Roberto Della Ragione a Telese per L’Aperitivo letterario

Roberto Della Ragione

Roberto Della Ragione ospite del penultimo appuntamento con L’Aperitivo letterario “dialoghi&buonipensieri”, evento culturale che coinvolge l’amministrazione della città di Telese terme, diverse realtà associative territoriali, tra cui Fratres ed Azione Cattolica, e l’Istituto Comprensivo locale. Questa manifestazione, nata dall’idea di Mario Alterio e organizzata in più incontri, si è svolta sabato 9 giugno, nel salone dell’Istituto Comprensivo Telese Terme – Solopaca, alle ore 18.30, e ha permesso di discutere sul romanzo “L’Amore non può aspettare” (Giammarino editore), terzo volume della trilogia di Della Ragione incentrata sui Diritti Negati al Sud.

La serata ha visto la partecipazione dell’Assessore alle Pari Opportunità di Telese Terme Filomena Di Mezza, che ha evidenziato quanto l’amministrazione sia attiva per le donne ed ha annunciato l’apertura di una casa- rifugio per le donne nel Telesino, del Presidente AC Telese Terme, Maria Angela Ferrara, che ha puntualizzato che la cultura, che non è per tutti, deve essere apprezzata ed incentivata, di Arturo Derviso, dottore commercialista, di Antonella De Novellis, docente di diritto ed economia, e dell’autore Roberto Della Ragione.

L’evento, moderato dalla giornalista Maria Grazia Porceddu, è stato allietato dalla visione di due cortometraggi, da uno spazio musicale con Anike Torone (Sanremo Junior e Saremo Famosi) e da un angolo dedicato alla moda e agli ospiti.

Dividiamo ogni cosa, lottiamo per la dignità, che non vada mai persa

Dalle parole di Della Ragione, apprendiamo che il libro nasce da una storia realmente accaduta a Carla Caiazzo, arsa dal compagno Paolo Pietropaolo all’ottavo mese di gravidanza, ma rielaborata con personaggi fittizi.

L’amore non può aspettare narra, infatti, la storia d’amore e la vita sospesa di Giulia, giovane napoletana che si ribella alle violenze e alle umiliazioni quotidiane, perpetrate dal convivente-stalker. Un vissuto intriso di attese, di emozioni, di passioni, che tratta di un’emergenza sociale tratteggiata con delicatezza: la violenza contro le donne e il femminicidio.

Questo libro esprime, dunque, una denuncia sociale, volta a contestare i tempi lunghi della giustizia italiana, ed è il terzo di una trilogia che affronta, negli altri due volumi, rispettivamente il tema della precarietà e del diritto negato alla salute.

Nell’arco dell’interessante dibattito che ha accompagnato la presentazione, Della Ragione si è definito promotore, attraverso quest’opera, di una battaglia politica contro gli omicidi di identità e, fiducioso nella giustizia e nella prevenzione, ha proposto di ripartire dalle due Istituzioni-cardine della società: la famiglia e la scuola.

Egli, inoltre, ha affermato di credere nell’associazionismo: i giovani, oggi, devono spegnere il mondo virtuale ed accendere la cultura. Essi non devono sentirsi isolati ma, educati al rispetto, non devono temere di esporsi e di denunciare.

Fondamentale, inoltre, il valore dell’amicizia: è l’amica di Giulia, Antonella, che ha di fatto la forza di sostenere la protagonista, di denunciare il convivente ed è la testimone-chiave del processo contro l’uomo.

Il Dott. Derviso, nel suo intervento, ha evidenziato quanto il fenomeno abbia valore sociale e nasca in seno alle famiglie, dettaglio che incrementa la necessità, per ciascuno di noi, di conoscere il problema e di trovare il modo per affrontarlo ed eliminarlo, coinvolgendo tutti gli ambiti del sociale, perché si tratta di una vera e propria battaglia civile.

Il libro di Roberto Della Ragione: un manuale di difesa

La Dott.ssa De Novellis ha posto l’accento sul dovere di sensibilizzare le nuove generazioni, anche con un’offerta formativa, all’interno degli Istituti scolastici, più ampia e valida, e ha lanciato un appello innanzitutto alle amministrazioni, per divulgare il più possibile il valore della denuncia immediata, al primo segnale, perché chi fa del male non cambia e chi è violento resterà sempre tale, e in secondo luogo alle forze dell’ordine e alle politiche, perché le donne vittime di violenza hanno bisogno di essere protette, tutelate, salvate: c’è bisogno di più concretezza e di pene più celeri ed energiche.

Chiude la serata Roberto Della Ragione il quale, illustrando che per lui l’azione di uno scrittore si svolge non solo denunciando ma avanzando proposte, ha invitato le amministrazioni ed il Governo a istituire un fondo per le vittime di femminicidio, uno sgravio contributivo totale per le aziende che assumono donne che hanno denunciato violenze e un inserimento nei programmi scolastici della materia di Educazione al Rispetto, per porre le basi di quella cultura che rende una civiltà veramente attenta ai diritti umani, indipendentemente dal genere.

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