La scuola Rinpa è una delle correnti più importanti dell’arte decorativa giapponese, fondata nel XVII secolo a Kyoto dagli artisti Hon’ami Kōetsu e Tawaraya Sōtatsu. A differenza di altre scuole dell’epoca, come la scuola Kanō che lavorava per gli shōgun, gli artisti Rinpa incarnavano gli ideali estetici della corte imperiale e dei ricchi mercanti, rifacendosi alla tradizione classica giapponese dello stile Yamato-e. Questo legame con le antiche tradizioni si rifletteva nei formati, spesso personali e intimi come rotoli o shikishi (fogli decorati), e nei temi, che miravano a far rivivere l’eleganza dei periodi Heian e Kamakura.
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Le caratteristiche uniche della scuola Rinpa
Il termine “scuola” è in realtà usato impropriamente. La Rinpa non era un’accademia con un lignaggio familiare o un rapporto formale maestro-allievo, ma piuttosto una corrente stilistica adottata da artisti che, anche a distanza di generazioni, si ispiravano ai suoi fondatori. Lo stile è caratterizzato da un approccio audacemente decorativo e da tecniche pittoriche specifiche, come descritto anche dal Metropolitan Museum of Art.
Caratteristica | Descrizione |
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Motivi naturalistici e letterari | I soggetti preferiti sono fiori, piante e scene tratte dalla letteratura classica giapponese, spesso resi in modo astratto e stilizzato. |
Colori vivaci e fondi oro | Uso di pigmenti brillanti e minerali, spesso applicati su sfondi realizzati con foglia d’oro o d’argento per creare un effetto luminoso e sontuoso. |
Tecniche specifiche | Impiego di tecniche distintive come il tarashikomi (gocciolamento di colore su superfici bagnate) e il mokkotsu (pittura “senza ossa”, senza contorni). |
Approccio multidisciplinare | Gli artisti Rinpa non erano solo pittori, ma spesso anche calligrafi, ceramisti, designer di tessuti e maestri della cerimonia del tè. |
I fondatori: la collaborazione tra Kōetsu e Sōtatsu
Di Sōtatsu sappiamo poco; pare gestisse una bottega chiamata Tawaraya che vendeva oggetti dipinti. Kōetsu proveniva da una famiglia di artigiani di spade ed era un maestro di calligrafia, ceramica e cerimonia del tè. La loro collaborazione fu un punto di svolta, fondendo magistralmente pittura e calligrafia. Un esempio celebre è il Rotolo delle Gru, dove Sōtatsu dipinse le gru e Kōetsu aggiunse i suoi versi calligrafici. L’opera, come attestato dal Kyoto National Museum, è un capolavoro di armonia tra le due arti. La pittura riproduceva spesso fiori e piante, mentre la calligrafia citava versi classici. Il loro sodalizio artistico terminò intorno al 1615, quando Kōetsu ricevette un feudo e Sōtatsu divenne un pittore professionista, iniziando a firmare le opere con il titolo onorifico di hokkyō (ponte del Dharma).
La seconda generazione: Ogata Kōrin e Kenzan
I veri eredi dello spirito Rinpa furono i fratelli Ogata Kōrin e Kenzan, nati circa un secolo dopo i fondatori. Kōrin, dopo un inizio come attore di teatro nō, e Kenzan, studioso e ceramista, diedero nuova vita allo stile. Kōrin, in particolare, rielaborò i temi di Sōtatsu con un’energia e una brillantezza cromatica senza precedenti. I suoi paraventi, come i celebri Iris ispirati a un passo dell’Ise Monogatari, divennero così famosi da essere ampiamente copiati. Fu proprio grazie all’enorme fama di Kōrin che questo stile prese il nome di “Scuola Rinpa”, che significa letteralmente “Scuola di [Kō]rin” (il carattere “rin” è lo stesso del suo nome). Kenzan, invece, divenne un rinomato ceramista, spesso collaborando con il fratello che decorava le sue creazioni, prima di trasferirsi a Edo (l’attuale Tokyo) e diventare celebre anche come pittore.
L’eredità Rinpa e la rinascita a Edo
La tradizione Rinpa non si esaurì con i fratelli Ogata. All’inizio del XIX secolo, l’artista Sakai Hōitsu, proveniente da una famiglia di samurai, orchestrò una vera e propria rinascita dello stile a Edo. Studiò e catalogò le opere di Kōrin, pubblicando volumi che resero lo stile Rinpa ancora più accessibile e popolare tra i ricchi mecenati della nuova capitale. Hōitsu adattò l’estetica Rinpa al gusto della sua epoca, concentrandosi su soggetti come fiori e piante delle quattro stagioni con una sensibilità lirica e delicata. Grazie a lui, lo stile Rinpa è sopravvissuto e si è consolidato come una delle espressioni più raffinate e riconoscibili dell’arte giapponese.
Articolo aggiornato il: 01/10/2025