi divertente, ma essenzialmente niente di speciale. Gameplay leggermente scomodo e snervante, abbastanza macchinoso e in contrasto con una trama fluida, piena di suspense e accompagnata da un doppiaggio e una colonna sonora ottimi. Ispirato al celeberrimo personaggio fumettistico ideato dalle sorelle Giussani, Diabolik risulta anche il personaggio giocabile meglio caratterizzato e forse l’unico divertente da usare.
Essenzialmente una avventura grafica di tutto rispetto, che non raggiunge mai dei picchi emozionali eccezionali, ma che un 7 se lo porta a casa tranquillamente. 

  • Catwoman 

Possiamo dirlo? Questo, tra i videogiochi tratti da fumetti, non è di certo tra i titoli più riusciti. Camera fissa non ottimale, combattimenti al limite del comico e un doppiaggio e dei dialoghi assolutamente non all’altezza delle aspettative. Un vero peccato, perché di videogiochi con protagonisti femminili non se ne vedono molti, e questo su Catwoman sarebbe potuto diventare davvero l’iniziatore di una serie di videogiochi fumettistici a tema femminile. Un’occasione sprecata.

  • Batman: Arkham(la trilogia) 

Una trilogia iconica. Senza dubbio uno delle migliori serie di videogiochi tratti da videogiochi del XXI secolo, recensito su Metacritic, all’uscita del primo capitolo Arkham Asylum, con il punteggio record di 91,67, poi superato dal suo seguito Arkham City con 96,12.  C’è poco da dire di fronte a un gioco del genere, ci si può solo togliere il cappello, alzarsi in piedi e applaudire. Una grafica pazzesca, una scelta di colonna sonora azzeccatissima, dal sapore dark e un po’ retrò che contribuisce a rendere unica l’atmosfera di Gotham City. Le parti filmiche e i dialoghi sono eccezionali, in linea con la trilogia di Christopher Nolan, si potrebbe azzardare. La caratterizzazione dei personaggi è realistica e curata in ogni dettaglio, a tutto questo si unisce un gameplay spettacolare, fluido, solido e divertente. Cosa aspettate? Indossate i panni del vendicatore notturno e prendete a cazzotti  freneticamente tutti i cattivi di Gotham. 

  • Superman 64 

Tra i videogiochi peggio riusciti in assoluto, tanto da chiedersi quale fosse l’idea degli sviluppatori e se davvero abbiano voluto idearlo in questo modo. Giudicato unanimamente come uno dei videogiochi tratti da fumetti peggiore di sempre. 

  • The Wolf Among Us

Senza infamia e senza lode. Uno di quei videogiochi tratti da fumetti a cui ci abbiamo giocato tutti, nessuno escluso. Sia perché l’idea di un lupo mannaro ispettore è davvero intrigante, sia perché il gioco era gratis e veloce da scaricare, e quindi chiunque avesse appena acquistato una Xbox lo ha utilizzato come passatempo nell’attesa di installare giochi ben più blasonati. Se non fosse che il gioco ricorda quei momenti di eccitazione che si provano quando compri una console nuova, non lo si potrebbe definire memorabile. Il gameplay “punta e clicca” non è per nulla mozzafiato, la trama, però, è davvero accattivante e il protagonista Bigby Wolf è davvero un figo, bisogna ammetterlo.

  • Marvel’s Avengers 

Dall’unione di Crystal Dynamics, Eidos Montréal, Square Enix, il franchise cinematografico e fumettistico più redditizio e amato della storia, ci si aspetterebbe di più. Tra l’altro, nel momento di maggior splendore del Marvel Cinematic Universe. Vi starete chiedendo quali sono  i problemi che rendono questo videogioco tra i peggiori?
Sicuramente il fatto non ci siano i veri Avengers. Al posto di un convincente Thor impersonato da Chris Hemsworth, ritrovarsi una figura piuttosto discutibile è una vera delusione. Inoltre la storia, i dialoghi e alcuni passaggi di doppiaggio sono altrettanto poco convincenti. Non sorprende che, dopo tre anni di agonia, gli sviluppatori abbiano gettato la spugna e il gioco chiuderà i battenti. 

  • Marvel’s Spider-Man

Bello, bello, bello. Sarà che i videogiochi che hanno il simpatico “arrampicamuri” di quartiere come protagonista sono sempre una garanzia, ma questo risulta essere uno dei videogiochi tratti da fumetti meglio realizzato. Inoltre, rappresenta un raro caso in cui, la versione videoludica riesce a influenzare l’originale fumettistico. Il costume del protagonista è stato, infatti, addirittura inserito nei fumetti. Una trentina di costumi meravigliosi, un cast di personaggi stellare, una prospettiva area da far girare la testa, in tutti i sensi. Una trama che ha tutto, mistero, colpi di scena, momenti tragici, combattimenti epici, inseguimenti ad alta quota, ragnatele e malinconia. Una storia avvincente, profonda e dal finale drammaticamente dolce amaro, in pieno stile Spider-Man. Il ragnetto ci ha rubato il cuore di nuovo!

Fonte Immagine: Wikipedia

A proposito di Giuseppe Musella

Laureato in mediazione linguistica e culturale presso l'Orientale di Napoli. Amo tutto ciò che riguarda la letteratura. Appassionato di musica, anime, serie tv e storia. Visceralmente legato a Napoli.

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