Dolci della tradizione toscana – 3 da non perdere

Dolci della tradizione toscana - 3 ricette da non perdere

La cucina toscana è caratterizzata da pietanze dal gusto intenso, che ancora oggi mantengono inalterata la loro preparazione. In questo articolo proporremo alcuni dei dolci tipici della tradizione culinaria toscana da non perdere assolutamente per cogliere l’essenza di questa regione.

3 dolci della tradizione toscana

I cantucci

Tra i dolci della tradizione toscana non possiamo non menzionare i cantucci. L’origine dei cantucci risale al XVI secolo: il nome pare che derivi dal termine “cantellus”, che in latino significava “pezzo di pane”. A partire dalla seconda metà del ‘500, questi biscotti hanno cominciato ad essere consumati anche alla corte dei Medici, anche se pare non contenessero ancora le mandorle.

Questo biscotto oblungo viene preparato usando farina bianca, lievito, miele, zucchero, uova e  burro. Il composto viene poi impastato a lungo, fino a quando questo non raggiunge una consistenza morbida. Successivamente all’impasto vengono aggiunte le mandorle, rigorosamente con la buccia. Si continua ad impastare ancora il composto, in modo tale da far amalgamare gli ingredienti tra loro. Infine, l’impasto così ottenuto viene diviso in lunghi filoni da cuocere in forno per circa 20 minuti. I cantucci in Toscana vengono spesso consumati intingendoli nel vin santo.

Cantucci toscani

Fonte immagine: Wikipedia

Il panforte: uno dei dolci della tradizione toscana in inverno

Il panforte è un dolce senese, tipicamente consumato durante le festività natalizie, a base di miele, zucchero, mandorle, arancia, cedro candito e scorza d’arancia. Questi ingredienti vengono poi mescolati con zucchero e acqua e compattati fino ad ottenere un composto sodo e consistente da cuocere in forno e da consumarsi preferibilmente freddo.

Inizialmente la degustazione di questo dolce era destinata esclusivamente ai nobili, ai ricchi e al clero per via del fatto che la preparazione di questa ricetta richiedesse l’utilizzo di varie spezie (arancia, mandorle, cedro), costosissime a quei tempi. Curiosa è anche l’origine del nome: originariamente il nome attribuito a questo dolce fu “pan mielato”, in quanto si trattava di una focaccia a base di miele; quando cominciò ad essere aggiunta la frutta secca, che fermentava a causa del caldo, il dolce cominciò ad essere chiamato “panforte“, in ragione del gusto più acidulo che la fermentazione gli conferiva. Per ovviare al problema, si cominciò a preparare questa ricetta solo nei periodi più freddi dell’anno, divenendo in questo modo un dolce tipico del periodo natalizio in Toscana.

Panforte

Fonte immagine: Wikipedia

Lo zuccotto

Lo zuccotto è un dolce tra i più antichi della tradizione culinaria fiorentina (le sue origini risalirebbero al XVI secolo). Secondo alcuni, il nome potrebbe derivare dal termine “zucchetto”, con cui si faceva riferimento al copricapo dei prelati fiorentini del XVI secolo, di cui lo zuccotto richiama la forma; secondo altri, invece, il dolce ha acquisito questo nome in virtù del fatto che si preparasse in elmi chiodati chiamati “zuccotti“, usati dalla fanteria dell’epoca.

Qualunque sia l’origine del suo nome, possiamo affermare con estrema certezza che si tratta di un dolce a base di pan di Spagna e ripieno internamente: la ricetta originaria prevedeva che per la farcitura si utilizzassero ricotta, cacao, mandorle e scorze di agrumi, con il pan di Spagna aromatizzato con l’alchermes, che conferiva al dolce la sua tipica colorazione rossastra. Ovviamente le varianti sono molteplici: si può decidere di rendere la farcia più morbida e soffice incorporando la panna, così come si può decidere di modificare gli ingredienti del ripieno, in base ai propri gusti. Quello che è certo è che, comunque lo si mangi, si tratta di un dessert perfetto per deliziare pranzi e cene.

Zuccotto

Fonte immagine: Wikipedia

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