10 luoghi più misteriosi ed inquietanti della Terra

10 luoghi più misteriosi e inquietanti della Terra

L’uomo, da quando ha imparato a camminare e a spostarsi oltre la soglia della sua dimora, ha sempre avuto un’indole curiosa per il mondo che lo circondava, cercando di scoprirne ogni suo angolo e anfratto nascosto. Dalle montagne più alte, agli oceani più profondi, dalle caverne più insidiose, ai boschi più fitti, l’essere umano ha disegnato una mappa completa della superficie terrestre, segnando tutti i luoghi da lui scoperti. Nonostante l’avanzare degli anni, della tecnologia e del pensiero razionale-scientifico, esistono alcuni luoghi, naturali o artificiali, in cui avvengono eventi e fenomeni che non si riescono a spiegare, effettivamente rendendoli dei luoghi misteriosi.
Questa è una lista dei 10 luoghi più misteriosi e inquietanti della Terra.

1. Triangolo delle Bermuda
Sicuramente uno dei luoghi misteriosi più conosciuti, il Triangolo delle Bermuda, è un perimetro immaginario che ha come vertici tre punti della costa orientale americana: le isole Bermuda, la città di Miami in Florida e l’isola di Puerto Rico. Questa zona è stata per molto tempo, fin dalle due guerre mondiali, luogo di speculazione di sparizioni di aerei e navi americane, ingigantita poi dalle voci dei curiosi e giornalisti in cerca di un grosso scoop. Nella seconda metà del ‘900, con l’utilizzo di sonar ed una frequenza maggiore di esplorazioni subacquee nei misteriosi abissi del Triangolo, si inizia a vociferare la presenza di oggetti piramidali sul fondo del mare; c’è chi pensa che si tratti di una bufala, chi invece creda che possa essere la ragione delle numerose scomparse.

2. Il buco di Mel
Nell’entroterra americano, più specificamente a Ellensburg, nello stato di Washington, pare si trovi un buco talmente infossato il cui fondo, nonostante i tentativi, non sia mai stato raggiunto. La storia inizia quando nel 1997, il programma radiofonico Coast 2 Coast, ricevette un fax da un certo Mel Waters, che raccontò la storia di questo strano buco nella sua cittadina, usato da tutti, per anni, come una discarica. Il fatto strano era che per quanta roba ci venisse gettata, il buco non si riempiva mai. Dopo molti tentativi fallimentari nel cercare di toccare il fondo del buco, Mel disse che dei militari arrivarono nella cittadina e circondarono il buco, limitando la zona edificando delle mura in cemento. Mel racconta che avrebbe voluto, quando sarebbe morto, essere gettato nel buco, perché girava voce di un cane, che dopo la sua morte, era stato buttato lì e nel giro di pochi giorni era stato visto di nuovo, vivo e vegeto.

3. La Zona del Silenzio
Spostandoci in Messico, la Zona del Silenzio è un’ampia area desertica appartenente alla Riserva della Biosfera Maipiri, ubicata negli stati del Durango, Chihuahua e Coahuila. Le inquietanti e misteriose caratteristiche di questo luogo sono quelle di isolare qualsiasi mezzo di comunicazione a onde radio, e disorientare gli aghi delle bussole facendoli impazzire, così rendendola a tutti gli effetti una zona grigia in cui, quando ci si entra, diventa impossibile comunicare con l’esterno. Una famosa testimonianza è quella dell’aviatore messicano Francisco Sarabia Tinoco, che ritrovandosi a sorvolare la Zona del Silenzio, non riusciva più a comunicare con la torre di comando, sentendo dalla radio solo un’inquietante rumore bianco e percependo una strana sensazione nel volare: l’aereo, infatti, aveva smesso di funzionare e stava planando nel vuoto, costringendo il pilota a effettuare un atterraggio di fortuna. Sopravvisse per miracolo, scosso ma vivo, e quando venne raggiunto dalla squadra di soccorso, giurò di non sorvolare mai più in quell’area.

