Insetti nella dieta: una guida pratica per iniziare in 3 passi

Gli insetti nella dieta: come inserirli?

In quest’epoca moderna stiamo assistendo a innumerevoli sviluppi anche nel campo alimentare. Si inizia a parlare del cibo del futuro, il cosiddetto “novel food”, ma in realtà l’entomofagia, ovvero il consumo di insetti, è una pratica utilizzata fin dall’antichità in molte culture. Oggi, inserire gli insetti nella dieta rappresenta una scelta consapevole, sostenibile e nutriente.

Molti considerano inaccettabile mangiare insetti, ma spesso non si sa che derivati di questi animali sono già stati usati nell’industria alimentare. Un esempio è il colorante E120 (cocciniglia), usato in passato per dare il colore rosso a bevande e dolciumi. Sul mercato oggi sono già in vendita patatine con farine di insetti, pasta, pane e snack. Superare il condizionamento psicologico è il primo passo, come è accaduto in passato per alimenti oggi comuni, come i pomodori, un tempo considerati velenosi.

Perché inserire gli insetti nella dieta? I vantaggi

Prima di capire “come”, è utile sapere “perché”. I motivi principali sono legati alla nutrizione e alla sostenibilità.

  • Sostenibilità ambientale: un allevamento di insetti occupa molto meno spazio e terreno, consuma fino a 2000 volte meno acqua di un allevamento di bovini e produce una quantità irrisoria di gas serra. Inoltre, gli sprechi sono minori, poiché si possono mangiare quasi nella loro totalità.
  • Efficienza alimentare: la popolazione mondiale è in continuo aumento ed è necessario più cibo. Gli insetti si riproducono molto più in fretta e convertono il mangime in proteine in modo molto più efficiente rispetto al bestiame.
  • Valore nutrizionale: gli insetti sono ricchissimi di proteine ad alto valore biologico, minerali come ferro e magnesio, e vitamine.
Nutriente (per 100g) Grilli (essiccati) vs Manzo (macinato)
Proteine Circa 65g (Grilli) vs Circa 26g (Manzo)
Ferro Superiore nei grilli

Guida pratica: come incorporare gli insetti nella dieta in 3 passi

Iniziare è più semplice di quanto si pensi. Ecco un percorso graduale per abituare il palato e la mente.

1. L’approccio “invisibile”: iniziare con le farine

Per cominciare gradualmente, il modo migliore è inserire gli insetti nella dieta attraverso le farine, come la farina di grillo. Questa farina ha un sapore delicato, che ricorda la nocciola, e può essere usata in piccole quantità (10-20%) miscelata alle farine tradizionali per preparare pasta, pane, biscotti, pancake o frullati proteici, arricchendoli di nutrienti.

2. Lo snack che non ti aspetti: provare gli insetti interi

Il secondo passo è assaggiarli essiccati e tostati, come snack. I grilli o le larve della farina in questa forma sono croccanti e saporiti, spesso proposti con una leggera salatura o aromatizzazione. Sono un’ottima alternativa alle patatine per un aperitivo e una fonte proteica ricca di vitamine (A, B12, D3) e Omega 3, 6, 9.

3. La via della convenienza: i prodotti trasformati

L’ultimo passo è provare prodotti pronti che già contengono insetti. In commercio si trovano facilmente pasta o barrette energetiche a base di farina di grillo, cracker e persino hamburger. Questo permette di integrare gli insetti senza dover cucinare da zero, sostituendo alimenti tradizionali in modo semplice e nutriente.

Sicurezza prima di tutto: rischi e allergie da conoscere

Cibarsi di insetti è sicuro, a patto di rispettare una regola fondamentale. Il consumo è fortemente sconsigliato a chi già risulta allergico ai crostacei (come gamberi e granchi), ai molluschi e agli acari della polvere. Gli insetti contengono proteine simili che possono scatenare le stesse reazioni allergiche. La legge europea obbliga i produttori a riportare questa avvertenza in modo chiaro sull’etichetta.

Dove acquistare insetti commestibili in Italia

In Italia è possibile acquistare prodotti a base di insetti principalmente online, attraverso e-commerce specializzati che garantiscono la sicurezza e la tracciabilità del prodotto. Siti come 21bites o Italian Cricket Farm offrono un’ampia gamma di prodotti, dalle farine agli snack. I costi sono ancora relativamente alti: 100g di farina di grillo possono costare tra i 10 e i 15€, mentre una confezione di snack si aggira sui 5-8€.

Per concludere, non dobbiamo aver paura di incorporare gli insetti nella nostra dieta. Già gran parte della popolazione mondiale ne fa uso, soprattutto in Asia e Africa. Non si tratta di una sostituzione totale, ma di una possibile integrazione sana e sostenibile.

Fonte immagine: Pixabay

Altri articoli da non perdere
Uova di cioccolata ripiene, l’idea originale per Pasqua
uova

Il tempo vola e la Pasqua si avvicina. Ai grandi e ai piccini saranno donate uova di cioccolato e tutti metteremo Scopri di più

Come usare al meglio gli oli ed i cristalli di CBD la guida più complete

A una prima occhiata è normale rimanere sopraffatti dall'enorme assortimento di prodotti a base di CBD presenti in commercio, ma Scopri di più

Per un quotidiano più sano, tanti rimedi moderni da sfruttare

All’interno del frenetico mondo odierno sono in molti ad aver capito che il benessere personale potesse essere una priorità importante Scopri di più

Panzerotti veloci: una cena sfiziosa
Panzerotti veloci (fonte: archivio personale)

Ci sono certe giornate in cui non si sa cosa preparare per cena: nessuna opzione stuzzica il nostro appetito in Scopri di più

2 Ricette con la fregula: pasta della tradizione sarda
2 ricette con la fregula: pasta della tradizione sarda

La Sardegna offre un'innumerevole quantità di piatti caratteristici che la rendono unica e speciale. La fregula o «fregola» è un Scopri di più

Chi ha inventato la pizza? Storia, origini e curiosità
La storia della pizza

Chi ha inventato la pizza? Spesso ce lo si chiede. Ecco a voi la storia della pizza, come, perché e Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Zazzaro Sabrina

Vedi tutti gli articoli di Zazzaro Sabrina

Commenta