«Nerone, approfittando delle macerie della sua patria, si costruì un palazzo dove non destavano meraviglia solo l’oro e le pietre preziose, che costituivano ormai un lusso consueto, ma campi, laghi, distese di boschi, spazi aperti e panorami: ne furono architetti Severo e Celere, che ebbero il talento di arrischiare con l’arte quello che la natura aveva negato, scherzando con le ricchezze dell’imperatore». (Tac., Ann. XV 42- traduzione di A. Paduano)
Lo storico romano Tacito descriveva così lo sfarzo della Domus Aurea (la “casa d’oro“), la straordinaria dimora dell’imperatore Nerone. Ne metteva in rilievo l’innovazione, consistente nella convivenza di spazi interni riccamente affrescati ed esterni monumentali.
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La storia della Domus Aurea: dalla costruzione all’oblio
Realizzata in soli quattro anni dopo l’incendio del 64 d.C. su un vasto territorio compreso fra i colli Esquilino e Palatino, la Domus Aurea fu il fulcro del progetto di rinnovamento urbanistico voluto dall’imperatore Nerone. Dopo la sua morte e la conseguente damnatio memoriae, i suoi successori si impegnarono a cancellare ogni traccia del suo regno. Il palazzo fu spogliato dei suoi tesori e interrato per essere usato come fondamenta per altri edifici, come le imponenti Terme di Traiano. Il lago artificiale al centro della valle fu prosciugato per costruirvi l’Anfiteatro Flavio, il Colosseo.
La riscoperta rinascimentale e le “grottesche”
Per secoli, la Domus Aurea rimase sepolta e dimenticata. Alla fine del XV secolo, fu riscoperta per caso quando un giovane cadde in una fenditura sul Colle Oppio, trovandosi in una sorta di grotta decorata con pitture straordinarie. La notizia si diffuse rapidamente e artisti come Pinturicchio, Ghirlandaio e Raffaello si calarono in quelle “grotte” per studiare le antiche decorazioni. Questo stile pittorico, riscoperto in quelle che erano le sale sepolte del palazzo, prese il nome di “grottesca” e influenzò profondamente l’arte del Rinascimento.
La visita oggi: il percorso multimediale in 3D
Oggi la Domus Aurea è protagonista di un incredibile spettacolo ricreato su un percorso multimediale e in 3D, presentato dal Parco archeologico del Colosseo e realizzato da Katatexilux. Il percorso, articolato in 12 tappe, mira a «ritrovare la vera luce della Domus Aurea e a liberare il monumento dalla memoria collettiva di una grotta». Esso inizia con una proiezione che narra la storia del palazzo. I gruppi di visitatori proseguono poi verso il cuore del complesso.
La Domus Aurea: ieri e oggi | L’esperienza della visita moderna |
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La sala della volta dorata | Indossando visori per la realtà virtuale, i visitatori possono ammirarla nel suo antico splendore, con stucchi, oro e pitture, osservando i dettagli del soffitto a 12 metri di altezza. |
Il portico e i giardini | Il videomapping proietta sulle pareti del criptoportico la ricostruzione dei giardini, delle fontane e delle terrazze che si affacciavano sulla valle del futuro Colosseo. |
Le sale affrescate | Il percorso si snoda attraverso le sale di Achille a Sciro, di Ettore e Andromaca e della Volta delle Civette, ammirando le pitture originali sopravvissute. |
La Domus Aurea experience: un’immersione multisensoriale
Nella “sala della volta dorata“, indossando appositi visori bioculari, i visitatori possono rivivere per 6 minuti nella Roma del I secolo d.C. Grazie al videomapping le pareti si rivestono di stucchi, superfici purpuree e dettagli in oro. Proseguendo, nel grande criptoportico si vedono aprirsi dinanzi splendidi colonnati, giardini e fontane, tra gorgoglii d’acqua e voli di uccelli. Il percorso prosegue attraverso una serie di sale dalle spettacolari pitture: la “sala di Achille a Sciro”, la grande “sala ottagonale” e la “sala di Ettore e Andromaca”.
Un’esperienza immersiva a 360°, insomma, quella offerta nell’ambito del progetto di valorizzazione voluto dalla Soprintendenza speciale per il Colosseo e l’area archeologica di Roma con Electa. L’antica e lussuosa dimora dell’imperatore Nerone, grazie a questo viaggio nel tempo, ritrova quello sfarzo e quella cura dei dettagli che Tacito aveva già reso immortali.
Informazioni per la visita
La visita al cantiere di restauro della Domus Aurea con l’esperienza in realtà virtuale è possibile solo nei weekend (venerdì, sabato e domenica) con prenotazione obbligatoria.
- Durata: circa 1 ora e 15 minuti.
- Biglietti: il costo è di 15 euro, più 2 euro per la prenotazione obbligatoria.
- Sito ufficiale: per informazioni aggiornate e prenotazioni, visitare il sito del Parco Archeologico del Colosseo.
E che adesso potete ammirare – possiamo ammirare – come non l’avete mai vista.
Eleonora Vitale
Articolo aggiornato il: 06/09/2025