La nozione di engagement (resa in italiano con il termine “impegno”) in letteratura francese è una nozione storicamente situata. Come ricorda il critico Benoit Denis, è necessario partire da Sartre per comprendere di che si tratta.
La riflessione attorno alla nozione di engagement è molto complessa per la natura polimorfa e per la celerità del concetto. Molti critici hanno argomentato a riguardo. Oltre a Denis, se ne ricordano altri, come Antonello o Ciaurro, che si incentra sul dibattito filosofico ed ermeneutico tra Sartre e Blanchot.
Ma vediamo insieme: quando un autore è impegnato? Quando egli ha «la conscience la plus lucide […] d’etre embarqué» Un autore è impegnato quando ha la consapevolezza d’essere: d’essere, soprattutto, a bordo. E‘ imbarcato in questa avventura e non può sottrarsi a questo combattimento: detiene tra le mani la penna che ha la forza di un’arma, al fine di ricoprire la propria funzione civile. Per Sartre, infatti, il letterato ha il dovere di intervenire nel dibattito sociale e politico del proprio tempo. L’autore che ha consapevolezza dell’engagement che ha scelto di portare avanti, risente delle implicazioni sociali e civili e tramite l’attività letteraria si fa portavoce della collettività. Simone de Beauvoir ricorda che, tramite la letteratura, si sceglie la présence de l’écrivain à l’écriture. Lo scrittore è dentro la scrittura, dentro la propria opera letteraria e si immerge per mostrare il vero agli altri, attraverso i propri occhi. Il letterato engagé denuncia ingiustizie e/o violenze del suo tempo al fine di smuovere le coscienze di chi legge. Sartre sostiene che è necessario mostrare il mondo tramite la letteratura, perché l’auteur possiede un megafono attraverso il quale dà voce a chi voce non ha. Attraverso il pensiero sartriano comprendiamo anche che la letteratura impegnata è legata alla contingenza: Sartre afferma che le battaglie si vincono e si perdono nel presente ed è necessario rivolgersi a coloro che condividono con l’autore le medesime radici storiche, affinché si possa capire davvero, ragionando per puntare ad un cambiamento e ad un miglioramento. La prospettiva di mutamento si fa eco a causa della radice dell’engagement stesso: nasce in seno alle due guerre mondiali ed è legato al fil rouge di quel periodo.
La letteratura impegnata ha, però, radici anche più antiche: già con Pascal, a fine 600, si può parlare di letteratura imbarcata. Non vanno dimenticati Camus, Hugo, Lamartine e Chateubriand.
Un momento significativo, grazie al quale si esplica il concetto di impegno secondo Sartre, è dato da due eventi molto importanti in Francia: l’affaire Calas e l’affaire Dreyfus. Il primo vede partecipe il noto Voltaire e nel secondo, invece, si fa protagonista Zola. Va citata, a tal proposito, la celebre lettera “J’accuse”, apparsa sul giornale “L’Aurore” in cui l’autore difende dalla condanna l’ebreo Dreyfus, convinto della sua innocenza. Zola parla per le masse, tramite il proprio engagement. In questo modo e con questa lettera, incrimina le autorità francesi tramite la scrittura. Grazie a ciò e non solo, si comprende come la letteratura, il cui intervento è tutt’altro che vano, possa avere grande voce anche in società e in ambiti politici.
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