4. Jatinga
Nella regione dell’Assam, India, si trova un piccolo villaggio tra le verdi montagne di nome Jatinga, e questo ha attirato l’attenzione di molti amanti dei luoghi misteriosi a seguito di un evento a dir poco inquietante. In un certo periodo dell’anno, ogni giorno, al calare del sole, centinaia di uccelli si suicidano in massa andando a schiantarsi contro qualsiasi oggetto emani luce, morendo a causa dell’impatto. Questo, tra i fenomeni più misteriosi e inquietanti che avvengono agli animali, ha destato la curiosità di studiosi e persone comuni. La cosa che rende ancora più sfuggente la spiegazione di questo comportamento, è che la specie di uccelli coinvolti è una specie diurna, quindi non dovrebbe neanche trovarsi sveglia quando il sole è tramontato. C’è chi prova a spiegare questo strano suicidio a causa di un disorientamento improvviso degli stormi, per l’alterazione del campo magnetico, ma non è ancora del tutto provata scientificamente.

5. L’isola delle bambole
Il Messico è un paese che, per la sua lunga storia e tradizione prima della conquista spagnola, è spesso associato ad una cultura spiritica e piena di feticci esoterici, nonostante la forte presenza del cristianesimo. Uno dei luoghi più misteriosi ed inquietanti, situato poco lontano da Città del Messico, nei canali di Xochimilo, è un’isoletta con una peculiarità fuori dal comune: è completamente costeggiata da bambole smembrate e impiccate. La storia di quest’isola sembra essere legata al suo vecchio abitante Don Julian Santana Barrera, che un giorno trovò il cadavere di una bambina galleggiare nei pressi della sua isola. A seguito di quell’evento, l’uomo iniziò a prendere qualsiasi bambola trovasse per placare lo spirito iracondo della piccola, che inizialmente sembrava tormentarlo. Don Julian arrivò a fare questo per tutta la sua vita, fino al giorno della sua morte, anch’essa avvenuta in circostanze misteriose: mentre pescava col nipote, fu ritrovato galleggiare senza vita, come se qualcosa dall’acqua lo avesse tirato con forza. Secondo la testimonianza di suo nipote, nei giorni che precedettero la sua morte, Don Julian parlava spesso di una creatura che abitava nelle acque dei dintorni, come una sirena, e che un giorno sarebbe venuto a prenderlo.

6. Il vicolo del Diavolo
Rimanendo nella zona de Città del Messico, nel pieno centro della capitale, esiste una via che suscita curiosità ed inquietudine in turisti, cittadini, e amanti dei luoghi misteriosi: percorrendo l’Università Simon Bolivar, a costeggiarla si trova “El callejon del Diablo”, il vicolo del Diavolo, una stradina fonte di voci e leggende su demoni visti camminare e seguire i passanti. Si narra che questa via, costeggiata da alberi che impediscono alla luce dei lampioni di illuminare per bene la strada, sia un antichissimo vicolo esistente già in epoca pre-colombiana e prima dell’arrivo degli spagnoli. Essa è descritta come una stradina in mezzo a un fitto bosco, in cui si vociferava la presenza di spiriti maligni e di entità oscure che hanno l’intenzione di rubarti l’anima e portarti nell’aldilà. Ancora oggi, chi percorre il vicolo del Diavolo al calar della notte, sente la presenza di qualcosa e il rumore di passi inquietanti che li seguono nell’oscurità.

7. Clinton Road
I territori che comprendono tutti e 50 gli Stati degli USA sono caratterizzati da numerose e ramificate strade e autostrade, che permettono ai conducenti di attraversare tutti gli Stati senza troppe difficoltà e visitarne i luoghi più interessanti. Quello che non molte persone sanno, però, è che alcune strade americane celano delle storie inquietanti, tra cui spiriti iracondi e visioni di luci nel cielo. Clinton Road, una delle più famose, si trova nel New Jersey. Partendo da vicino Newfoundland e arrivando nell’area del lago Upper Greenwood, essa vanta di essere uno dei focolai più grandi di presunta attività paranormale. Da un vecchio castello infestato e un antico luogo di riti druidici, Clinton Road è famosa per la Deadman’s Curve, un ponte che si dice essere la dimora dello spettro di un ragazzo annegato nel fiume sottostante. Il fantasma pare comparire ai conducenti se gli viene offerta una moneta da un quarto di dollaro messa sulla linea gialla in mezzo alla strada, anche se non sembra avere un temperamento amichevole; alcuni sostengono che i numerosi cadaveri ritrovati sotto al ponte della Deadman’s curve, siano in realtà vittime del fantasma, che li ha spinti verso una fine orribile.

