Homecoming di Michael Ackerman alla Spot Home Gallery

Homecoming New York • Varanasi • Napoli, la prima mostra personale a Napoli del fotografo, Michael Ackerman, negli accoglienti spazi della Spot Home Gallery.

Inaugurata Giovedì, 13 Aprile, negli spazi della Spot Home Gallery, in via Toledo 66, la mostra dell’artista di fama internazionale Michael Ackerman contiene, già nel titolo, “Homecoming”, il senso del percorso visivo delineato dalla gallerista Cristina Ferraiuolo. Un percorso che guida lo spettatore alla conoscenza di quei volti, bisognosi di essere guardati, di quei corpi stanchi, ma carichi di umanità e di spiritualità, intercettati dall’artista per strada durante i suoi viaggi e degli odori, delle suggestioni di quei luoghi che per motivi diversi lo hanno fatto sentire “a casa” facendo nascere in lui il desiderio, la necessità prima o poi di ritornarci. 

Ma chi è Michael Ackerman?

Per chi ancora non lo conosce, Michael Ackerman è una delle più interessanti e innovative voci nel panorama della fotografia contemporanea. Nato a Tel Aviv, emigra all’età di 7 anni con la sua famiglia a New York, dove già a 18 anni scopre la sua passione per la fotografia che lo porta a esporre in mostre personali e collettive in tutto il mondo. Fino a quando nel 1998 riceve il prestigioso Infinity Award for Young Photographer dall’International Center of Photography di New York e l’anno successivo in Francia il Prix Nadar per la pubblicazione del libro End Time City edito da Robert Delpire. Nel 2009 riceve lo SCAM Roger Pic Award per “Departure, Poland“e nel 2021, a distanza di vent’anni, pubblica la nuova edizione di End time city, Ed. Xavier Barral, con una selezione delle sue fotografie iconiche, arricchita da molte immagini totalmente nuove, realizzate nei suoi più recenti viaggi a Varanasi nel 2018 e 2020. 

Oggi le sue opere sono presenti nella collezione permanente del Museum of Fine Arts di Houston, del Museum of Modern Art e del Brooklyn Museum di New York, della Maison Européenne de la Photographie e della Biliothèque Nationale in Francia, oltre che in molte collezioni private. 

Attualmente l’artista vive a Berlino, ma nel futuro, non si sa. L’artista infatti in più occasioni si è autodefinito un outsider.

Da outsider ad altri outsider

Non ho mai avuto la certezza di una casa. Sono nato in Israele, cresciuto a New York e ora vivo con mia moglie e mia figlia a Berlino. Ho sempre saputo di essere un outsider e mi sento legato ad altri outsider, ai paesaggi urbani e non, e agli animali che incarnano questo spirito. Sono guidato dal bisogno di guardare al di là della superficie e delle facciate. In un certo senso, di vedere l’invisibile. Tornare a casa è impossibile, ma la ricerca non ha mai fine. Ci sono luoghi in cui amo stare, ai quali mi sento connesso, luoghi dove esistere e perdermi è puro piacere (New York, Varanasi, Napoli tra gli altri). Luoghi in cui mi sono sentito un po’ meno alieno”.

Da questa breve biografia che l’artista fa di sé stesso si comprende la sua profonda sensibilità, la sua grande intelligenza emotiva, la sua speciale capacità di cogliere con i suoi scatti la natura umana nella sua nudità e semplicità e di conseguenza la poetica delle sue opere. 

Una scrittura fotografica singolare 

Immagini in bianco e nero, volutamente sfuocate, blurred, composte in trittici, dittici, usate in sequenza, in formati diversi, a scandire un ritmo e una narrazione quasi cinematografici, che trasformano, trasfigurano scene talvolta eccessivamente crude, paesaggi lugubri, presenze spettrali, sguardi intensi e desolati di persone che hanno sperimentato la solitudine, la sofferenza,  in visioni enigmatiche, oniriche, al di fuori dello spazio e del tempo. Queste immagini ci  scuotono nel profondo e ci consentono di entrare in contatto con noi stessi, rivelandoci al contempo un’umanità fragile, vulnerabile e dolce, di cui spesso istintivamente, forse per paura, rimuoviamo dalla nostra memoria.

Sarah Moon, sua cara amica, osserva che “Ackerman non cerca mai ‘l’istante decisivo’ come altri fotografi ma cattura quel momento tra i momenti, quell’attimo in cui l’inaspettato o l’invisibile si rivela, cogliendo non ciò che vediamo, ma ciò che sentiamo”.

Il percorso espositivo di “Homecoming”

La prima parte della mostra è dedicata alle fotografie scattate da Ackerman a New York, nella città che l’ha visto crescere e dove si è formata la sua particolare visione artistica, fotografie nate principalmente da una nostalgia di casa, dall’amore per la città e da un profondo bisogno di entrare in contatto con la sua gente.

La seconda parte è dedicata invece  a Varanasi, altra meta fondante del percorso artistico dell’artista e dove  negli anni ’90 realizza il suo primo grande progetto “End Time City”. 

Qui, in questa città sacra agli induisti, che morendo a Varanasi credono di liberarsi per sempre dal fardello delle reincarnazioni, il suo sguardo empatico si sofferma in particolare sul mondo degli animali, “animali che – come ci spiega lo stesso artista, scambiando due chiacchiere con noi – a Varanasi si confondono con gli uomini, perché camminano liberi per le strade”. Così all’improvviso il suo sguardo si sofferma su stormi frenetici di gabbiani siberiani che si lanciano in volo sul fiume Gange, su un elefante che sembra accennare un sorriso, una piccola scimmia che al pari di un funambolo cammina su un cavo elettrico che oscilla nel vuoto, su un cavallo bianco che fa pensare ad un fantasma avvolto in una nube granulosa e tutto per magia sembra un grande sogno ad occhi aperti.

E Napoli? Cosa c’entra Napoli con New York e Varanasi?

Napoli è la città dove ho scelto di tornare più volte nel corso degli anni per dedicarmi alla mia ricerca personale, proprio qui in questa casa che oggi è diventata Spot Home Gallery. A Napoli mi sento a casa, mi sento a New York. Due città in fondo simili: vivaci, eccitanti, emozionali”.

Noi di Eroica Fenice vi consigliamo vivamente di visitare la mostra “Homecoming” di Michael Ackerman, una mostra fotografica emozionale ed esperienziale,  che sarà visibile fino al 30 giugno 2023, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle ore 20 o su appuntamento.

Contatti

Spot home gallery

via Toledo n. 66, Napoli

+39 081 9228816

Fonte immagine: Ufficio Stampa (Michael Ackerman, Varanasi, India, 2018)

A proposito di Martina Coppola

Appassionata fin da piccola di arte e cultura; le ritiene tuttora essenziali per la sua formazione personale e professionale, oltre che l'unica strada percorribile per salvare la società dall'individualismo e dall'omologazione.

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