Battaglia di Hastings: conseguenze storiche

Battaglia di Hastings: conseguenze storiche

La battaglia di Hastings venne combattuta il 14 ottobre del 1066 e si concluse con la sconfitta del re d’Inghilterra Aroldo II da parte di Guglielmo, duca di Normandia, e stabilì i Normanni come i nuovi sovrani d’Inghilterra.

Ma perché avvenne questa guerra

Si presuppone che la causa scatenante sia stata la corona inglese, in quanto il re inglese Edoardo il Confessore, non avendo eredi al trono, designò inizialmente come suo successore suo cugino Guglielmo, ma in seguito ad un ripensamento improvviso, sul suo letto di morte concesse il regno ad Aroldo II, che fu incoronato il giorno successivo. In risposta, Guglielmo radunò quindi il suo esercito per invadere il territorio inglese e riprendersi il regno che gli era stato promesso.
Fu una battaglia molto faticosa e dispendiosa ma che si concluse con un feroce assalto finale da parte dei Normanni che riuscirono a mettere in fuga le forze inglesi, ormai stanche e senza guida in seguito alla morte di re Aroldo II. 
In un’epoca in cui contese del genere venivano spesso decise nel giro di un’ora, la vittoria di Hastings non fu certa fino al tramonto, con una durata complessiva di circa nove ore dall’inizio dei combattimenti: questo per far capire quanto i due eserciti fossero equamente assortiti tanto da creare svariati momenti di stallo nella battaglia.

Le conseguenze della battaglia di Hastings 

La portata dei cambiamenti apportati dalla conquista normanna dell’Inghilterra sono stati a lungo contestati dagli storici.
Ovviamente portò a dei risvolti politici piuttosto evidenti, in quanto la vittoria di Guglielmo distrusse completamente i legami dell’Inghilterra con la penisola scandinava, portando il paese a stretto contatto con il continente, intensificando vari rapporti di comunicazione in particolar modo con la Francia.

Parlando invece di conseguenze all’interno degli stessi confini inglesi, i due più importanti in seguito alla battaglia di Hastings sono sicuramente legati all’introduzione della proprietà terriera e del servizio militare.
Infatti mentre la proprietà terriera in cambio di servizi esisteva già da parecchi anni anche precedenti alla conquista, Guglielmo rivoluzionò completamente i ranghi alti della società inglese dividendo il paese tra circa 180 fittavoli normanni che detenevano i loro feudi grazie al servizio dei cavalieri. Come risultato si ebbe la sostituzione di quasi tutta l’aristocrazia inglese con quella normanna, che portò come naturale conseguenza ad un analogo cambiamento di personale nell’alto clero e nei vari funzionari amministrativi del paese.
Gugliemo decise comunque di mantenere le vecchie divisioni amministrative e di non soppiantarle completamente coi nuovi feudi, infatti col suo giuramento di incoronazione successivo alla battaglia di Hastings dimostrava comunque la volontà di continuare la tradizione reale inglese.

Un altro aspetto che però Guglielmo cambiò molto fu quello ecclesiastico.
Trasformò la struttura e il carattere della Chiesa: sostituì tutti vescovi anglosassoni con vescovi normanni. In particolare fece deporre Stigand, l’arcivescovo di Canterbury, che deteneva la sua sede in modo assolutamente irregolare in seguito ad una scomunica da parte di Papa Leone IX, e nominò al suo posto Lanfranco di Pavia, un vescovo italiano.
Guglielmo introdusse inoltre una legislazione contro la simonia, ovvero la vendita di cariche clericali che contribuì a diminuire drasticamente la corruzione di tutto il sistema amministrativo ecclesiastico.
Il suo intervento in ambito religioso culminò infine con la fondazione di alcuni monasteri, tra cui il più importante fu l’Abbazia di Battle, nome molto esplicativo, eretta sul campo di battaglia in onore della sua vittoria ad Hastings.

Per concludere, l’effetto forse più negativo della salita al trono di Guglielmo riguarda sicuramente la sfera culturale, in quanto venne eclissata completamente la lingua inglese in letteratura, legislatura ed amministrazione e soppiantata interamente dal latino. L’inglese scritto infatti rifarà la sua comparsa solamente due secoli dopo, nel XIII secolo.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

A proposito di Bassano Vincenzo

Laureato in Lingue e Culture Comparate presso l'università L'Orientale di Napoli. Specializzato in lingua e letteratura inglese e giapponese. Grande appassionato di cinema, videogiochi, anime e fumetti.

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