Durante la storia giapponese, la cultura del Paese ha attraversato diverse fasi che hanno influenzato le tradizioni legate ai manufatti. In particolare, in Giappone, le bambole, sin dai tempi antichi, hanno sempre assunto un significato che andava oltre la semplice funzione di giocattolo, tanto da ricoprire ruoli votivi, legati a elementi popolari, religiosi e a culti naturali, come quello della fertilità. La storia delle bambole è lunghissima, ma al giorno d’oggi le figure tradizionali giapponesi più celebrate sono le bambole Hina.
Cosa sono le bambole Hina
Il nome accurato di queste bambole è Hina Ningyo. Si tratta di manufatti artigianali in miniatura, risalenti al periodo Heian. Secondo la cultura e le credenze giapponesi, queste figure hanno la capacità di creare una connessione con l’elemento religioso e, infatti, la loro funzione principale durante le cerimonie religiose è di tipo devozionale. Tuttavia, durante la festività Hinamatsuri hanno semplicemente uno scopo decorativo e ornamentale.
Secondo un’antica credenza giapponese, le bambole avevano il potere di tenere lontani gli spiriti maligni e le malattie corporali.
Le bambole Hina Ningyo iniziarono ad essere prodotte durante il periodo Heian: le “vere bambole Hina” sono la rappresentazione della famiglia imperiale e spesso vengono vendute a set, da quelli più elaborati a quelli più semplici, a seconda del numero di personaggi imperiali raffigurati.
Con il passare del tempo, si è diffusa la tradizione di regalare le bambole Hina alle bambine, che le custodiranno fino al matrimonio, per poi tramandarle alle loro figlie di generazioni in generazioni.
Hinamatsuri: la festa delle bambole
Il 3 marzo di ogni anno, in Giappone, si festeggia lo Hinamatsuri. È un giorno molto speciale dedicato alle bambine, per augurare loro benessere e bellezza. Durante la celebrazione, si prepara una piattaforma rivestita con un tappeto rosso, sulla quale vengono disposte le bambole Hina, sia per una funzione ornamentale, sia con lo scopo simbolico di trasferire su di esse la sfortuna delle bambine. Inoltre, durante lo Hinamatsuri, le bambole Hina possono essere considerate come giocattoli, ma per il resto dell’anno devono essere conservate in scatole di legno. Secondo la credenza popolare, infatti, per via della loro funzione e del loro valore spirituale, si crede che possano diventare vive, se tenute chiuse a lungo.
In questa celebrazione, le bambine vengono vestite con i kimono tradizionali, ricevono dei regali dai loro parenti, e si prega nei templi per la loro buona crescita.
La festività ha origine da un’antica cerimonia, chiamata Hina Nagashi, durante la quale delle bambole di carta venivano fatte galleggiare sul fiume e lasciate trasportare dalla corrente, affinché portassero via con sé gli spiriti maligni.
Bambole tradizionali nella cultura dei manga
Shinichi Fukuda, nel suo manga My Dress up Darling, ha inserito tra i protagonisti Wakana Gojo, nipote di un artigiano che costruisce bambole Hina per vivere. Anche Gojo, a sua volta, sogna di diventare un artigiano di bambole per portare avanti la tradizione di famiglia.
Fonte immagine: Wikimedia Commons – Chris 73