Mangiare insetti: la nuova frontiera dell’alimentazione sostenibile?

Mangiare insetti, la possibile svolta culturale nella dieta alimentare

Mangiare insetti: è la nuova frontiera dell’alimentazione sostenibile?

È recente la notizia del lancio sul mercato alimentare europeo della farina di grillo come sostituto e valida alternativa alla farina 00 o altre farine raffinate. Ma mangiare insetti può davvero rappresentare una svolta nella nostra idea tradizionale di “dieta alimentare”? Questo non possiamo saperlo con certezza, dato che al momento c’è molto scetticismo a riguardo e, purtroppo, anche molta disinformazione. L’idea di integrare gli insetti nella nostra dieta, sebbene possa sembrare insolita o addirittura respingente per la cultura occidentale, è una pratica comune in molte parti del mondo, la FAO (Food and Agriculture Organization) stima circa 2 miliardi di persone che includono insetti nella loro dieta, e ora si sta facendo strada anche in Europa, presentandosi come una possibile soluzione alle sfide alimentari del futuro.

Entomofagia: cos’è e perché se ne parla tanto

Lo scopo di questo articolo è quello di fornire quante più informazioni possibili sul consumo di insetti, chiarire dubbi e perplessità, e dare una panoramica su quali sono i benefici di questa pratica e quali paesi nel mondo hanno fatto di questa alimentazione un tratto culturale distintivo.

L’entomofagia nel mondo: una pratica diffusa nell’80% della popolazione

Innanzitutto, è bene sapere che la pratica di mangiare insetti ha un nome, e cioè l’entomofagia (che deriva dal greco éntomos, che significa “insetto” e phagein, “mangiare”), ed è una pratica diffusa circa nell’80% della popolazione mondiale. Sorpresi? Forse sì, e questo ci fa capire che probabilmente gli europei sono tra i pochi rimasti restii a tale pratica. L’entomofagia, quindi, non è una moda passeggera, ma una realtà consolidata in molte culture.

Mangiare insetti in Italia: la legge europea del 2018 e il mercato italiano

In Italia già dal primo gennaio 2018 è stata introdotta una legge europea, il regolamento UE sui “novel food“, che permette e riconosce l’allevamento e la vendita di insetti per uso alimentare. Nonostante questo, il mercato italiano non sembra ancora del tutto convinto di questa “novità”. La sicurezza alimentare è garantita da rigorosi controlli e da specifiche norme igienico-sanitarie.

C’è da dire però che gli insetti sono già inconsciamente – o consciamente – stati mangiati da noi perché presenti in alcuni alimenti: infatti in passato si faceva largo uso dell’estratto di cocciniglia, che veniva impiegato per ravvivare il rosso di caramelle, bevande, yogurt alla fragola, liquori.

Perché mangiare insetti? I benefici dell’entomofagia

Ma quali sono i vantaggi di questa pratica alimentare? E perché dovremmo considerare di mangiare insetti? Scopriamolo insieme.

Un’alimentazione ricca di proteine, vitamine e minerali: i valori nutrizionali degli insetti

Gli insetti sono nutrienti poiché ricchi di proteine, minerali e vitamine. Ad esempio, i grilli contengono circa il 65% di proteine, mentre le larve della farina circa il 50%. Presentano inoltre un elevato contenuto di acidi grassi essenziali, ferro, zinco e vitamine del gruppo B. I loro valori nutrizionali, quindi, sono paragonabili o addirittura superiori a quelli di carne e pesce. Non dobbiamo pensarli come sostitutivi della carne o del pesce, piuttosto come integrazione sana e sostenibile alla nostra alimentazione.

Allevamento di insetti: sostenibilità ambientale e basso impatto ecologico

Il loro allevamento inquina poco e utilizza pochissime risorse (acqua, cibo, terreno). L’allevamento di insetti, infatti, richiede meno acqua, meno cibo e meno terra rispetto all’allevamento di bestiame tradizionale, e produce molte meno emissioni di gas serra. Mangiare insetti, quindi, è sicuramente una scelta ecosostenibile ed etica. Anche se, ponderare una scelta più “sostenibile” nei confronti del consumo della carne, non è una cattiva idea date le condizioni estreme degli allevamenti intensivi e degli enormi rischi in termini di inquinamento ambientale.

Quali insetti commestibili esistono? E dove si mangiano nel mondo?

In molte parti del mondo gli insetti da mangiare sono considerati una vera prelibatezza. Le mete più gettonate dove è possibile assaggiare queste specialità sono la Cina, il Giappone, la Thailandia, il Messico, l’Africa e il Venezuela, dove gli insetti sono alla base della cultura alimentare, in particolare della cucina tipica e dello street food locale.

Insetti commestibili in Messico, Cambogia e Thailandia: grilli, cavallette e tarantole

In Messico, Cambogia e Thailandia sono molto comuni le cicale, le locuste, le cavallette, i grilli e persino le tarantole, servite a mo’ di spiedino e sono parte integrante dello street food di queste meravigliosi luoghi. Tra gli insetti commestibili più apprezzati in queste regioni troviamo anche le larve, i vermi della farina e le cimici d’acqua.

Insetti commestibili in Cina, Giappone e Sud Africa: scorpioni, bachi da seta e termiti

In Cina, in Giappone e in Sud Africa è comune trovare, sempre come parte centrale della cultura street food locale scorpioni, bachi da seta, termiti, vespe, bruchi, formiche e libellule, serviti bolliti o fritti.

Il futuro dell’entomofagia (mangiare insetti): consigli e risorse utili

Se questo articolo vi ha incuriositi oppure ha suscitato il vostro interesse verso la pratica di mangiare insetti, e volete saperne di più, o dove trovare maggiori informazioni su questa pratica alimentare, sul sito www.entonote.com troverete risposte quanto più approfondite e consigli utili per chi volesse avvicinarsi al mondo dell’entomofagia, come ad esempio indicazioni su come cucinare gli insetti o dove acquistarli. Il futuro dell’alimentazione è un tema complesso e in continua evoluzione, e l’entomofagia potrebbe giocare un ruolo importante nel garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale del nostro pianeta.

Fonte immagine: Pixabay

 

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A proposito di Anna De Simone

Sono una studentessa di lingua e letteratura inglese presso l'Università "L'Orientale" di Napoli. Scrivo poesie per passione, copywriter freelance nel tempo libero e credo nella potenza delle parole come strumento in grado di sovvertire le leggi del mondo. Il mio mantra: "find your happiness in little things".

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