Le Bambole Reborn e la terapia delle bambole

Le Bambole Reborn

Il fenomeno delle Bambole Reborn, bambole iper-realistiche: dal collezionismo agli interventi per ritrovare il benessere psicologico.

Da diversi anni si sente sempre più parlare del fenomeno delle Reborn Dolls, o Bambole Reborn, ovvero delle bambole iper-realistiche che hanno visto la loro diffusione a partire dagli anni ‘90 negli Stati Uniti d’America. In Italia questo fenomeno è maggiormente conosciuto grazie a Il Signor Distruggere che ha raccontato come molte donne considerino queste bambole come dei figli veri e propri. Ma vediamo nel dettaglio questo fenomeno.

Cosa sono le Reborn Dolls?

Si tratta di bambole incredibilmente realistiche create da artigiani in modo minuzioso dapprima utilizzate dai colezionisti: queste bambole, infatti, riproducono fedelmente un bambino per ricordarne il più possibile le fattezze; vengono riprodotti anche arrossamenti tipici dei neonati o le vene, i capillari, ma anche tratti specifici come nei o perfino macchie di latte. Nate negli anni ‘90 in America del Nord, queste bambole sono realizzate in vinile o silicone e sono state principalmente utilizzate dai collezionisti che ricercavano sempre più pezzi unici e rari, divenendo dei veri e propri pezzi da collezione che esentano dall’esperienza ludica. Nel tempo sono poi diventate un mezzo terapeutico in specifici percorsi di benessere psicologico. 

La Doll Therapy

In ambito psicologico, le Bambole Reborn sono state utilizzate per migliorare il benessere di persone affette da malattie neuro-degenerative, come la malattia di Alzheimer e la demenza senile, da patologie psichiatriche, o anche per superare un lutto a seguito di una gravidanza. Britt-Marie Egedius-Jakobsson elaborò la Doll Therapy – o Empathy Doll – per definire un tipo particolare di terapia psicologica che utilizza come mezzo terapeutico l’uso di queste bambole iper-realistiche.  Le bambole consentirebbero di elaborare nuove strategie comunicative – verbali, non verbali e pre-verbali – ma permetterebbero inoltre di agire sul piano emotivo, consentendo lo sviluppo di sentimenti ed emozioni, come gioia ed empatia, inoltre consentirebbe di agire sugli stati d’ansia e di depressione. Quando dei genitori, ad esempio, si trovano a dover sperimentare un lutto relativo ad un loro figlio, possono sperimentare un mix di emozioni e sensazioni difficile da gestire che compromette il processo di elaborazione stesso. 

In ambito neuro-degenerativo, come nel caso di persone anziane che soffrono di demenza, l’utilizzo delle bambole permette di limitare i disturbi psicologici, sociali ed emotivi che emergono all’insorgenza di questa condizione. Permette inoltre di stimolare il ricordo di emozioni ed esperienze passate, permettendo di fronteggiare diverse difficoltà, dall’ansia allo stress, dalla depressione alla solitudine.

Quali possono essere i risvolti futuri dell’uso delle Bambole Reborn?

Questo fenomeno è ancora oggi oggetto di studio e riflessioni sulla reale efficacia di tale strumento: è maggiormente diffuso tra le donne, queste tendono a considerare come reali le bambole, vivendo un distacco netto dalla realtà in quanto sperimentano un vero e proprio senso di maternità. A livello psicologico le ripercussioni sono importanti e possono anche sfiorare in vera e propria patologia, diventa quindi fondamentale prestare attenzione al fenomeno delle Bambole Reborn, soprattutto sui social, cercando di comprendere anche le implicazioni psicologiche sottostanti.

A proposito di Chiara Rotunno

Sono Chiara, psicologa, classe '91, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Campania. Appassionata fin dalla prima adolescenza al mondo della psicologia, amo cogliere la complessità dell'essere umano e confrontarmi con realtà diverse. Le mie grandi passioni sono: i viaggi, i libri, la fotografia, il cinema, l'arte e la musica.

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