Cos’è l’ortoressia: caratteristiche e rischi

Cos'è l'ortoressia: caratteristiche e rischi

Cos’è l’ortoressia? E quali sono le caratteristiche e i rischi? 

La parola ortoressia deriva dal greco – orthos «corretto» e orexis «appetito» – e indica un disturbo alimentare che consiste nell’ossessione per un’alimentazione salutare. Vediamo insieme cos’è l’ortoressia e quando è stata scoperta. 

Cos’è l’ortoressia: origini e caratteristiche 

Il primo a introdurre questo disturbo fu Steven Bratman, un dietologo americano che sosteneva di averne sofferto. Secondo lui l’ortoressia è sostanzialmente la paura, quasi maniacale, di ingrassare o di avere abitudini alimentari non salutari che al lungo andare possono condurre a conseguenze negative sul sistema nervoso.

In realtà, attualmente l’ortoressia non viene considerata una patologia vera e propria secondo il Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali, il DSM. Ma nonostante questo, è possibile stilare una lista di caratteristiche che ci permettono di riconoscere un comportamento ortoressico, e questi sono:

  • Eccessivo interesse per una sana alimentazione;
  • Comportamenti che conducono alla malnutrizione come la perdita di peso;
  • Autostima dipendente dal rispetto degli standard autoimposti.

Cos’è l’ortoressia e quali sono i rischi

Stando a quanto detto, potrebbe sembrare che seguire una corretta alimentazione e uno stile di vita sano sia sbagliato, ma non è così. 
Infatti, definire cos’è l’ortoressia è molto difficile: ciò che la caratterizza è l’ossessione e la dipendenza quasi maniacale verso la corretta alimentazione che può comportare una selezione smisurata di alimenti che è possibile mangiare e quelli che invece devono essere categoricamente scartati, come ad esempio cibi grassi, carne rossa, ortaggi non biologici, insaccati, dolci, patate e tanti altri. Ma ciò comporta anche conseguenze negative che ricadono nella sfera sociale, lavorativa e privata. Infatti, secondo dati forniti da recenti studi, la maggioranza delle persone che soffre di ortoressia pianifica dettagliatamente la propria giornata e soprattutto i propri pasti, arrivando addirittura a rifiutare appuntamenti e uscite se questi prevedono il mangiare fuori e quindi disattendere le severe regole che si impongono. A lungo andare, questo atteggiamento porta all’emarginazione sociale perché l’ortoressico si sente obbligato a rispettare pienamente gli obblighi autoimposti per perseguire lo stile di vita sano e quindi anche a rinunciare a momenti di socialità e divertenti perché questi escono fuori dai propri schemi prefissati.

 Non sono solo disagi sociali e psicologi a determinare cos’è l’ortoressia e quali sono i suoi rischi; infatti tale disturbo comporta anche problemi fisici. 
Infatti, escludere dalla propria dieta molti alimenti comporta sistematicamente una significativa perdita di peso, ma soprattutto un’alimentazione poco equilibrata che a sua volta può causare danni all’intero organismo, ad esempio la demineralizzazione del sistema scheletrico, che consiste in un impoverimento di calcio; disturbi all’apparato cardiovascolare e carenze vitaminiche e indebolimento delle difese immunitarie.

Ovviamente l’ortoressia non è un disturbo permanente, né tantomeno incurabile e per uscirne basta intraprendere un percorso in cui i primi elementi fondamentali sono la consapevolezza e la forza di volontà. Una volta acquisiti questi, si può procedere con un percorso di psicoterapia in cui si impara ad uscire da questo disturbo ed iniziare ad assumere veramente uno stile di vita salutare sia per la mente che per il corpo.

Fonte immagine dell’articolo Cos’è l’ortoressia: caratteristiche e rischi: Wikipedia scattata da Jane Fresco 

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