La pizza è un patrimonio culinario che deve le sue origini all’Italia, ma da anni è un fenomeno globale. Questa diffusione ha generato un diffuso scetticismo: l’opinione comune è che la vera pizza si mangi solo in Italia, mentre all’estero esistano solo imitazioni. Ma è ancora davvero così? In realtà, la visione sta cambiando rapidamente.
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Oltre il mito: la globalizzazione della qualità
La domanda se la pizza all’estero sia terribile ha avuto per molto tempo una risposta quasi scontata. Oggi, però, lo scenario è diverso. Grazie all’emigrazione di pizzaioli italiani di talento e a una maggiore reperibilità di ingredienti di alta qualità, il livello medio si è alzato notevolmente. Le classifiche internazionali lo confermano: la guida 50 Top Pizza, uno dei riconoscimenti più prestigiosi del settore, premia ogni anno pizzerie di New York, Tokyo, Londra e Copenaghen, spesso posizionandole alla pari o addirittura al di sopra di locali italiani. Questo dimostra che la pizza di alta qualità non è più un’esclusiva del Belpaese.
Certo, esistono ancora proposte audaci, come la pizza con l’ananas, ma è importante distinguere tra adattamenti locali e la ricerca della qualità secondo la tradizione. È fondamentale capire che, oltre alla pizza napoletana, nel mondo sono nati stili diversi con una loro dignità e storia.
Diversi stili di pizza nel mondo
| Stile di pizza | Caratteristiche principali |
|---|---|
| Pizza napoletana | Impasto morbido ed elastico, cornicione alto e alveolato (gonfio), cottura rapida ad altissima temperatura. È un prodotto artigianale con un disciplinare preciso. |
| New York style pizza | Disco largo e sottile, con un cornicione basso e croccante. È flessibile, pensata per essere piegata e mangiata “a portafoglio”. Deriva dalla tradizione degli immigrati italiani a new york. |
| Chicago deep-dish pizza | Più simile a una torta salata, viene cotta in una teglia alta. Ha un bordo spesso e croccante, con un ripieno abbondante di formaggio, condimenti e salsa di pomodoro in superficie. |
Come riconoscere una pizza di qualità all’estero
Anche in America e nel resto del mondo, gli stranieri stessi riconoscono sempre più le differenze e premiano la qualità. Per andare sul sicuro, un ottimo indicatore è la certificazione dell’Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN). Questa organizzazione tutela la ricetta tradizionale e certifica le pizzerie in tutto il mondo che seguono il suo rigido disciplinare, dall’impasto agli ingredienti. Se una pizzeria all’estero espone il marchio AVPN, è una garanzia di autenticità.
La risposta alla domanda iniziale, quindi, è che la pizza all’estero non è più un tabù. Se ci si informa e si scelgono i posti giusti, è possibile gustare un prodotto eccellente. Bisogna essere flessibili e accettare ricette diverse, distinguendo tra semplici stravaganze e stili consolidati. Oggi, nelle più grandi città del mondo, si può assaporare una pizza che ricorda quella di casa, un passo avanti fondamentale per far conoscere la squisitezza di una tradizione culinaria italiana di altissimo livello.
Fonte immagine in evidenza: Pixabay
Articolo aggiornato il: 18/09/2025