8. Highway 666
Oltre Clinton Road, un’altra strada altrettanto inquietante e misteriosa, che ha attirato gli amanti del paranormale e del brivido, è la Highway 666, denominata l’autostrada del Diavolo. Estendendosi per più di 300 chilometri, partendo da Monticello nello stato dello Utah e arrivando a Gallup nel New Mexico, la Highway 666 è stata l’autostrada in cui sono avvenuti il maggior numero di incidenti automobilistici in America. Si può pensare che questo sia solamente un caso, oppure che questi avvenimenti accadono per uno scherzo della mente, dato che il numero 666 è spesso considerato un numero malefico, così che i guidatori possano entrare in uno stato di ansia e soggezione che porterebbero a fare gravi incidenti da un innocuo errore. Eppure, molte persone che hanno viaggiato su quell’autostrada, hanno affermato di aver visto veicoli neri seguirli e perseguitarli; molto spesso gli avvistamenti parlano di Berline nere o Camion dello stesso colore, che li abbagliano con le loro luci per spaventarli, e poi sparire nell’oscurità. Dal 2003, la Highway 666 è stata rinominata Route 491, ma chissà se tutti quegli avvenimenti misteriosi e inquietanti abbiano cessato di verificarsi.

9. Cannock Chase
In Europa, più precisamente in Inghilterra, nella cittadina di Cannock, nella contea dello Staffordshire, si trova uno dei luoghi più inquietanti della stato, ovvero la foresta di Cannock Chase. Nonostante all’apparenza sembri un tranquillo bosco dove fare un’ escursione, esso è stato teatro di avvistamenti di strane creature minacciose, spettri ma anche di omicidi. Tra il 1964 e il 1968 vennero brutalmente uccise 4 bambine, i cui corpi vennero ritrovati nei pressi della foresta; questo caso, fino all’arresto dell’assassino, venne conosciuto come “I delitti di Cannock Chase”; si dice, però, che gli spiriti delle bambine vaghino ancora per la foresta, spaventando le persone che vi si addentrino.

10. Isole Flannan
Concludiamo questa lista dei luoghi misteriosi e inquietanti della Terra spostandoci in Scozia, nell’arcipelago delle isole Flannan, in particolare focalizzandoci sul faro situato nel punto più alto dell’isola di Eilean Mòr, teatro di un avvenimento misterioso. Nel 1899 fu costruito un faro di circa 20 metri per facilitare il transito delle navi, visto che erano soliti dei naufragi, e venne affidato l’incarico di guardiani del faro a tre uomini, che avrebbero ricevuto provviste entro un certo numero di giorni. Il 26 Dicembre del 1900, la nave con il rifornimento approdò sull’isola senza trovare i guardiani a vegliare sul faro, trovando però l’abitazione in ordine, con  piatti e cibo sulla tavola ed i letti disfatti; dei tre uomini, però, non c’era alcuna traccia. Secondo le ultime pagine del diario di uno dei tre guardiani, si faceva riferimento ad una forte tempesta che si era abbattuta sull’isola: i tre uomini avevano il morale sotto i piedi, pregavano e facevano affidamento ad un intervento divino affinché quella tempesta cessasse. Le autorità, quindi, affibbiarono la scomparsa dei tre guardiani alla forte tempesta, ipotizzando la presenza di una alta e forsennata onda che li avrebbe travolti e spinti in mare mentre sarebbero usciti per controllare le cime dell’imminente attracco. Ipotesi improbabile, secondo alcuni scettici, visto che un’onda, per arrivare sulla cima dell’isola dove si trovava il faro, avrebbe dovuto essere alta più di 30 metri; inoltre, secondo questa teoria, i corpi dei guardiani sarebbero stati trovati nei pressi della costa, trascinati dalla corrente, ma in realtà non furono mai trovati.

Fonte immagine: Pixabay

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